Sampdoria-Albinoleffe 1-0: risolve Pozzi

266

Finalmente, dopo oltre 3 mesi d’astinenza, la Sampdoria torna al successo tra le mura amiche, al termine di una sfida che ha visto i blucerchiati andare tante volte vicino al goal, un risultato che avrebbe potuto essere ben più largo a nostro favore, ma attenzione a non far passare sotto silenzio la grande prova di Romero, decisivo in tre occasioni.

In un “Ferraris” dominato dal gelo mister Iachini deve fare a meno di Eder, al suo posto Bertani a far coppia con Pozzi, Juan Antonio confermato nel ruolo di fantasista, ancora panchina per Foggia, Obiang in cabina di regia con i nuovi Munari e Renan ai suoi fianchi, mentre tocca al rientrante Belardi e a Lazcko il compito di presidiare le corsie difensive viste le assenze dei vari Rispoli, Castellini e Costa.

Fin dalle prime battute si tocca con mano la grande fame blucerchiata, che si traduce in un pressing a tutto campo, in un importante movimento senza palla, reparti vicini tra loro, squadra corta e preposta al fraseggio nel breve. I primi tentativi da entrambe le parti arrivano dalla lunga distanza; ci provano Pozzi e Bertani senza trovare lo specchio della porta, sull’altro fronte Cocco e Laner cercano di sorprendere Romero, ma il portiere argentino si scalda semplicemente i guanti.

La Sampdoria fa la partita, tiene a lungo il pallino del gioco, è fisicamente e mentalmente nella partita, ma gli ospiti sono spesso pericolosi in occasione di veloci ripartenze, una delle quali si conclude con un colpo di testa di Cissè. La prima grande occasione da rete arriva al 17’ quando Pozzi, su corner battuto dalla destra da Renan, trova l’incornata indirizzata verso il secondo palo, Offreddi gli nega la gioia del goal con un grandissimo colpo di reni. Nel corner seguente i bergamaschi si salvano con una grande dose di fortuna, né Belardi, né Munari, né Pozzi trovano la zampata vincente in una rocambolesca mischia nel cuore dell’area.

L’Albinoleffe ha il merito di restare sempre in partita e rispondere colpo su colpo; Romero è costretto a diventare protagonista quando smanaccia in corner un insidioso diagonale di Salvi da posizione defilata. Lo spavento dura poco, perché al 25’ Pozzi trova il goal partita, bruciando sul tempo la retroguardia ospite su perfetto assist di Juan Antonio, autore di un’insistita azione sull’out sinistro. La reazione bergamasca non si fa attendere, sono ancora Salvi e Romero sugli scudi, il centrocampista ospite prova nuovamente la conclusione sul secondo palo su scarico di Cocco, il portiere argentino chiude la saracinesca togliendo la sfera dall’angolino alla sua destra.

Vista l’intraprendenza dei ragazzi di mister Salvioni, i blucerchiati cercano di concedere meno spazi possibili alle ripartenze avversarie, tengono palla e vanno alla ricerca del raddoppio, ma Offreddi respinge la potente conclusione di Munari dopo una triangolazione nel breve con Bertani. Prima dell’intervallo è ancora il n°1 ospite a dover salvare i suoi con due tempestive uscite su Pozzi e Juan Antonio.

Nessun cambio nell’intervallo, la Samp va subito forte ad inizio ripresa con due tentativi di Bertani, prima su servizio di Juan Antonio, poi con un pallonetto dalla lunga distanza, ma senza inquadrare lo specchio della porta. Anche grazie all’ingresso di Foggia al 66’, teniamo sempre più il pallino del gioco, manteniamo i reparti corti tra loro, non diamo all’Albinoleffe la possibilità di rendersi pericoloso nonostante un lungo, ma sterile dominio territoriale ad inizio ripresa. Il raddoppio è nell’aria, ma non arriva, un po’ per sfortuna, un po’ per scarsa freddezza sottoporta, un po’ per eccessiva leziosità.

Renan prova da fuori senza trovare il bersaglio grosso, idem per la girata di prima intenzione di Bertani su scarico di Laczko al 69’, Pozzi va vicinissimo al secondo sigillo personale, ma prima perde il momento della battuta servito in profondità da Obiang, poi costringe Offreddi ad un ottimo intervento con una potente conclusione indirizzata sul primo palo. Quando la palla non ne vuole sapere di gonfiare nuovamente il sacco e ti ricordi quanti punti hai gettato al vento nei minuti finali, i fantasmi tornano a materializzarsi a Marassi, soprattutto quando Romero è costretto al terzo grande intervento della giornata smanacciando un’insidiosa conclusione a giro di Regonesi dalla fascia destra al minuto 72’. È l’ultimo pericolo corso dalla Sampdoria, perché, un giro d’orologio più tardi, Luoni, già ammonito, commette fallo su Obiang e rimedia il secondo giallo.

Gara ulteriormente in discesa, anche se non riusciamo a chiudere la pratica in anticipo; Foggia premia il taglio di Bertani, ma l’ex Novara non controlla la sfera a tu per tu con Offreddi, poi nel finale Pozzi con un autentico missile fa tremare la traversa come accaduto contro il Livorno, ma stavolta fortunatamente i 3 punti arrivano senza più sorprese avversarie. 6 punti in 2 gare, non capitava da un’eternità, da un intero girone, 11 punti nelle 5 gare del 2012, adesso servirebbe un’impresa, un colpaccio per tornare a dire prepotentemente la nostra in ottica promozione.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]