Tim Cup, Juventus-Cagliari 1-0: bianconeri ai quarti

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La Juventus batte il Cagliari e accede ai quarti di finale di Coppa Italia, dove attende la vincente del confronto tra Milan e Reggina. Una sfida senza troppa storia quella dello Juventus Stadium, con i bianconeri a controllare senza spingere sull’acceleratore, approfittando della poca consistenza del Cagliari, punito a inizio ripresa dall’errore di uno dei giocatori più esperti schierati oggi. Finisce quindi l’avventura del Cagliari in Coppa Italia, con un pizzico di rammarico perché forse con questa Juventus si sarebbe potuto tentare il colpaccio. Ma il campionato incombe, e già da ora si pensa a Parma, dove non si potrà sbagliare.

La partita – Come prevedibile, è la Juventus a fare la partita, con il Cagliari tutto dietro la linea della palla a cercare di arginare la manovra dei più quotati, ma non troppo in palla, avversari. Al 7’ si scaldano i guanti di Avramov, bravo a bloccare il destro incrociato di Giovinco. Il portiere serbo è pronto anche tre minuti dopo, quando para il tiro di Padoin deviato da Del Fabro. E’ un monologo bianconero, che però col passare dei minuti diventa fiacco e permette al Cagliari di accomodarsi attorno alla propria trequarti. Mancano la proverbiale velocità delle ali e l’intensità che Antonio Conte ha impartito ai suoi. I quali perdono Vidal dopo un quarto d’ora, facendo forse pentire il tecnico leccese per aver utilizzato il cileno, ma non mollano il pallino del gioco. 18’: Avramov blocca la punizione di Giovinco, due minuti dopo è Bendtner a sbattere contro il bravo portiere rossoblù, che legittimamente aspira a una maglia da titolare anche in campionato. Il primo tempo praticamente finisce qui, con le azioni della Juventus troppo lente per mettere in crisi una difesa sarda ovviamente titubante vista la totale inesperienza e un Cagliari che si limita ad alleggerire con qualche iniziativa solitaria di Ibarbo e Ribeiro. Ultima nota di cronaca allo scadere: Bendtner (problemi muscolari) lascia il campo c’è l’ingresso in campo dell’ex, Alessandro Matri.

Al 56’ il gol che rompe il ghiaccio. Mentre la ripresa si faceva sonnecchiante, Rossettini pensa bene di addormentarsi sul pallone a ridosso dell’area piccola, regalando palla all’accorrente Giovinco, bravo nel controllare e trafiggere l’incolpevole Avramov. Il sussulto rossoblù arriva al 59’, quando la rasoiata di Dessena è ammirabile ma non sorprende un attento Buffon, che devìa in corner distendendosi sulla sua destra. Poca roba, per mettere in difficoltà la Juventus, che si permette di far riaccomodare Pirlo in panchina dopo una manciata di minuti passata a scaldarsi e mette il pilota automatico fino all’ultimo quarto d’ora. Quando un po’ di rilassamento permette a Ibarbo di ingaggiare un duello (perso) con Barzagli in campo aperto, e a Pinilla di avere la grande occasione per il pareggio: sul cross basso di Ceppelini, il cileno arriva puntuale ma disturbato da Bonucci mette a lato dal limite dell’area piccola. Entra anche Piredda per un deludente Ceppelini, ma non è che possa cambiare molto. Anche se all’80’ ci sono le proteste rossoblù: Pinilla scappa via, steso a ridosso dell’area non si vede accordata una punizione netta. Si sbatte molto Matri, che però sente il peso dell’astinenza. Cercasi senso del gol quando Avramov esce a vuoto su un corner e l’ex bomber del Cagliari non riesce a punire i suoi ex compagni.

Si chiude con l’ammonizione di Thiago Ribeiro per simulazione, a coronamento di una prestazione da dimenticare, e le grandi manifestazioni di cordialità tra Conte e Pulga, e tra il tecnico juventino e il suo ex giocatore Rossettini, protagonista suo malgrado dell’errore decisivo.

[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]