Parma, Calaiò si difende: “Sono stato dipinto come un criminale”

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Le parole dell’attaccante del Parma a seguito della richiesta della Procura della FIGC nei confronti del club emiliano e dell’ex Napoli

PARMA – Mattinata difficile per Calaiò e per il Parma visto che la Procura della FIGC ha chiesto 2 punti di penalizzazione per la compagine emiliana e/o in subordine -6 punti da scontare nel prossimo campionato. Mano pesantissima nei confronti di Calaiò, per il quale sono stati chiesti 4 anni di squalifica per tentato illecito. Secondo la Procura i messaggi whatsapp inviati dall’attaccante ex Pescara furono un tentativo di ammorbidire la posizione di alcuni giocatori liguri prima di una partita che era decisiva per la promozione in Serie A del Parma.

L’ex attaccante del Napoli, intervistato da Sky Sport 24, si difende così: “Ho passato un’estate d’inferno. Non mi aspettavo di arrivare qui davanti a voi per tre messaggi innocui, stupidi e scherzosi che non avevano secondo fine. Non ho mia pensato di alleggerire la posizione dei miei compagni di squadra o alterare il risultato della partita. Io queste cose non le faccio, sono una persona pulita e corretta e mi dispiace che non ci siano qui lo Spezia ed i miei ex compagni a testimoniare che sono sempre stato un esempio per i giovani. Non voglio finire la carriera per situazioni che non mi appartengono. E’ bruttissimo, io sono stato anche a Catania e Siena, piazze che sono state coinvolte in cose orribili, ed io non sono mai stato toccato da queste vicende”.