Catania: aria di derby, gli ex …

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CATANIA Ricordate “Johnny Stecchino”, celebre pellicola diretta ed interpretata da Roberto Benigni nella Palermo del 1991? Come No?! Cerchiamo di recuperare. Tra tutte, una scena: Paolo Bonacelli interpreta il siculo cicerone del comico toscano per le strade di Palermo e tra le “piaghe”, tre, che flagellavano la Sicilia di allora: la prima, l’Etna […] che distrugge paesi e villaggi”; la seconda, “la siccità, da queste partit d’estate la terra brucia, è sicca”, e la terza.. e la terza?

Questo serva da sprone a guardare il film (su youtube). In aggiunta, posso solo dire che a dieci anni di distanza, la terza “e più grave di queste piaghe”, quella che “diffama Palemmo agli occhi del mondo” non è più la stessa: ha un nome, non ha un cognome, cade due volte l’anno e da quattro non porta che ad un risultato.

Derby, è la settimana del derby

Due sconfitte consecutive in casa, con annessa capitolazione dell’imbattibilità interna, ad opera di Cesena e Siena (ai rigori, in Coppa Italia); il Palermo pare abbia fatto di tutto per omologarsi al recente percorso del Catania, sconfitto al Massimino, anch’esso così destituito dall’inviolabilità, nelle ultime tre uscite interne contro Chievo Verona, Novara (Coppa Italia) e Cagliari. Magari segno, anche per i rosanero, d’un periodo di stanca; magari invece espediente scaramantico estremo per invertire proprio al Massimino l’astenico rendimento in trasferta dei rosé: due soli punti, contro Lazio e Parma (nell’uscita esterna più recente), zero goal fatti in sette precedenti, nove quelli subiti. La vittoria esterna manca dal Maggio scorso, quando sconfiggendo la Sampdoria al Ferraris, alla penultima di campionato, il Palermo fece un ragalo-salvezza alla squadra del cuore (il Lecce) del suo capitano, Miccoli.

Da tre anni campione, Catania mangia-Allenatori

Più che Zamparini poté il Catania. Sono già due i tecnici rosé fatti fuori dopo un confronto col Catania. Nel Novembre del 2009 a “saltare” (evidentemente in fondo in fondo un po’ catanese l’era rimasto, ndr) fu Zenga dopo l’1-1 del Barbera contro gli etnei di Atzori (in rete con Martinez). Nel 2001, ultimo precedente tra le due siciliane, a pagare fu Serse Cosmi, subentrato da poche giornate a Delio Rossi. Nel computo generale dei confronti più recenti, vuoi per differenza reti, vuoi per punti conquistati negli scontri diretti, i rossazzurri impugnano da quattro anni lo scettro di Campioni di Sicilia. Nonostante la prevalenza faccia a faccia mai, dal suo ritorno in serie A, gli etnei hanno chiuso in classifica davanti ai rosé, distanti stavolta appena due punti. La tabella dei precedenti, sono 32 al Massimino, racconta di 12 vittorie del Catania, 4 del Palermo, 16 pareggi

Caro il mio ex..

Ciro Capuano: Il terzino sinistro del Catania potrebbe non trovar spazio nell’undici iniziale di Montella nonostante abbia offerto alcune delle sue migliori prestazioni proprio contro la squadra che lo cedette al Catania nel Gennaio di tre anni fa. In rosanero, Capuano soffrì la concorrenza di Balzaretti, patendo anche un risentimento alla schiena che lo mise definitivamente fuori dai piani tecnici: 21 presenze in campionato in due anni e mezzo, un goal per il terzino rivelazione del Bologna che tra le richieste delle due siciliane scelse la sponda rosanero. Una volta vestito il rossazzurro: 76 presenze e due reti oltre alla fascia da capitano, indossata pur saltuariamente.

Mariano Andujar: Preso e mollato dal Palermo, tornato in Argentina è riuscito ad affermarsi con la maglia dell’Estudiantes fino a raggiungere il titolo di portiere della nazionale albiceleste. Quindi la nuova avventura in Italia, sempre in Sicilia, stavolta con la maglia del Catania. Da tre stagioni in rossazzurro, titolare inamovibile tra i pruriti di alcuni tifosi, 76 presenze in campionato 110 goal subiti.

Davide Lanzafame: Catanese d’origine, piemontese d’adozione, un solo anno al Palermo: arrivato come pedina di scambio (insieme a Nocerino) nell’affare che portò Amauri alla Juventus. Appena 9 presenze con la maglia rosé, poco spazio, poi l’avventura a Parma e Brescia prima del ritorno alla Juventus, quindi l’arrivo a Catania, nel progetto 4-3-3, ma l’improvvisa adozione del 3-5-2 lo penalizza oltremodo.

Matias Silvestre: Capitano del Catania e goleador (6 reti) la scorsa stagione, perno della retroguardia rosé di Mangia: 14 presenze sulle 15 gare di campionato. Dopo 6 anni trascorsi al Boca Juniors, arrivò a Catania nel Gennaio del 2008, esordendo a 23 anni nella sfida contro il Milan (1-1) al Massimino. Nello scorso mercato estivo, il Palermo lo ha strappato alla Roma per 8 milioni di euro.

I goleador

Sono cinque i giocatori, dell’una e dell’altra parte, andati a segno nei derby, L’unico rosé in grado di metter la palla dentro una porta del Massimino è stato Balzaretti, lo scorso anno, peccato la porta in questione fosse quella difesa dal suo portiere. Migliaccio e Miccoli, una rete ciascuno, hanno marcato goal solo al Barbera. Doppiette per Ledesma e Lopez, un goal anche per Bergessio; dei tre solo Ledesma ha fatto goal al Barbera, protagonista di entrambi gli indimenticabili 4-0 rifilati dai rossazzurri ai cugini.

Derby siciliano, ma i siciliani?

Pochi, forse uno solo il siciliano che prenderà parte, in campo, al derby. Si tratta di Giovanni Marchese, nativo di Delia; un altro possibile siciliano in campo, sempre rossazzurro, è Fabio Sciacca.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]