Chievo Verona-Cagliari 0-0: pari tra gli sbadigli ma il risultato accontenta tutti

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“Partita vietata ai deboli di cuore”. Non proprio la frase più adatta per commentare Chievo-Cagliari, fedele alla fama dei confronti tra gialloblù e rossoblù, raramente scoppiettanti. Qualche anno fa Radja Nainggolan, in quel di Verona, sembrava mettere fine alla breve esperienza cagliaritana con una sciagurata espulsione dopo pochi minuti, stavolta regala l’unica emozione di una partita sostanzialmente inesistente. Lo fa a 3′ dalla fine, con un siluro da fuori area che ha sibilato il palo alla destra del portiere avversario.

Tutto qua, perché per il resto la cronaca dal “Bentegodi” segna il passo, avara di note che possano saltare all’occhio. Il plauso maggiore va ai tifosi sardi che rumorosi e festanti hanno colto l’occasione per accogliere la squadra rossoblù nell’ennesima tappa lontano dall’isola. Avrebbero meritato uno spettacolo migliore del nulla totale al quale si è assistito nel deserto veronese.

Nel primo tempo ci hanno provato in pochi. Forse solo Paloschi e Thereau, con combinazione sul filo del fuorigioco sfumata sul nascere, hanno dato qualche pensiero ad un Agazzi serenissimo all’intervallo. Cagliari non pervenuto, a cominciare da Sau e Nenè che alla vigilia venivano dati in ballottaggio.

Ripresa sostanzialmente identica, sbadigli non scacciati e il tentativo di Nainggolan a risvegliare i più distratti. In mezzo, solo la girandola dei cambi a stuzzicare l’inventiva degli allenatori, ben presto accomodati sul pareggio. Che accontenta, non fa male, non esalta e via dicendo…

[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]