Sassuolo-Livorno: la presentazione del match

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Livorno – Nella diciannovesima giornata del campionato cadetto il Livorno affronta il Sassuolo di mister Fulvio Pea. E’ il settimo incontro di campionato tra le due squadre. La prima volta tra amaranto e neroverdi si giocò nel piccolo stadio di Sassuolo nel campionato Dilettanti 1992-93 e terminò in parità con reti di Baiocco per i neroverdi e di Moschetti per gli amaranto. Le altre partite fra le due formazioni hanno visto tre vittorie livornesi e due successi emiliani (il 4 a 0 all’Ardenza e l’1 a 0 al Braglia dello scorso anno). Dopo le deludenti performance dello scorso torneo, i neroverdi, in questa stagione, sono tornati ai vertici della classifica di Serie B e guardano con molte certezze all’obiettivo playoff. Tra gli emiliani sarà assente per squalifica Marzoratti. Per quanto concerne gli infortuni, ha recuperato Sansone mentre resta in forse Longhi. Pea schiera abitualmente il Sassuolo con lo schema 3-4-3 e domani, sabato 10 dicembre, al Braglia di Modena dove ormai questa formazione gioca gli incontri casalinghi, dovrebbe affidarsi ai seguenti undici: Pomini; Bianco, Piccioni, Terranova; Laverone, Magnanelli, Cofie, Bianchi; Boakye, Sansone, Masucci.

Nel Livorno saranno assenti per squalifica Knezevic e Schiattarella, mentre Dell’Agnello è indisponibile per infortunio. Per il resto Novellino avrà tutti a disposizione. Monzon sembra intenzionato a riproporre l’ormai classico 4-1-4-1 con Pieri, che tornerà a sinistra dopo i problemi fisici; sulla corsia di destra sarà invece dato spazio a Siligardi, visto in gran forma ieri in allenamento a Tirrenia ed a centrocampo ritornerà al suo posto Genevier. L’undici amaranto dovrebbe quindi essere il seguente: Bardi in porta, Salviato, Miglionico, Knezevic e Pieri in difesa, Genevier centrale di centrocampo e Siligardi, Luci, Filkor e Dionisi dietro all’unica punta Paulinho. Dopo i disastri delle precedenti giornate, la speranza è che il Livorno abbia una reazione d’orgoglio e la consapevolezza che, prescindendo dall’avversario che incontra, in questo momento l’unico risultato in grado di dare un po’ di respiro e di allontanare l’incubo dei playout è la vittoria. Ovvio che per vincere è necessario anche rischiare e non pensare di andare a Modena solo pe fare una gara di contenimento. In questo senso sarebbe necessario avere un’idea di gioco da imporre all’avversario. Ma questa idea, finora, in campo non l’abbiamo vista.

[David Mosseri – Fonte: www.amaranta.it]