Atalanta, il punto: non decolla il gioco ma esame di maturità superato

248

Mi aspettavo un ambiente infuocato, con uno stadio esaurito a spingere i padroni di casa per il match salvezza contro l’Atalanta e invece, è sembrato di assistere ad una partita di fine stagione con due squadre senza più nulla da chiedere al campionato. Lo stadio semivuoto e un tifo un po’ freddino (eufemismo), da ancora più valore (se mai ce ne fosse stato bisogno), al tifo atalantino che è il vero 12esimo uomo in campo al Comunale e lo dimostrerà domenica prossima contro il Pescara.

MASSIMA ALLERTA – L’Atalanta fin dai primi minuti di gioco ha dato la sensazione di voler subito aggredire il Siena, senza lasciargli campo, mantenendo un attenzione elevata in tutti i reparti. Nessun errore dei singoli, nessuna sbandata difensiva con Lucchini e Stendardo molto attenti su ogni pallone e un Bonaventura davanti a spaccare in due la retroguardia senese.

NIENTE GIOCO MA… – L’Atalanta ha vinto non giocando bene, ma oggi, penso che solo un folle possa preoccuparsi della prestazione, indice di come nel calcio, il risultato alla fin fine è ciò che conta. Se poi ai risultati si legano anche un bel gioco, tanto meglio, ma non ne facciamo più una priorità assoluta per criticare un giorno si e l’altro pure, Stefano Colantuono.

ESAME DI MATURITÁ IN ATTESA DELLA LODE – I Nerazzurri superano l’esame di maturità, una partita che si poteva persino pareggiare alla vigilia, ma la vittoria permette ora ai bergamaschi di giocarsi l’ultima fettina di salvezza in palio domenica prossima all’ora di pranzo contro il Pescara. Vincere contro gli abruzzesi, metterebbe la cera lacca alla salvezza e poter gestire con serenità le ultime 9 giornate di campionato che resterebbero da giocare.

TROVATE LE TRE RETROCESSE PIÚ UNA… – Per mesi avevamo condannato anzitempo alla retrocessione il Siena, Pescara e Palermo, oggi più che mai, sembrano queste tre squadre (giustamente), destinate ad abbandonare la massima serie anche se Chievo e Genoa, non possono dormire sonni tranquilli. Tra i clivensi e i grifoni, opterei più per il Chievo che da numerose giornate non vince e domenica dovrà giocare contro il Napoli. In caso di sconfitta verrebbero risucchiati nella lotta per non retrocedere.

BONAVENTURA – Le squadre medio piccole, non potranno mai contare su il fuoriclasse che decide le partite da solo, ma basta avere un giocatore di qualità sopra alla media per fare già la differenza contro squadre di pari grado. Oggi in campo la qualità era rappresentata da Jack Bonaventura che con due super gol ha regalato ai nerazzurri una salvezza quasi sicura.

FUTURO – Come avevo detto in occasione della vittoria con il Palermo, questa vittoria sarà uno di quei momenti chiave da ricordare a fine stagione. Vincendo con il Pescara, l’Atalanta potrà progettare finalmente il futuro e Marino non avrà più scuse di tempo o calcio scommesse ad impedirgli di rifondare una squadra costruita un po’ alla rinfusa senza logica. Lasceranno Bergamo Cigarini, Biondini, Parra, Moralez, forse Bonaventura e Consigli. E’ bene cominciare la caccia ai sostituti partendo da i quasi sicuri Bianchi e Donati.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]