Sampdoria-Lazio 0-1: decide il settimo sigillo del “Profeta”

224

logo-lazioTrasferta prima di scartare regali e pensare al panettone. Il nuovo che avanza, e straripa, Petkovic, contro il passato: Delio Rossi, appena sbarcato sotto la Lanterna al posto di Ciro Ferrara. Lazio e Sampdoria, al Marassi, nel duo centrale biancoceleste a fianco di Biava gioca Dias, out Ciani, Radu e Konko sugli esterni, Lulic al posto dello squalificato Candreva. Ledesma arriva alla duecentesima presenza, Mauri viene dirottato sulla destra. Hernanes  e Gonzalez al centro formano la cerniera sulla mediana, fantasia e sostanza al servizio di Miroslav Klose, unico terminale offensivo. La novità di giornata sponda Samp è Poli dietro Icardi ed Eder. Natale è vicino, mancano ancora 90′, ma niente regali agli ex.

MATCH – Primo acuto del match lo firma l’ex grifone Konko: Hernanes per via Klose verso il terzino destro, botta al volo alta. Altro ex grifone di testa, Biava svetta sulla punizione di Ledesma ma conclude a lato. Risponde l’argentino Icardi: botta deviata e Marchetti, impegnato, manda a lato. La Sampdoria in coro all’8′, filtrante di Obiang, Munari serve Eder che al volo impegna severamente Marchetti. La Sampdoria getta in campo ferocia, la Lazio punta sulle ripartenze, vuole addomesticare il match, stemperare i ritmi. Il ritmo sale, la Lazio allarga il gioco, chiama in causa i suoi esterni. E poi arriva la samba, arriva la Provvidenza, la serie di fortunati eventi che vuol dire gol, e gol del vantaggio: Klose e Lulic duettano, il bosniaco salta secco il suo marcatore, pallone tesissimo in mezzo, deviato, finisce sui piedi verdeoro di Hernanes. E il profeta disse gol al 31′, e gol fu. Il settimo sigillo del Profeta, prima di Natale: era destino, o meglio Provvidenza. Ammonito Lulic al 40′, qualche parola di troppo.

Al 45′ prova Gastaldello la prima risposta concreta al gol biancoceleste. Nel secondo tempo dentro Soriano, che dopo 20 secondi si fa ammonire, out Krsticic. Pochi minuti e al 4′ Konko prova la bordata, ma il pallone finisce alto. Dentro l’ex De Silvestri, out Berardi. Biava si becca il giallo, memore dei derby all’ombra dell’acquario. Delio Rossi butta nella mischia Nicola Pozzi al posto del baby ex blaugrana Icardi. Manca un quarto d’ora alla fine, ed è l’uno-due tra i due neontrati a far rabbrividire Marchetti: il tiro di Pozzi dalla distanza va fuori di pochissimo. Due falli di seguito e Gonzalez si fa ammonire, la Samp prende campo, ma la Lazio con mestiere si difende e amministra, Obiang prende un giallo su Klose, Petkovic fa entrare Cavanda per Hernanes, l’autore dell’unico gol, accentrando Mauri. Contropiede Lazio, colpo del KO sul piede di Konko, servito da Klose: aspetta troppo, tiro rimpallato. Si lotta, Petkovic butta dentro i muscoli di Ciani al posto di Mauri, difesa a 5: bisogna difendere il vantaggio. Cinque minuti di recupero, la Lazio arretra, prova il blitz Cavanda anticipando un difensore, palla dentro ma Floccari non riesce a ribadire in rete.

La Samp prova l’ultima punizione, a 95′ abbondantemente scaduto, ma non basta: la Lazio vince 1-0 grazie al gol di Hernanes, ha conquistato il secondo posto sorpassando l’Inter. La Lazio si regala e regala ai suoi tifosi uno sguardo alla vetta verso il 2013. Gli ex non fanno male, Petko batte Delio Rossi, la riscossa doriana può aspettare. Il futuro non è una minaccia, ma una speranza tinta di bianco e celeste.

[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]