Parma-Cagliari 0-0: l’analisi del match

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logo-parmaPARMA – Al Tardini non si va oltre lo 0-0. Un punto che non basta ai rossoblù per allontanarsi dalla zona retrocessione, ma ciò che preoccupa è la poca qualità nel gioco del Cagliari, ormai lontano parente della squadra apprezzata nei mesi scorsi (seppur a tratti). Soprattutto la prima frazione di gioco è stata a dir poco deludente, con poche idee e tanti errori in fase di palleggio. Alla fine vince la paura. Ora testa alla Juventus, gara che si giocherà giovedì e che chiuderà il 2014 del Cagliari.

Primo tempo – Tanti errori, squadra bassa e poche idee. La prima frazione di gioco del Tardini mette in evidenza tutti i limiti attuali del Cagliari. I sardi provano a sfruttare gli spazi, ma si affidano troppo spesso ai lanci lunghi e anche in fase di palleggio la squadra sembra una lontana parente rispetto a quella ammirata nelle varie trasferte di Verona, Milano ed Empoli. Le occasioni migliori del primo tempo le crea il Parma, anche se Cragno non viene mai impegnato seriamente. I rossoblù invece si rendono pericolosi intorno alla mezz’ora con un contropiede lanciato da Ekdal, sviluppato da Longo e Cossu, e mal finalizzato da Farias che prima sbaglia lo stop, poi riesce a scartare Mirante ma non dà la giusta forza alla palla e permette il facile recupero di Mauri.

Secondo tempo – Nella ripresa il Cagliari alza leggermente il baricentro, rendendosi subito pericoloso in attacco anche se Mirante non è mai impegnato severamente. Pur con vari errori in fase di palleggio, il gioco degli isolani migliora con l’ingresso di Dessena, Caio Rangel e Joao Pedro. Soprattutto sull’asse destro (Balzano-Dessena-Caio Rangel) si vedono le azioni migliori dei rossoblù, ma non basta.

[Marco Deiana – Fonte: www.tuttocagliari.net]