Ulivieri: “Giusto che il calcio provi a ripartire, lo deve ai lavoratori”

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Ulivieri

Le parole del presidente dell’Associazione Italiana Allenatori nel corso di un’intervista rilasciata a TMW Radio.

MILANO – Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TMW Radio. Queste le sue parole: “Giusto che il calcio provi a ripartire, per rispetto dei lavoratori. Se le fabbriche riaprono, vedremo come e quando, sarebbe ingiusto: chi fa parte di questo mondo ha molte più tutele. Anche l’azienda calcio ha questo dovere, la disponibilità da parte di tutti c’è ma dovremo vedere se ci saranno le condizioni”.

Sul Protocollo della FIGC ha aggiunto: “Molto rigido, cerca la tutela della salute di chi lavora: calciatori, collaboratori, magazzinieri, medici… Tutti i partecipanti all’evento sportivo. Questo mi sembra giusto, non vedo errori in questo pensiero. Ci saranno da fare dei sacrifici da parte dei protagonisti, dovranno fare un circolo chiuso, una volta verificato che siano sani. Io lo condivido. Ci sono tanti controlli e cose da fare, se i costi saranno accessibili per tutti ci si riuscirà. Il sistema deve fare i suoi conti e sostenere le leghe che sono in difficoltà: bisogna farlo tutti, perché ci sono promozioni e retrocessioni varie, va messo in movimento tutto il sistema, e se c’è un comparto da sostenere è bene che sia così”.

Sull’eventuale ripresa del campionato: “Il discorso di allungare i campionati era nato anche da FIFA e UEFA, addirittura arrivando al 31 dicembre e poi ripartire con l’anno calcistico seguente basato su quello solare. Poi però hanno consegnato altre date. La federazione farà i suoi tentativi, chiaramente sarà tutto da concertare con il Governo”. Sulle differenze tra A, B, e C: “Probabilmente andrà fatta una ripresa separata, poi bisogna avere la volontà di chiudere i tornei e che ci sia una classifica determinata dal merito sportivo, non si può pensare di trovarsi a giocarsela a briscola o estrarre un numero come qualcuno ha proposto. Mi garba poco, non è attuabile. Dobbiamo vivere nella speranza di concludere i campionati e se c’è da dilazionare da lega a lega, facciamolo”.

Sul ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “Tendenzialmente mi garba perché ha un occhio particolare per l’associazionismo sportivo, per i movimenti di base, per il dilettantismo… Poi che si sia fatto qualche errore è normale, l’hanno commesso tutti finché la situazione non è diventata chiara. In linea generale promuovo l’azione fatta da questo Governo. L’incontro di domani? La disponibilità di riprendere gli allenamenti penso ci sia, e credo che non si arriverà ad una decisione definitiva. Bisognerà vedere cosa succede intorno a noi, sarà il Governo a dover dare il via”.