Roma-Udinese, la presentazione: precedenti, curiosità, tattica

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Con le speranze ridotte al lumicino per il posto Champions, nuovamente a sette punti dopo l’inaspettato tracollo di Lecce, la Roma è pronta ad affrontare l’Udinese di Francesco Guidolin, tornata al successo (ai danni del Parma) in campionato nella scorsa giornata dopo un digiuno che persisteva da fine febbraio. Il tecnico veneto affronta una delle sue bestie nere: le sue squadre non hanno mai vinto all’Olimpico nei quattordici riscontri passati (appena tre punti all’attivo). L’1-1 di Roma-Palermo del 24 ottobre 2004 rimane l’ultima gara nella quale un suo team è riuscito ad andare in rete nello stadio capitolino: di seguito analisi, statistiche e precedenti dei friulani e del 56enne allenatore di Castelfranco:

Palmarès: 2 campionati (Ravenna 1992/1993 in Serie C1; Palermo 2003/2004 in Serie B); 4 promozioni (Ravenna 1992/1993 dalla C1 alla B; Vicenza 1994/1995 dalla B alla A; Palermo 2003/2004 dalla B alla A; Parma 2008/2009 dalla B alla A); 1 Coppa Italia (Vicenza 1996/1997); Panchina d’Oro 2011.

Bilancio generale contro la Roma: 6 vittorie, 4 pareggi, 16 sconfitte; 23 reti marcate e 46 subite (tra Atalanta, Vicenza, Bologna, Udinese, Palermo e Parma). Media punti conseguita: 0.84.

I precedenti:  L’esordio nella stagione ’93-’94 alla sua prima esperienza in Serie A: all’Olimpico fu l’undici di Mazzone a imporsi per 2-1 sull’Atalanta (Balbo e Häßler gli scorer); viene esonerato e riparte dalla B con il Vicenza, che riesce a far tornare nella massima serie dopo sedici anni. Alla guida dei veneti da sempre battaglia ai capitolini: nei sei incontri disputati il bilancio definitivo sarà di tre pareggi, due affermazioni della Roma e una vittoria biancorossa. Arriva quindi la prima esperienza con l’Udinese, stagione 1998/1999: perde 4-0 all’Olimpico e prende i tre punti al “Friuli” grazie al 2-1 conclusivo. Dal ’99 al ’03 è protagonista a Bologna: con i felsinei riesce a battere nuovamente la Roma, per merito dei successi interni ottenuti nel 1999 e nel 2002. Male invece le sfide ai giallorossi sulle panchine di Palermo e Parma: quattro sconfitte in sei match. Infine le recenti partite nella seconda avventura da tecnico dei friulani: due sconfitte, poi torna a superare la Roma, dopo sei anni, con l’affermazione dello scorso novembre (risaliva a Palermo-Roma 2-0 del febbraio 2005 l’ultima vittoria).

La Tattica: Nonostante la vittoria e l’impatto positivo di Pinzi da trequartista contro il Parma, Guidolin sembra intenzionato a riproporre il più collaudato e affidabile 3-5-1-1. L’unica differenza andrebbe a comporsi nella zona centrale del campo, con Pinzi che abbandonerebbe il ruolo di rifinitore per riposizionarsi da interno di centrocampo affianco ad Asamoah. L’assenza di Benatia permetterà a Coda di prendere una maglia da titolare accanto al brasiliano Danilo e Domizzi, che andranno così a formare la difesa a tre: solitamente l’avvio dell’azione passa attraverso un lento giro palla da una parte all’altra del campo in attesa dello smarcamento di Pazienza, faro della mediana bianconera. Dal suo arrivo a gennaio, l’ex Juventus si è subito imposto da regista basso della formazione friulana: sono 53 i passaggi (media) effettuati per gara, dato che lo rende il giocatore più attivo nello sviluppo della manovra chiesta da Guidolin.

Poco più avanti giostrano altresì Asamoah e Pinzi: il ghanese si contraddistingue per una maggiore rapidità e capacità di dribbling, elementi che gli consentono di far ripartire velocemente la squadra in caso di contropiede da sfruttare, mentre Pinzi risulta più utile nella fase d’interdizione e nella marcatura a uomo. Sulle fasce, punto di forza dell’Udinese, saranno protagonisti Armero a sinistra e l’argentino Pereyra (compagno di Lamela nell’Argentina under 20 e nel River Plate) a destra: i pericoli maggiori arriveranno presumibilmente dalla corsia del colombiano, miglior assistman dei bianconeri con nove passaggi risolutori all’attivo. La sua progressione nel breve e l’abilità di creare facilmente superiorità numerica lo rendono un rivale duro da fronteggiare per qualsiasi esterno: sarà importante non lasciargli troppo spazio in campo aperto visto che, se chiuso adeguatamente, risulta un giocatore molto meno decisivo. La tecnica di base difatti non è eccelsa e spesso incappa in errori di tocco alquanto banali se messo sotto pressione. Occhio alla grande sintonia con Antonio Di Natale: 6 dei 9 assist sono stati per il centravanti campano, bravo a tagliare verticalmente sui continui cross dell’ex Palmeiras. Ancora da scoprire invece Pereyra: protagonista in patria nel River Plate, il ventenne argentino è stato impiegato sinora in maniera molto limitata; il punto debole dei friulani potrebbe instaurarsi proprio nella sua zona, considerando che il giocatore pare non essersi ancora adattato del tutto ai ritmi e alla tattica del nostro campionato.

