Ventura: “Le migliorie del gioco io le vedo ad occhio nudo ma queste non garantiscono le vittorie”

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Il pomeriggio che precede la gara con il Vicenza potrebbe essere fra i più clamorosi della recente storia granata se Rolando Bianchi venisse ceduto al Cesena come radio-mercato ipotizza, al momento il capitano risulta fra i convocati per la partita di domani sera, ma nulla può essere escluso. Una cosa è certa nella consueta conferenza stampa pre-partita Ventura non ha fatto presagire una tale eventualità. “Fra i ventidue convocati per la gara con il Vicenza c’è anche chi deve essere valutato nelle prossime ore per stabilire se ha recuperato. Tenendo conto anche della trasferta di Brescia saranno coinvolti tutti i giocatori nel limite del possibile, non so ancora se giocheranno domani o sabato, ma D’Ambrosio, Glik e Zavagno saranno utilizzati. Anche l’allenamento di questa mattina, come tutti quelli dell’ultimo periodo, è stato positivo, per questo sono soddisfatto”.

“Per come lo conosco io Cagni è un allenatore, mi si passi il termine, “cazzuto” quindi il Vicenza potrà aspettarci o venirci a prendere al limite della nostra area. I veneti sono una delle poche squadre che hanno messo in difficoltà il Pescara e nelle ultime cinque partite hanno giocato con cinque moduli diversi, per questo deciderò all’ultimo come giocare e chi schierare”.

“Il mercato è stato un po’ così: in agosto c’erano ancora i batteri del virus del passato, in questa sessione è diverso perché all’interno del gruppo c’è chiarezza. Pagano mi ha salutato, non so ancora dove andrà ci sono in ballo due-tre squadre, perché vuole giocare con continuità e io gli ho detto che era giusto che lui andasse a giocare altrove, non ha importanza dove, perché deve tornare ad essere il giocatore di prima dell’infortunio e per farlo deve accumulare minuti in campo. Meggiorini è stato preso, ma non  per necessità ed è stata fatta una buona operazione anche in prospettiva. Masiello, non so se arriverà, però se sarà così ecco un’altra operazione positiva. Pasquato è giovane e non va stressato con responsabilità eccessive, non lo conoscevo, ma mi ha fatto una buona impressione, però essendo arrivato da ventiquattro ore con il Vicenza non verrà neppure in panchina, ad un ventenne non si può accollare la responsabilità di portare il Torino in serie A”.

“Bianchi deve togliersi l’ansia di dover fare gol, anche andare in panchina può aiutarlo in tal senso, poi lui è il capitano del Torino e appena sarà sereno tornerà ad essere quello che tutti conoscono. I nostri attaccanti in coppia possono giocare tutti, la scelta dell’uno o dell’altro dipende anche dagli avversari”.

“Le migliorie del gioco io le vedo ad occhio nudo, c’è consapevolezza e coscienza ecco perché dico di essere soddisfatto, anche se questo non garantisce le vittorie. Io speravo di far diventare una squadra questo gruppo di giocatori e ad ogni partita non guardavo se vincevamo o perdevamo, ma se crescevamo o meno. Queste ultime due partite mi hanno detto che abbiamo ancora margini di miglioramento, ma che questo gruppo è una squadra nella testa, nelle conoscenze e nelle capacità, quindi oggi io vedo una serenità assoluta e totale nel senso che è evidente che se perdiamo tre a zero ci saranno sicuramente i meriti degli avversari, ma noi siamo in grado di battere chiunque e di vincere qualsiasi tipo di partita. Oggi come oggi abbiamo lavorato tanto per diventare artefici del nostro futuro e siamo al novanta per cento in grado di determinarlo quindi non ho più né stress, né ansia, né niente. Ho solo voglia di vincere e di veder frullare la palla, lo dicevo in tempi non sospetti, ma ora vedendo gli allenamenti che facciamo finalmente  mi diverto anch’io”.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]