Reja non cambia: “fasce operaie” anche con il Bari…

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FORMELLO – Con il Bari come contro il Brescia, Gonzalez e Sculli sempre più padroni delle fasce. Reja non sembra intenzionato a cambiare l’assetto “operaio” e corsaro di domenica scorsa. Pur mischiando le carte, la tendenza è stata ribadita anche nel corso dell’amichevole di questo pomeriggio contro gli Allievi Nazionali, nella quale per Zàrate si è aperto un lieve spiraglio in un ruolo “inedito”. Intanto Brocchi cerca il sorpasso su Ledesma.

“FASCE OPERAIE” COME A BRESCIA, HERNANES IN VANTAGGIO SU ZARATE – Sono queste le indicazioni principali di una giornata che di fatto conferma il 4-2-3-1 (o 4-4-1-1) rispolverato al “Rigamonti”. “Con giocatori come Gonzalez e Sculli dediti al sacrificio e pericolosi in avanti è possibile applicare questo tipo di modulo”: probabilmente sarebbe stato sufficiente ricordare le parole di soddisfazione espresse da Reja dopo l’ultimo successo per sciogliere subito i nodi. Per il momento, il tecnico goriziano sente di aver centrato la quadratura del cerchio con l’innesto contemporaneo del Tata e dell’ex genoano, lesti ad assicurare quantità in fase di contenimento e tanta corsa quando c’è da dettare la profondità. Peculiarità tipiche di esterni di fascia puri, che nei primi mesi della stagione il tecnico goriziano ha provato ad inculcare a Mauro Zàrate. A fasi alterne l’esperimento sembrava anche essere destinato a riuscire, fino a quando l’argentino non ha perso quella dedizione al sacrificio che aveva contraddistinto la prima parte del campionato. Questione di caratteristiche e di piena convinzione nell’adattamento ad un ruolo che non ha mai sentito suo. C’ha provato e probabilmente continuerà a farlo Reja, ma la sensazione è che, in virtù della rinnovata concorrenza, da qui alla fine il numero 10 troverà spazio solo quando ci sarà la possibilità di liberarlo da rigidi vincoli tattici. Non è un caso che quando a Brescia è subentrato si sia andato a piazzare al fianco di Kozak, “consigliando” Reja di passare al 4-3-1-2. Ed è per questo che nel primo tempo del test in famiglia di ieri, Maurito sia stato testato nel settore centrale che di consueto è occupato da Hernanes. Trequartista alle spalle della punta centrale: è in questo ruolo che si sono alternati ieri i due sudamericani ed è lì che Zàrate spera di essere ripescato contro il Bari. Potrebbe avvenire solo nel caso in cui al Profeta fosse fatto osservare un turno di riposo. Per ora è solo un’ipotesi non suffragata da una piena conferma del campo. Nei prossimi due giorni le esercitazioni proseguiranno, ma allo stato attuale le quotazioni del numero 8 di Recife restano più alte.

MAURI OGGI IN GRUPPO, MA NON SI RISCHIERA’ – Difficilmente, in quel ruolo, potrà cercare di bruciare la concorrenza Stefano Mauri. Quella di ieri doveva rappresentare la giornata spartiacque per definire le sue reali possibilità di recupero dal problema muscolare all’adduttore che non gli ha consentito di scendere in campo a Brescia. “E’ più no che si, ma dipende molto dal lavoro che riuscirà a svolgere domani”, aveva fatto sapere ieri lo staff medico. Un cauto pessimismo al quale è seguito il riscontro odierno del campo, che se da una parte ha confermato un convinto miglioramento, dall’altro ha rinviato ancora il regolare rientro in gruppo. Ieri infatti il brianzolo si è limitato a svolgere un lavoro differenziato a bordo campo in compagnia del preparatore Bianchini e di Stephan Lichtsteiner (out per la distrazione muscolare alla coscia destra). A differenza dello svizzero (in campo poco più di 30, per il resto cure e lavoro rieducativo in palestra), il centrocampista ha sostenuto ritmi più alti, che oggi gli permetteranno di allenarsi con il resto della compagnia. Sarà comunque un ritorno a 48 dall’incontro, che a meno di accelerate sorprendenti non escluderebbe margini di rischio. La disponibilità è possibile, più dura pensare di vederlo in campo dall’inizio.

BROCCHI ANCORA CON MATUZALEM, LEDESMA RISCHIA – Al massimo l’azzurro sembra poter coltivare speranze per la panchina, e allora ecco che il vero dubbio della zona mediana coinvolge i soliti tre noti. Ieri come oggi e diversamente da domenica a Brescia, Reja ha diviso Ledesma e Matuzalem, affiancando Brocchi al playmaker di Natal e l’argentino a Bresciano. Se ieri poteva rappresentare solo un primo indizio, la scelta fatta nel test con gli Allievi ha il sapore di indicazione da tenere in alta considerazione. Questa volta ad osservare un turno di riposo potrebbe proprio essere Ledesma. Per lui si tratterebbe della seconda esclusione nelle ultime tre partite (era già andato in panchina con il Chievo). Il dado ancora non è tratto ( Brocchi potrebbe anche giocare a destra), ma al momento colui che sembra certo di una maglia da titolare sembra Francelino.

TESTA A TESTA FLOCCARI-KOZAK, SCALONI PER LICHT – L’ultimo testa a testa è quello dell’attaccante. Ristabilita la piena efficienza fisica torna titolare Floccari o verrà confermata la vena realizzativa di Kozak?. L’allenamento di ieri non ha fornito risposte convincenti. L’attaccante di Nicotera ha disputato il primo tempo con Zàrate alle spalle, mentre il ceco è sceso in campo nella ripresa, supportato da Hernanes. Quello che sembra sicuro è che con questo modulo i due non potranno coesistere. Nessun dubbio, infine, sembra coinvolgere il reparto difensivo, dove Radu sembra ormai pienamente recuperato. Il romeno riprenderà il suo posto a sinistra, mentre Scaloni farà le veci di Lichtsteiner a destra. Biava e Dias sarà la consueta coppia di centrali. Garrido ha smaltito lo stato influenzale.

Queste le due formazioni provate ieri da Reja:

1 – (4-2-3-1): Scaloni, Stendardo, Dias, Radu; Brocchi, Matuzalem; Gonzalez, Zàrate, Del Nero; Floccari;

2 – (4-2-3-1): Campoli, Biava, Stendardo, Garrido; Ledesma, Bresciano; Foggia, Hernanes, Sculli; Kozak.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]