Fuori Fabbrini e Floro Flores, e con un Barreto appena tornato dopo un lungo stop, sarà Abdi a fare da seconda punta in appoggio a Di Natale: lo svizzero, che rispetto a Torje garantisce una maggior abilità nella copertura difensiva, svarierà su tutto il fronte difensivo giallorosso cercando di creare spazi per le incursioni di Di Natale. Quest’ultimo si caratterizza per l’ottimo tiro, ravvicinato e dalla lunga distanza, e per i tempi d’inserimento tra le maglie della difesa rivale, spesso in difficoltà nel gestire la sua velocità d’esecuzione sia negli scambi veloci che nelle conclusioni. In fase di ripiegamento, spetta ai centrocampisti esterni (Armero e Pereyra) il compito di scalare nella linea difensiva andando così a formare una sorta di 5-3-1-1: in realtà il colombiano spesso rimane a mezz’altezza tra la retroguardia ed il centrocampo, con l’altro laterale che invece va effettivamente ad aumentare il numero dei difensori. In alcune circostanze di gioco vedremo così un 4-4-1-1, modulo che permette alla squadra di Guidolin di poter avere, in fase di contropiede, una rapida trasmissione di gioco per offrire palloni giocabili a Di Natale.

Dati rilevanti Udinese:

– Nessun goal subito nei primi quindici minuti di gioco: è l’unico team del torneo a mantenere questo record
– Viceversa, in percentuale, è l’undici che ha incassato un maggior numero di reti nell’ultimo quarto d’ora: 11, ovvero il 37% del totale. In termini generali, Chievo (14), Genoa (12) e Parma (16) sono le uniche ad avere un dato peggiore
– E’ una delle quattro squadre (Cesena, Parma e Cagliari le altre) a non aver mai vinto una partita da una situazione di svantaggio: nelle sei circostanze in cui è accaduto, ha ottenuto 1 pareggio (1-1 Palermo) e ben 5 sconfitte (l’undici di Guidolin è quello che meno volte ha visto gli avversari portarsi in vantaggio insieme alla Juventus)
– Antonio Di Natale: con le 20 reti e i 6 assist collezionati finora, è il giocatore più determinante del campionato (ha contribuito in 26 delle 43 segnature totali dei friulani, percentuale del 60%). Seguono Miccoli (54%) e Denis (53%). Oltretutto è l’attaccante che tira più spesso verso lo specchio della porta (quasi 5 conclusioni per match)
– Otto contropiedi finalizzati: è la squadra che segna in maggior misura da una situazione di contrattacco rapido

Goleador Roma vs Udinese:

Totti (serie inaugurata in Coppa Italia, Udinese-Roma 2-2 del 15 ottobre 1997) 14
Taddei (il primo con la casacca del Siena) e Simplício (tutti con il Palermo) 3
De Rossi e Perrotta (uno ai tempi del Chievo Verona) 2
Cassetti (Lecce) e Juan 1
Rosi è l’unico giallorosso imbattuto in gare ufficiali di fronte all’Udinese (4)

Goleador Udinese vs Roma:

Di Natale (due con l’Empoli e uno in Coppa Italia, Roma squadra cui ha segnato di più in carriera) 12
Floro Flores 3
Pinzi, Domizzi (Ascoli) e Isla 1

GUIDOLIN IN CONFERENZA: “La Roma? E’ una delle migliori d’Italia sotto il profilo qualitativo, sarà molto agguerrita, arrabbiata e determinata e vorrà farsi perdonare il passo falso dell’ultimo turno. Non è cambiata molto dal punto di vista della filosofia di gioco che Luis Enrique vuole proporre, magari quando un terzino attacca l’altro si ferma. Al di là di questo, credo che la Roma sia una squadra capace di fare cose molto belle con giocatori di grande qualità. Non è stata molto costante, ma l’affrontiamo dopo un passo falso e questo è il pericolo più grande, oltre alla forza della squadra. Bojan? L’unico commento che mi sento di fare è che in Italia è dura per tutti. E’ un ragazzo giovane dalle grandi qualità che sfonderà, ma in Italia è più difficile che altrove. Deve ambientarsi in una squadra nuova che ha cambiato molto, è normale, ma le qualità del ragazzo non si discutono“.

[Simone Francioli – Fonte: www.vocegiallorossa.it]