Catania, Carrizo: “Sono più sereno, non sottovalutiamo il momento dell’Inter”

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CATANIA Si torna a lavorare a Torre del Grifo, a lavorare ma anche a parlare con la stampa. Dopo il silenzio scelto la settimana scorsa, alla vigilia della sfida contro il Novara, e rispettato persino dal tecnico Montella, il Catania torna rispondere alle domande dei cronisti e dei tifosi che, e sempre più numerosi, attraverso la rubrica “Fai la tua domanda a..” hanno modo di interagire indirettamente coi i protagonisti delle conferenze stampa, quest’oggi David Suazo e Juan Pablo Carrizo.

Domenica la Curva Sud ha inneggiato il tuo nome dopo un ennesimo intervento importante. Può essere Catania il posto ideale per restare e cosa c’è di diverso nel bene e nel male da quel che avevi lasciato a Roma?
(domanda suggerita da Catanese 56, Cristian Di Bella, Marco Zappalà, Rosario Lizzio)

Nella vita si deve trovare il proprio posto nel mondo. Qui mi sto trovando davvero bene. Sono molto contento di star giocando di nuovo. Spero di continuare a giocare a questi livelli e regalare alla gente delle belle emozioni. A Roma non avevo più possibilità, ho accettato le scelte del Mister.

La partita di Siena è stata importantissima. Ogni intervento era una prova, un esame per acquistare fiducia e darla ai miei compagni. Il mister ha fatto una scelta importante su di me, non volevo deluderlo. In testa mi frullavano tanti pensieri negativi prima di arrivare qui a Catania. Nella vita capita la seconda opportunità ed io devo ringraziare il Catania ed il direttore per avermela concessa. Tutto questo, altrimenti, non sarebbe stato possibile. Voglio dimostrare di essere un portiere all’altezza della serie A.

Le parole più belle sono state quelle di Bergessio nello spogliatoio, ha detto “ecco il vero Carrizo”, mi trova più sereno. Nel campo facevo quel che volevo io, non sentivo nessuno, adesso invece ascolto e così sono cresciuto e continuerò a crescere. Lui mi conosceva già da tempo, ed adesso mi ha riscoperto come ricordava.

Secondo te chi è il più forte portiere argentino in attività, e quale tra gli attaccanti contro cui hai giocato nel campionato argentino pensi potrebbe far bene anche nel campionato italiano?
(domanda suggerita da Emilio Marconi)

Penso che Romero, Andujar siano portieri di qualità. Quando il commissario tecnico fa quelle scelte evidentemente significa che sono portieri di valore. Da noi si gioca tanto con i piedi, esser un giocatore in più in campo, invece qui cambia tutto, meno rischi meglio è. Tra quelli che mi piacciono di più dico Gabbarini è molto forte. A me come attaccante piace molto Martines, è davvero forte.

Nazionale? Piano piano. Con Mariano ci siamo scambiati gli in bocca al lupo, mi ha parlato molto bene di Catania. Anche Bizzarri mi ha parlato molto bene. Mi trovo benissimo, poi quando arrivano anche le vittorie ed i punti, ancora meglio.

Hai detto che non farai più la “gambeta”, cosa c’è di cambiato in te oltre a questo, e quanto attendi la sfida contro la Lazio?
(domanda suggerita da Diego Vitale ed Emilio Marconi)

Del derby mi hanno già parlato i tifosi. Sarebbe bello far una bella prestazione. Il confronto con la Lazio sarà una partita da tre punti come tutte le altre. Pensiamo solo all’Inter adesso. Ho imparato da voi a non rischiare troppo, il portiere dimostra di esser forte in altre cose, come le uscite. Sono quelle le cose che danno sicurezza alla squadra. Bisogna far la scelta giusta.

Milito, Pazzini, Forlan anche se ti consiglio di star attento a Cambiasso, nel confrontarsi con un attacco di tale spessore cosa cambia nella settimana di preparazione di un portiere?
(domanda suggerita da Anto Nicolosi)

L’emozione ci sta ad ogni partita ma siamo professionisti. È una delle squadre più forti d’Italia che magari non sta facendo bene ma ogni loro giocatore ha qualità. Non dobbiamo lasciar loro spazio. Aver carattere, portare fuori qualche punto, anche uno sarebbe importante. Quegli attaccanti sono tutti pericolosi ma non dobbiamo aver paura di loro.

Quando si hanno dei problemi personali, come li ho avuti alla Lazio, non potevo rendere al meglio. Adesso la situazione è tutta diversa.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]