A novembre la stagione dell’Inter potrebbe decidersi in un istante…

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A Novembre (no, non è quella famosa hit di qualche anno fa) l’Inter si gioca una buona fetta dell’annata 2010/2011. Un’annata partorita in maniera negativa sotto il segno degli infortuni, che pian piano stanno cancellando anche l’incredibile stato di forma e le 17 segnature di Samuel Eto’o, una in più rispetto alle segnature totali dello scorso anno. Il mese delle Rimembranza (che nel nostro caso sembra quella del Triplete, visti gli omaggi a Josè Mourinho) non è cominciato benissimo.

I nerazzurri sono usciti sconfitti in Champions League a Londra dal Tottenham per 3-1, e sabato scorso bloccati dal sorprendente Brescia di Iachini. Rafa Benitez entra dunque nel mese più caldo della sua esperienza italiana con tante sicurezze, ovvero quelle di avere fuori tanti giocatori importanti, da Samuel a Maicon, sino a Motta e Cambiasso. A posteriori si potrebbe dire che sabato si è persa una grande opportunità, quella di accorciare ad un punto dalla vetta, vista la sconfitta nel derby della Lazio, da sommare al controsorpasso rossonero, col Milan vincente per 3-2 a Bari. Non c’è modo di guardarsi alle spalle o piangersi addosso: si deve ripartire. Ed ecco che novembre diviene il mese del Turning Point, il punto di snodo di mezza stagione con gare importanti sia per il campionato che per la Champions, gare che non potranno essere fallite, gare senza appello.

Si parte alla trasferta di Lecce, che i nerazzurri affronteranno in situazione d’emergenza, stucchevole cliché del periodo. Benitez dovrebbe preparare questa gara in funzione del derby, nonostante sia un tecnico che pensa di gara in gara. Wesley Sneijder, uscito sabato per i forti dolori alla testa, non ci dovrebbe essere. Dejan Stankovic è rientrato in gruppo, dopo lo stop subito a Milano contro il Tottenham, ed è pronto ad assaporare il campo. Sicura la sua presenza nel derby, Benitez sta sciogliendo gli ultimi dubbi e deciderà se portare il serbo  in Puglia o meno. Julio Cesar è anche lui in odore di derby. Più difficile la situazione riguardante Esteban Cambiasso. Vincere nel Salento mercoledì, con un Lecce agguerrito e da non sottovalutare, deve essere il primo obiettivo per arrivare carichi alla partita contro gli uomini di Allegri. In caso di vittoria i nerazzurri balzerebbero oltre i cugini e potrebbero mantenere la posizione visto il calendario più agevole rispetto ai diretti rivali, almeno sino a quando non si partirà per Dubai, per il Mondiale che rimanderà le due gare di campionato con Cesena e Fiorentina.

Dopo il derby si opporrà davanti ai nerazzurri lo scoglio Chievo, trasferta che nasconde tante insidie. Poi sarà tempo di Champions League. A Milano arriva il Twente di Michel Preud’homme. Sarà questa la gara che, se vinta, garantirebbe il passaggio del turno matematico, ma ci sarebbe sempre da lottare a Brema per il primo posto, sempre che i tedeschi non facciano l’impresa di strappare almeno un punto agli Spurs a White Hart Lane, in vantaggio sui nerazzurri per i gol segnati in trasferta negli scontri diretti. Dopo gli olandesi toccherà al Parma, fanalino di coda del momento con Cesena e Bari, fare tappa a San Siro. Finito novembre, l’Inter disputerà solo la gara di campionato con la Lazio all’Olimpico e la gara di Champions al Weserstadion di Brema, dopo di che sarà Mondiale per club.

Dunque il calendario nerazzurro, sino all’8 dicembre ha come tappa fondamentale novembre, e gli snodi principali sono il derby e la sfida di Champions, gare che diranno tanto sul futuro nerazzurro e potrebbero essere il punto di svolta per l’intera stagione.

[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]