Samp, Bellucci: “Una vittoria che può dare una spinta in più”

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Con il Varese forse i giocatori si sono resi conto che era giunto il momento di dare una sterzata definitiva, con il Padova la Samp ha conquistato una vittoria meritata, senza regali, si è ammirata una Samp molto diversa, sono contento che finalmente sia arrivata questa vittoria e mi auguro che rappresenti una spinta in più. Ora la squadra è attesa da una gara casalinga, è necessario ottenere un certo numero di vittorie per recuperare la convinzione di essere una tra le squadre più forti del campionato.

Ci voleva questo successo, se lo attendevano non soltanto i tifosi blucerchiati, ma tutti quanti, si attendeva che la Samp si desse la scossa per riprendere la corsa verso la serie A, per tutti gli appassionati di calcio non è una bella cosa vederla in serie B che non vince o perde in casa.

Anche il Livorno ha cambiato allenatore in corsa, per me la Samp non può non vincere, o almeno non può non giocare bene se ripete la prestazione offerta con il giusto piglio a Padova, è tutto una questione di testa, è questa la Samp che si deve vedere in campo, il Livorno è un avversario ostico, ma sulla carta non c’è paragone per la forza dei blucerchiati.

Iachini? Per un allenatore non era facile entrare in un ambiente un pò depresso, a certi livelli la testa è fondamentale, la Samp ha trovato la medicina della vittoria, ma per guarire definitivamente deve vincere altre due-tre gare di seguito, è nelle sue corde perché dispone di giocatori che possono fare la differenza. Sono contento che Pozzi e Bertani si siano finalmente sbloccati perché rappresentano attaccanti da 20 goal in serie B.

La Samp può già contare su grandi attaccanti, comunque Eder è un grande giocatore, in A sta facendo un po’ di fatica, ma in B aveva fatto molto bene, Munari è un giocatore molto tecnico e di corsa, due ottimi giocatori se dovessero essere acquistati dalla Samp, ma ripeto i blucerchiati sono già molto competitivi in questo momento, devono soltanto recuperare i giocatori fondamentali.

Molto sinceramente non riesco a vedere Palombo con un’altra maglia, come sempre sono cose che vanno fatte in 2, o meglio in 3, la squadra che lo vuole, quella che lo cede e il giocatore, sicuramente si tratta di una decisione molto difficile, ma non è in difficoltà la squadra che lo vuole. Angelo è molto combattuto e anche per la società è dura cederlo, non è facile né per il giocatore né per la Samp per la situazione che si è creata, con la squadra che non rispondeva alle aspettative ma può ancora recuperare perché il campionato è lungo.

Non è in difficoltà chi lo vorrebbe comprare perché Angelo ha dimostrato in tutti questi anni il giocatore che è, fino all’inizio del campionato di B era nel giro della Nazionale, si tratta di un giocatore di prestigio, personalmente lo ritengo tra i più forti centrocampisti italiani degli ultimi anni, non lo dico io, lo dicono i fatti. Sui giornali leggevo di Juventus, Fiorentina e Parma interessate, ma per lui privarsi della Samp non è per niente facile, sai cosa perdi, ma non sai cosa trovi, lo stesso ragionamento si può fare per la società blucerchiata.

Alla Juventus rischierebbe di avere poco spazio? Nemmeno Borriello ha la certezza di partire titolare, là sono tutti allo stesso livello, uno come Conte fa grandi scelte basandosi sulla meritocrazia ed è la scelta più giusta. L’ultima volta parlando di Palombo dicevo che mi auguravo che il mercato di gennaio passasse in fretta? Lo spero anche per Angelo, la Samp ha bisogno di fare altre due-tre vittorie di fila, ripetere la prova di Padova per recuperare posizioni in classifica, sicuramente lui è dispiaciuto per la situazione con la Samp a metà classifica in B. Ora conta la Samp, lui ha sempre ragionato per il bene della Samp e non di se stesso. Angelo ha dimostrato quanto è attaccato alla maglia, ai colori, alla Sampdoria, l’ultima cosa a cui pensa adesso è l’interesse personale, il suo pensiero è sempre stato ed è tuttora il bene della Sampdoria, anche se dovesse andare via, se invece resterà, sarà ancora meglio. Dopo Mancini tutti noi giocatori siamo stati di passaggio, ero un ragazzino quando Roberto si trasferì alla Lazio, non ci credevo nemmeno quando iniziai a vederlo a giocare con la maglia biancoceleste.

Il fatto che Angelo sia rimasto dopo la retrocessione gli fa ancora più onore, gliel’ho anche detto che aveva un “campionato di bonus”, non è scappato nel momento più buio e non gli mancavano le possibilità per andare via, anche per la società tenerlo in estate è stata una grandissima decisione, la cosa più giusta per l’intero ambiente. Spero di rivedere la Samp in A con Angelo Capitano.

[Claudio Bellucci – Fonte: www.sampdorianews.net]