Dopo 10 giornate di campionato i miei Top & Flop del mercato 2010

267

L’andamento di una squadra rispecchia alla fine sempre le dinamiche di mercato. Un gruppo costruito bene andrà sempre lontano, al contrario di uno realizzato con improvvisazione e scarsa razionalità. Dopo dieci giornate di campionato, a due mesi dall’apertura della finestra invernale di calciomercato, si potrebbe già stilare una speciale classifica: i top e flop del mercato; la sessione che ci porta da gennaio 2010 ad oggi.

Giocatori che hanno deluso e altri che hanno sorpreso in positivo, o al massimo, rispettato quanto si immagianva al momento dell’acquisto del cartellino: una rapida rassegna. Al primo posto di questa spieciale graduatoria non posso che inserire l’esterno serbo della Juventus, Milos Krasic. Un giocatore che ha conquistato partita dopo partita la fiducia del gruppo e del pubblico bianconero. Sarà il vero erede di Nedved? Solo il tempo potrà stabilirlo, ma è sulla buona strada. Segue l’attaccante del Napoli, Edinson Cavani.

L’uruguaiano ha già conquistato la piazza partenopea; cosa non da poco se pensiamo che molti giocatori si sono smarriti una volta approdati “sul palco” del San Paolo. Cavani sta dando prova di grande concretezza e Mazzarri si aggrapperà ai suoi gol per restare nelle parti alte della classifica. Un altro juventino nella speciale classifica dei top 2010: il nome corrisponde a quello di Alberto Aquilani, centrocampista arrivato in sordina, per via dei problemi fisici che da anni lo condizionano, ma poi pian piano esploso sotto la saggia guida di Gigi Delneri. Non poteva mancare Hernanes. Fiore all’occhiello della campagna acquisti laziale. Gran parte dei meriti del successo dei biancocelesti, al di là del derby, è dovuta alla grande intelligenza tattica di questo giocatore giunto dal San Paolo. Un plauso alla dirigenza e a Lotito, che ha vinto la concorrenza. L’altro bianconero in classifica, è Fabio Quagliarella, calciatore che conosco bene e che avevo portato a Napoli, sicuro che potesse finire la carriera nella sua città. Fabio sta dimostrando tutto il suo valore, smentendo in toto chi criticava la sua incapacità di inserirsi in un contesto complesso come quello torinese. Subito dopo arriva il turno di Ibrahimovic. Inizio splendido, stupefacente, poi una fase naturale di lieve flessione in alcune partite cruciali (come quella di Madrid). Ma l’importanza dello svedese al Milan è decisiva, la dimostrazione arriva dal fatto che Allegri lo ha sempre schierato. Al settimo posto la vera sorpresa di Palermo.

Parliamo di quell’ Ilicic che ha tolto più volte le castagne dal fuoco a Delio Rossi. Una grande intuizione dello staff dirigenziale rosanero e anche del presidente Zamparini. Anche Kevin Prince Boateng ha sorpreso gli addetti ai lavori. Un giocatore arrivato via Genoa che si è inserito in pianta stabile nello scacchiere di Allegri. Grinta da vendere e freschezza atletica. Al nono posto inserisco Marco Borriello. Il bomber napoletano ha fatto una scelta importante in estate. Lasciare il Milan per trovare più spazio alla Roma e sentirsi il vero leader del gruppo giallorosso, oltre i soliti noti Totti e De Rossi. All’ultimo posto anche il portiere Emiliano Viviano. Un vero portiere che lascerà sicuramente Bologna a fine anno per approdare finalmente in una big, come l’Inter che ha già puntato su di lui, prima di tutte le altre società.

Dai Top ai Flop; qui arrivano le note dolenti. Ci sono stati dei nomi che durante l’ultima finestra di mercato hanno scaldato gli animi delle tifoserie ma che già a priori potevamo etichettare come quasi fallimentari. Come al solito il tempo è galantuomo e dopo due mesi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il primo grande flop è Adriano. Non mi aspettavo di trovare un giocatore in questo stato. A Roma ha la possibilità di tornare Imperatore ma l’inizio non è assolutamente incoraggiante: da rivedere, finchè ci sarà tempo.

Il vero oggetto misterioro della Juventus è Armand Traoré. Il giovane difensore è arrivato già con problemi fisici ma non è ancora sceso in campo. Speriamo che non si tratti di una meteora, un giocatore che sia solo di passaggio a Torino. Sul terzo posto del podio Javier Ernesto Chevantón. Due presenze nel Lecce e poca incisività. L’ex Siviglia non è più il giocatore ammirato in Italia qualche anno fa e il Lecce se ne è accorto. Bella storia da raccontare, il ritorno a “casa” ma il campo non risponde. Al quarto posto l’altro flop milanista, Mario Yepes. Nell’unica partita che ha giocato con la maglia del Milan ha fatto male. Dopo Yepes compare Sokratis Papastathopoulos. Anche lui arrivato grazie all’asse Milano-Genova che in estate ha sviluppato parecchie trattative interessanti, non è all’altezza della situazione, anche se rispetto al compagno di squadra l’età gioca a suo favore. Restando in tema, una delle delusioni di questi primi due mesi di campionato è senza dubbio il portiere del Genoa, Eduardo.

Palese e dolorosa la papera commessa contro l’Inter. Al settimo posto Jorge Martínez della Juventus. L’esterno prelevato dal Catania in estate, per 12 milioni di euro, ha giocato col contagocce, ma risalta agli occhi l’eccessiva valutazione che Marotta ha avuto nei suoi confronti la scorsa estate. La legge del cavallo di ritorno colpisce ancora, non solo per Chevanton. Ci è cascato Robert Acquafresca e il Cagliari. Dopo le esperienze deludenti col Genoa e con l’Atalanta, pensava di rigenerarsi nella “sua” Sardegna, ma così non è stato. L’attaccante sembra il lontano parente del bomber visto in rossoblù qualche anno fa. Un altro giocatore del Genoa rientra nella lista del flop:Zuculini. Centrocampista argentino cercato in estate da molti club europei. Anche il Napoli era su di lui, ma a quanto pare ha fatto bene a lasciare andare il giocatore ai “cugini”, il vero affare è il fratello, classe 1993. Éder Citadin Martins è l’ultimo flop della mia rassegna settimanale. Il brasiliano deve ancora riuscire ad espriemere tutto il suo potenziale a Brescia. L’anno scorso in B ha fatto grandi cose, quest’anno dopo 10 giorante è ancora fermo a quota 1. Giocare in serie A evidentemente è tutt’altra storia. Ci sarà tempo per rivoluzionare questa classifica di promossi e bocciati ma dovrà essere il campo a farci ricredere.

[Pierpaolo Marino – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]