Petkovic: “Ci aspettavamo di più in stagione, ma vincere una Coppa del genere da un grande valore”

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logo-lazioROMA – Poco più di ventiquattro ore, poi il giorno dei giorni. Il Derby in finale di Coppa Italia, Lazio e Roma, due sponde opposte della Capitale e la voglia di prendersi – una volta per tutte – la supremazia cittadina. Dopo il ritiro di Norcia, aria fresca e serenità, la Lazio è tornata a Roma pronta a calarsi nell’atmosfera della stracittadina. Fra pochi minuti Vladimir Petkovic prenderà la parola in conferenza stampa dalla pancia dello Stadio Olimpico, seguila in diretta su Lalaziosiamonoi.it. Antipasto di derby, che il giorno dei giorni abbia inizio.

Siete tornati da Norcia. Il quadro della situazione?

“Sono molto soddisfatto di come la squadra ha risposto, per come si è compattata. Questo spirito di gruppo ci darà una mano domani per vincere la partita”.

Eravate partiti per altri traguardi, la Coppa vale tutta la stagione?

“Vale tanto, vincere una competizione non è mai facile. Non tutti hanno avuto la fortuna di arrivare in finale, siamo orgogliosi del nostro percorso. Ci aspettavamo di più in stagione, ma vincere una Coppa del genere da un grande valore”.

Quanto orgoglio sente nel guidare una squadra in un derby che vale una Coppa?

“Sono molto orgoglioso di guidare questi ragazzi che hanno dato tutto, hanno fatto tanti sacrifici con risultati ottimi in Italia e in Europa. Meritano un successo domani, comunque per me è molto importante portare questi ragazzi domani in partita con il piacere di giocare e divertirsi con la consapevolezza che siamo forti e che abbiamo tutte le carte per vincere questa finale”.

La Lazio è arrivata dietro la Roma, può influenzare la gara?

“Qui c’è un triplo obiettivo: qualificarsi in Europa, è un derby molto sentito e poi è una Coppa che vale tantissimo. L’importante è non pensare a tutto questo ma a dare il massimo. Con la positività possiamo raggiungere l’obiettivo”.

Conterà il risultato per il suo futuro?

“Non penso influenzerà il mio futuro, le valutazioni si fanno sempre alla fine della stagione. Questa è un’opportunità, entrare nella storia vincendo un trofeo e concludere questa stagione nel modo migliore”.

Cosa temete più di Roma e Lazio?

“Temere è già una parola brutta, in una partita di calcio non si deve mai temere nulla. Si deve giocare a calcio, viverla con serenità e fare di tutto per vincerla”.

Ha intravisto nella preparazione nervosismo da parte dei suoi giocatori?

“Un po’ di nervosismo ci deve essere, sarebbe brutto che i giocatori non sentissero la pressione. Significherebbe che non siamo pronti a vivere una partita del genere. A Norcia ho visto un gruppo compatto, che ha vissuto questa settimana tutti insieme ma con spirito sereno che vogliamo far vedere anche in campo”.

Questa partita in relazione alla stagione, è un fallimento non vincere?

“Non penso, ma sicuramente deludente perchè siamo arrivati fino in fondo in tutte le competizioni, adesso dobbiamo guardare tutto in modo positivo e combattente e fare di tutto per vincere quest’ultima sfida”.

La squadra è pronta se la sfida dovesse arrivare ai rigori? “Faremo di tutto per vincerla nei primi novanta minuti, anche se abbiamo provato ogni eventualità”.

Espulsioni e gol su calci piazzati, si è concentrato su questi aspetti?

“Anche, ma io ho visto le espulsioni che abbiamo preso troppo esagerate. In campionato abbiamo subito gol su palle ferme, ci siamo esercitati qanche in fase di non possesso palla. Sono convinto che lì manchi un po di concnetrazione ma in questa partita la concnentrazione deve essere al mille perchè queste piccolezze possono decidere una sfida del genere”.

Quale aspetto conta di più in queste partite?

“Principalmente conta la testa, per gestire le situazioni fisiche e non solo. Sarà findamentale rimanere concentrati e calmi. Mauri assente nella mie scelte? É stato assente per un infortunio dopo la sfida comn il Napoli, adesso è al 100% e spero che domani potrà darci una mano”.

Un parere contro il razzismo?

“Non posso giudicare le sanzioni della Uefa, ma il razzismo non deve far parte del mondo dello sport. Si deve insegnare ai bambini che un mondo senza razzismo è la priorità”.

In carriera ha mai vissuto una sfida così?

“C’è un derby, c’è una finale, io ho vissuto già finali di Coppa e so cosa ci aspetta ma qui aumenta tutto. Tutta questa attesa e pressione si deve trasformare in uno stimolo per vincere la partita e dare il massimo”.

Quanto è stato di supporto la figura del mental coach?

“Ho già avuto esperienze con la figura di un mental coach, lui ci aiuta a innalzare le nostri doti e potenzialità. É un percorso appena iniziato e abbiamo voglia di continuare, a me come allenatore è molto utile la sua figura anche nel rapporto con i singolo calciatori. Nel calcio sono tecniche innovatve che ancora non sono molto diffuse”.

Come sta Gonzalez?

“Sta meglio, devo valutarlo anche stasera e domani mattina decidere se ci sarà o meno”.

[Giorgia Baldinacci – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]