Stramaccioni: “Vedo nei giocatori le giuste motivazioni”

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“Vedo nei giocatori le giuste motivazioni”. Questo ha dichiarato martedì Andrea Stramaccioni al termine dell’amichevole in famiglia che ha rappresentato la prima uscita dell’Inter in questo ritiro di Pinzolo. Non si è voluto sbilanciare molto, il tecnico nerazzurro, e anche giustamente visto e considerato che, come più volte ha ribadito, la squadra viene da pochissimi giorni di allenamento. Ma pur non volendo andare molto al di là, Strama ha forse trovato la parola chiave di questo ritiro, e probabilmente la parola chiave dell’intera stagione nerazzurra: motivazioni, appunto.

È appena trascorsa un’annata da cancellare in fretta, e anche per questo motivo in casa Inter si sta cercando di invertire la rotta, in tutti i sensi. E per farlo nel migliore dei modi, si sta preparando un ribaltamento se non a 360° quasi: dalla dirigenza alle scelte di mercato, tutto sta cambiando. Con scelte anche dolorose, ma altresì necessarie, l’Inter si prepara ad una nuova fase, quella successiva al leggendario 2010 e alle sue derivazioni. La stagione dei ringraziamenti, degli addii spesso anche traumatici, per importare una nuova aria, per scrivere una nuova pagina. E in questa fase di passaggio decisamente importantissima per la storia nerazzurra, le motivazioni fanno tutto, e forse anche di più.

Motivazioni, dunque: di ottime motivazioni sembra permeata la nuova dirigenza, come ha avuto modo di sottolineare anche il neo direttore generale Marco Fassone parlando di Samir Handanovic e Matias Silvestre come di giocatori fortemente voluti dall’Inter e definendoli come “il prototipo dei giocatori che vogliamo in questa stagione”. Ecco, il discorso torna perfettamente: Silvestre e Handanovic come esempio di quella che deve essere la nuova Inter, fatta di gente che ha la voglia e la determinazione giusta per poter difendere i nostri colori.

Ma questo discorso non deve riguardare solo i nuovi giocatori: anche chi c’era già, chi rimarrà al 31 agosto, dovrà capire che adesso bisogna girare pagina. E in questo senso, le indicazioni che arrivano da questo ritiro sono molto positive: si lavora alacremente ogni giorno, senza un attimo di pausa (anche perché, purtroppo, il tempo stringe); la concentrazione e la voglia di fare sono sempre altissime, nei vecchi baluardi come Zanetti e Milito come nelle nuove leve come Guarin e Coutinho fino ai giovani come M’Baye o Garritano (e tenete d’occhio Belec).

Tutti sudano, tutti lavorano, tutti hanno grandi motivazioni, come detto. Una su tutte: quella di giocare nell’Inter, con tutta la gloria che ciò comporta.

[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]