Reja: “Ci dispiace andare via dall’Europa, ma purtroppo come organico non eravamo competitivi”

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Il discorso qualificazione era pressoché chiuso già dal fischio finale della gara d’andata. Difficilmente il risultato di questa sera può aver campeggiato in cima ai pensieri di Edy Reja, che ha guidato la squadra a Madrid per non lasciarla da sola in quest’ultima trasferta europea. Nella testa del tecnico friulano avrà avuto il sopravvento il colloquio con Lotito e Tare, la scelta di rassegnare le dimissioni e quella di accompagnare i suoi uomini nella partita di questa sera, nonostante tutto. È un Reja che non vede più nel suo futuro i colori biancocelesti e che finisce per parlare della sua squadra in terza persona: “La Lazio deve andare avanti comunque, perché i ragazzi giocano per i colori, per la società, per loro, non giocano per il mister“, ha dichiarato ai microfoni di Mediaset Premium, lasciando intendere che non è pentito della scelta di aver rassegnato le dimissioni, anche se le sue dichiarazioni non scacciano tutti i dubbi riguardo a una possibile permanenza.

Adesso dormiamo tranquilli e riposiamo, poi partiremo per Roma. Domani quando torno nella Capitale chiarirò un pò di cose con il presidente e poi vedremo. Aspetto delle risposte“.  Il tecnico friulano ha avuto anche modo di analizzare questo doppio incontro di coppa, con un rimpianto evidente per le assenza in organico: “I ragazzi hanno profuso un sacco di energie in tutte le partite. Ci dispiace andare via dall’Europa, ma purtroppo come organico non eravamo competitivi. Abbiamo fatto tanto per raggiungere questo obiettivo, ma purtroppo il merito è anche dell’Atletico Madrid, perché ha dimostrato di possedere una rosa adeguata. Mi sarebbe piaciuto affrontare questa squadra con l’organico al completo, perché avremmo potuto farli soffrire e qualche cosa in più avremmo potuto fare. Stiamo profondendo un sacco di energie giocando ogni tre giorni, non siamo brillantissimi“.

Il mister di Lucinino è poi tornato sul mercato e sugli obiettivi della Lazio: “Il presidente non è che non volesse acquistare qualche giocatore, voleva ampliare questa rosa, però purtroppo la società non è riuscita a centrare gli obiettivi e io mi auguro e mi auguravo di poter recuperare quelli che erano fuori, perché con l’organico al completo siamo una squadra che può dire ancora la nostra. Non so se raggiungeremo la Champions, ma il nostro obiettivo è quello di lottare fino alla fine per questo traguardo. Noi abbiamo sicuramente uno spirito che ci ha sempre accomunato da quando sono qui alla Lazio, non c’è mai stata una partita sottotono, a parte un paio di partite abbiamo sempre dato il massimo“. Reja infine ha ribadito ancora una volta la sua posizione : “Sono venuto qui, ho rassegnato le dimissioni tramite una lettera. Adesso rientro e aspetto notizie da parte della società.

Sono convinto delle dimissioni? Ovviamente quando uno le dà, vuol dire che è convinto. Indipendentemente dal fatto che io resti o meno, questa squadra ha un’anima, un suo modo di interpretare le gare. Di certo non potevo abbandonare la squadra da sola qui a Madrid. La scelta di lasciare la società mi era venuta in mente già martedì, poi ieri ho avvertito un pò di amarezza e così ho deciso di rassegnare le dimissioni“.

[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]