Catania-Milan 1-3: rossoneri tornano al successo dopo cinque turni

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logo-milanIl comunicato di Silvio Berlusconi di ieri ha spento momentaneamente i fuochi di una lotta intestina tra Galliani e Barbara Berlusconi che ha disorientato ulteriormente un ambiente già poco sereno e smarrito per le vicende del campo, i prossimi mesi diranno se si tratterà di una pace duratura e proficua o solo di una tregua ‘armata’ fino al consiglio di amministrazione di fine aprile. Di certo, da oggi, la società Milan avrà due amministratori delegati: Adriano Galliani che si occuperà dell’area tecnica e Barbara Berlusconi che seguirà quella commerciale.

Tornando invece alle vicende di campo, il Milan è oggi atteso, nel lunch match della domenica, dalla delicata trasferta di Catania, contro la compagine etnea, sorprendentemente e desolatamente, ultima in classifica e reduce dalla goleada subita nel turno scorso dal Torino. I rossoneri, dopo il corroborante successo di Glasgow, rinsaldati nel morale e confortati dal gioco espresso, affrontano il match in piena emergenza infortuni con ben 10 giocatori fermi ai box. Mister  Allegri deve dunque fare di necessità virtù e rilancia Gabriel in porta, Emanuelson e Poli sulle corsie, Bonera e Silvestre centrali, sulla mediana spazio a De Jong, Nocerino e Montolivo, con vertice offensivo  Birsa, Kakà e Balotelli, l’unica notizia confortante è il ritorno in panchina di El Shaarawi.

C’è una bella cornice di pubblico, ma non il tutto esaurito, al Massimino quando si inizia a giocare, squadre guardinghe in avvio con i rossoazzurri che si preoccupano di chiudere tutti i varchi, pronti a ripartire quando se ne presenta l’occasione, i rossoneri  di contro provano a prendere in mano il pallino del gioco, ma faticano a costruire, in avanti ci si muove poco e male. Così, quasi all’improvviso, al 13′, sulla prima ripartenza ragionata degli etnei la sfera arriva a Castro in area, un rimpallo favorevole gli apre lo spiraglio per tirare, la traiettoria sembra comoda per Gabriel ma ci mette la gamba Bonera che fa impennare la sfera che si insacca beffarda nella rete rossonera, 1-0 e festa sugli spalti. Il Milan accusa il colpo e fatica a rimettersi in carreggiata, ne approfitta il Catania che si alza un po’ e si rende pericoloso con un tiro di Barrientos che sfila a lato. Al 19′, finalmente, gli ospiti riescono a imbastire una lunga azione partendo dalla propria area con un disimpegno in uscita di Montolivo la chiudono con un preciso cross dalla fascia sinistra di Emanuelson che pesca, solo all’altezza del secondo palo, il capitano che in mezza voleè batte Andujar, 1-1 e prima rete stagionale in campionato per Montolivo. I meneghini sembrano ora un po’ più sereni e provano a fare la partita, ma senza riuscirci con continuità, si procede così a strappi, solo quando le giocate dei singoli sono efficaci  si vedono opportunità da rete potenziali, prima è Kakà a servire sulla velocità Balotelli che supera Spolli ma viene fermato in uscita bassa dall’estremo difensore siciliano, poi, al 29′, è un delizioso colpo di tacco di Montolivo a liberare in area Kakà che esita e si fa poi fermare dai centrali etnei. Il tempo finisce con una bella opportunità per Maxi Lopez, fermato in uscita coraggiosa da Gabriel, e con un tentativo dalla distanza di Birsa che non impegna più di tanto Andujar.

Il Milan esce dagli spogliatoi un po’ molle, ne approfitta il Catania per alzare il baricentro e imbastire qualche azione d’attacco interessante, la difesa rossonera, ben guidata da Bonera, è però attenta e non soffre più di tanto. Bisogna aspettare il 10′ per vedere la prima occasione rossonera, quando un bel cross dalla destra vede Balotelli girare verso la porta, si immola Rolin che respinge. Il match è equilibrato, i rossoneri non sembrano in grado di controllare senza soffrire, ma, al 63′, arriva una punizione dal limite che Balotelli trasforma con una bordata che passa sotto i piedi di Keko e si insacca vicino al palo coperto da Andujar, 2-1 e ritorno al gol di SuperMario anche in campionato, dopo la rete realizzata in Scozia. Passano 2 minuti e Tachtsidis commette un fallo tanto duro quanto inutile a centrocampo su Balotelli, Rizzoli gli mostra, a sorpresa, il rosso diretto, Catania in 10.

I rossoazzurri, finalmente liberati da ogni remora e timore, si gettano all’attacco, prima salva Bonera su Keko, poi è Plazil da ottima posizione a calciare alto di poco. Nelle ampie praterie lasciate deserte dai difensori etnei si scatenano le ripartenze rossonere, Nocerino lancia sulla corsa Balotelli che calcia dal limite, salva di piede Andujar. La partita è aperta, il Catania ci prova un po’ da tutte le posizioni ma le conclusioni, quasi tutte da fuori area, trovano Gabriel sempre attento e reattivo. Entra, dopo tre mesi di stop, El Shaarawy che prende il posto del positivo Birsa, e, all’81′, scende il sipario sul match, quando Montolivo lancia sulla corsa Kakà che entra in area e, da posizione decentrata, scarica un gran tiro che si insacca sotto la traversa non dando scampo a Andujar, 3-1 e gol numero 99 in rossonero per il brasiliano. Nel finale c’è ancora tempo per le scintille tra Balotelli e Spolli per un insulto razzista (“Negro di m…a”, ndr), e per El Shaarawy per provare la conclusione verso la porta, troppo debole, che il portiere blocca a terra. Entra anche Matri che protesta due volte per falli subiti in area che Rizzoli non punisce con il penalty.

Finisce dunque con la meritata vittoria del Milan che ritrova il successo in campionato dopo 5 turni, ottenendo il primo successo in trasferta della stagione, e sale a 17 punti, certo ancora troppo pochi, ma iniziando a dare una parvenza di continuità di risultati e aprendo finalmente prospettive nuove per il proseguo del torneo. Match iniziato in salita con il subitaneo svantaggio e poi riportato nei giusti binari grazie alle giocate dei singoli e a una prova di squadra convincente e solida, seppur non esaltante. Il Catania gioca ai suoi migliori livelli, chiudendo tutti gli spazi e concedendo davvero poco agli ospiti, fatalmente producendo le migliori occasioni quando si è trovato in inferiorità numerica oltre che nel risultato.

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]