Catania, top e flop: Frison, Plasil e Spolli i migliori del momento

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logo-cataniaAnche lo scontro diretto di Genova non ha portato punti e sin qui, a parte la gara contro il Chievo, la squadra ha steccato tutte le partite contro le dirette concorrenti per la salvezza, mettendosi di fatto in una posizione sfavorevole in un eventuale classifica avulsa che si avrebbe in caso di arrivo a pari punti tra due o più squadre al termine del campionato.

Il rendimento dei rossazzurri è stato insufficiente; il modulo e gli uomini schierati in campo hanno fatto intendere come l’obiettivo primario era quello di non prenderle, e poi provare a sorprendere la difesa ospite nelle ripartenze. Per un’ora di gioco, gli uomini di De Canio sono riusciti nel loro intento, ma alla lunga la maggior cattiveria e la voglia di vincere della troupe di Mihailovic ha prevalso ed il Catania si è sciolto fragilmente non riuscendo a reagire e rischiando di subire un passivo ben più pesante.

Proprio in tal senso, la prestazione di Frison è stata positiva; la scelta tecnica attuata domenica da mister De Canio ha evidenziato come l’ex Vicenza abbia scavalcato Andujar nelle gerarchie del ruolo di portiere, ed Alberto si è ben disimpegnato, risultando alla fine il migliore dei suoi. Al portiere argentino toccherà rimboccarsi le maniche e lottare per riprendersi il posto da numero uno, anche se il vicino traguardo del Mondiale potrebbe portarlo alla ricerca di una nuova squadra nel mercato di Gennaio, così come accadde due stagioni fa, anche se per motivi differenti.

Discreta anche la prova di Plasil, il centrocampista ceco (se si eccettua la gara contro il Torino in cui nessuno si è salvato) sin qui ha sempre fatto il suo, in tutte le posizioni dove è stato impiegato, visto che ha di fatto ricoperto tutti i ruoli di centrocampo ed ha giocato anche in posizione più offensiva. Domenica scorsa il suo compito era di giocare accanto a Guarente davanti alla difesa e non ha mai lasciato quella zona, non riuscendo a dare alla squadra quel contributo di qualità e corsa che avrebbe sicuramente potuto fare comodo nelle ripartenze verso la porta doriana.

L’altro giocatore su cui si poggia l’attuale ossatura rossazzurra è capitan Spolli, che ormai sembra pienamente recuperato fisicamente ed ha ripreso il ruolo di leader del reparto difensivo; sia lui sia Izco hanno vissuto tre anni fa una situazione molto simile; dovranno essere loro i trascinatori per i compagni ed al loro carisma si affidano anche i tifosi per risalire la china,

Rendimento complessivo della squadra

Top settimanali

Frison 6,125 Plasil 5,875 Spolli 5,625

Flop settimanali

Peruzzi 5 Maxi Lopez 5 Gyomber 5,125

Top stagionali

Plasil 6,050 Barrientos 6,028 Rolin 5.969

Flop stagionali

Monzon 5,214 Guarente 5,458 Capuano 5,521

Se le note liete, come visto in precedenza, restano a favore dei “soliti noti” (Barrientos e Rolin domenica scorsa erano indisponibili), la gara di Genova ha evidenziato grosse lacune nella fase destra difensiva, dove il duo Peruzzi – Gyomber ha sofferto maledettamente lo sgusciante Eder, anche se i due giocatori meritano un discorso differente.
Partiamo dal terzino argentino che sembra aver sopravanzato nelle gerarchie interne di De Canio l’esperto (e marcatore) Alvarez, il quale essendo in scadenza e non rinnovando sarà probabilmente ceduto a Gennaio per non restare in organico come separato in casa.

Peruzzi non è un marcatore, non ancora nel calcio italiano, e non dà attualmente le stesse garanzie difensive di Alvarez, anche se corsa, spinta e proposizione dovrebbero essere il suo punto di forza. Nella difesa a quattro mister De Canio punterà su di lui, anche se non si esclude l’arrivo di un altro giocatore nel mercato invernale che possa alternarsi nel ruolo e possa consentirne una graduale crescita, visto che Peruzzi viene da un lungo infortunio, è un gocatore giovane ed è un capitale della società.

Male anche Gyomber, che dopo le prestazioni positive nelle gare d’esordio, è incappato in due giornate storte sia a Torino sia domenica a Genova, soffrendo la rapidità degli avanti avversari (Cerci ed Eder su tutti). A tratti impacciato, sembra aver perso la sicurezza evidenziata nelle partite scorse. Anche lui è comunque un ragazzo giovane ed un capitale della società, il rientro di Spolli ed un Rolin in ottima forma, consentiranno allo slovacco di riacquisire tranquillità con gli allenamenti per farsi trovare pronto quando servirà.

Altro discorso a parte riguarda Maxi Lopez, bocciato da De Canio in maniera sorprendente così come accaduto contro la Juventus, quando fu preferito il giovane Petkovic; mentre questa volta è toccato a Leto prenderne il posto al centro dell’attacco. Maxi è poi subentrato a partita in corso quando la partita era ormai quasi chiusa e riuscendo a combinare nulla di buono. Dall’infortunio di Bergessio è ormai trascorso più di un mese, e le garanzie offerte dall’ex Milan non permettono di dormire sogni tranquilli né ai tifosi né alla dirigenza che probabilmente cercherà qualcosa in quel ruolo a Gennaio, visto che anche Leto, a parte la corsa, l’impegno ed una discreta tecnica, non riesce ad incidere come ci si aspetta.

Numeri alla mano, il distacco dalla zona salvezza si è portato a ben 5 punti, davvero troppi a questo punto della stagione e tenendo conto che le altre compagini non stanno certo viaggiando a ritmi elevatissimi. Nella gara interna contro il Verona un risultato diverso dalla vittoria vorrebbe dire staccarsi ulteriormente dal gruppone ed accentuare i caratteri d’impresa con cui si sta delineando il raggiungimento dell’obiettivo salvezza da parte del Catania.

[Giovanni Famulari – Fonte: www.mondocatania.com]