Catania-Parma 1-1: poche emozioni al “Massimino”

296

CATANIA – Storia di numeri alla vigilia: Il Parma non ha mai vinto a Catania, ma non ha mai perso con Donadoni guida tecnica, che tuttavia a Catania non ha mai neanche lui vinto. Il Catania non ha miglior tradizione interna, nel 2012 sono ancora zero le vittorie. Polemiche? Anche queste simili: né Catania né Parma brillano in fase realizzativa. E allora? Si inizia..

Parma volitivo nelle battute iniziali. Un cross di Giovinco viene allontanato da Potenza, che taglia fuori l’inserimento di Modesto e Floccari sulla sinistra. Il Catania cerca di prendere le misure, ma al 2′ è su di un’azione personale di Gomez, l’argentino si libera di Paletta e raggiunge il fondo, che Barrientos taglia al centro spedendo di poco alto deviando di piede. Nelle pur poche emozioni che caratterizzano i minuti seguenti sono gli etnei a farsi preferire come padronanza del campo. Al 11′ cross dalla destra per Bergessio contrastato in angolo. Emozione seguente al 15′, sono proteste, Potenza colpisce di testa, il pallone sbatte contro la mano di un avversario, gli etnei reclamano per un rigore che Doveri non accorda, sicuro d’aver visto l’involontarietà.

Al 26′ il Parma si fa rivedere in avanti con uno schema su punizione che dal limite libera Morrone: tiro che s’impenna e Campagnolo controlla non senza rischi proprio all’incrocio dei pali. L’assenza di Almiron si fa sentire nel centrocampo rossazzurro, messo in inferiorità dallo schieramento a quattro ducale: tante palle perse, poche recuperate, rifornimenti col contagocce per gli avanti ed offensive numericamente sempre in inferiorità.

Al 29′ nuova occasione per il Catania, la difesa parmigiana si accentra dimenticando Gomez libero a sinistra, servito da Barrientos l’argentino sbaglia il controllo sprecando una ghiotta occasione in area avversaria. Al 32′ su rovesciamento di fronte, Biagianti serve Bergessio liberandolo a tu per tu con Pavarini, l’estremo fa quel che può, Bergessio costretto a defilarsi insieme al pallone riesce comunque a trovare l’angolino beffando la chiusura disperata di Paletta e Lucarelli: Catania in vantaggio, è il primo goal su azione da Catania – Chievo 1-2, a rete andò quella volta Almiron.

La risposta del Parma al 34′ con un tiro dalla distanza di Giovinco sul quale vola Campagnolo, che non ha tuttavia bisogno di intervenire: palla sul fondo. Gioco bloccato, come nei minuti precedenti. Gli etnei adesso mostrano meno vigore, attendono il Parma per colpirlo in contropiede. Non è la tattica vincente: è il 40′ quando Paletta fa registrare un altro tentativo dalla distanza, ben alto sopra la traversa. Al 42′ ben più vicino al goal va Floccari, che inzucca sul palo un traversone dalla destra; il pallone non attraversa la metà campo che al 43′ Modesto ritrova la sua vena fortunata contro il Catania, trasformando una corta respinta di Potenza, dal limite dell’area, in un rasoterra a giro che beffa Campagnolo sullo stesso palo che prima l’aveva graziato, quello che meglio avrebbe dovuto difendere.

Termina il primo tempo, il secondo comincia col nuovo acquisto Jonathan al posto di Brandao, nel Parma che passa a quattro in difesa. Donandoni difende il pareggio, ma lo fa senza rinunciare ad attaccare, od almeno provarci, cautamente. Ne vien fuori una seconda metà di gioco più nervosa ed ancor meno emozionante della prima. Al 55′ su punizione, Lodi costringe Pavarini a rifugiarsi prodigiosamente in angolo. Sul rivolgimento di fronte Campagnolo esce di testa, fuori area, su Floccari lanciato in solitaria. Il confronto è equilibrato, concentrato a centrocampo. Sia Parma che Catania provano a macinare gioco, ma le trame sono confuse, imperfette, con gli ospiti che appaiono più determinati, pronti, tanto da aggiudicarsi gran parte dei contrasti. Gomez, dai cui piedi erano nate le azioni più pericolose del Catania, viene perennemente rimbalzato dalla difesa gialloblu, fortuna migliore non trova Barrientos.

Al 69′ proprio Barrientos prepara il tiro dal limite alzando troppo la mira. Dopo aver sostituito Biagianti con Delvecchio, Montella sceglie Catellani, tirando fuori Gomez, stanco e poco efficace. Al 80′ Montella prova anche la carta Suazo non avendo trovato risposte ai suoi dettami di gioco. Al 87′ tiro di Barrientos dopo un pregevole slalom, preda di Pavarini. Al 89′ clamorosa occasione per Okaka, che involatosi in area dopo contestato contrasto a centrocampo, angola a fil di palo, palla sul fondo di pochissimo.

Termina in giusto pareggio una partita povera di emozioni. Più grintoso il Parma, più ordinato il Catania, prerogative diverse che si contemperano nel pareggio. Forse più il Parma avrebbe a che recriminare per l’occasione mancata all’ultimo istante da Okaka, probabilmente viziata da un intervento falloso non visto a centrocampo: su questo sì, il Catania ha avuto realmente a che recriminare, tanto da costringere Potenza a spendere un’ammonizione. Nel Catania che non brilla, occhi puntati su Barrientos e Gomez, i “gioielli”, quest’oggi opachi, e soprattutto sull’assenza di Almiron.

Alla fine il pareggio accontenta tutti, in campo ed in sala stampa: evento raro, a cui non ci sentiamo di aggiungere polemiche. Giusto così.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]