Cucchi e Dotto: “Vi presentiamo Roma – Genoa”

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Le emozioni che solo la radio riesce a trasmettere, le voci di due giornalisti tanto equilbrati quanto professionali, diventati da tempo punto di riferimento per gli sportivi italiani. Riccardo Cucchi, caporedattore dello sport di Radio 1 e prima voce di “Tutto il calcio minuto per minuto”, ed Emanuele Dotto, conduttore di “Sabato Sport” ed inviato di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Tramite i loro interventi (e non solo), il campionato di calcio entra in casa degli italiani e lo fa con lo stile di una volta, quello che i “padri fondatori” della popolare trasmissione avevano introdotto. Pianetagenoa1893.net ha contattato i due giornalisti e li ha “sottoposti” ad una inedita intervista doppia sull’interessante anticipo serale della settima giornata di serie A: Roma – Genoa.

Qual è lo stato di salute di Roma e Genoa in vista della sfida di sabato?
RICCARDO CUCCHI:
«La Roma è sicuramente convalescente. Ma la squadra ha qualità e capacità di recupero come ha dimostrato lo scorso anno. Tra l’altro sono convinto che la formazione di Ranieri abbia nel suo centro campo un punto di forza. Ma sono convinto che anche il Genoa non abbia, per ora, espresso tutto il suo potenziale. La classifica dei rossoblù non risponde al valore reale della squadra».
EMANUELE DOTTO: «La Roma è messa male e nello spogliatoio c’è un clima rovente. Il Genoa, invece, sta attraversando un discreto momento di forma anche se, pur giocando bene, concretizza poco».

Il rendimento del Genoa in trasferta pare migliorato rispetto allo scorso anno. Esistono i presupposti per un risultato positivo sul campo della Roma?
RICCARDO CUCCHI:
«Assolutamente. La squadra di Gasperini è tra le più abili , tatticamente, ad approffittare dei punti deboli del’avversario. Ha dinamismo, anche senza palla, e velocità nelle ripartenze. E’ naturalmente decisivo avere fiducia nei propri mezzi. Specie in trasferta, dove è più arduo imporre il gioco. E tra l’altro è proprio il ” fare la partita” uno dei credo di Gasperini».
EMANUELE DOTTO: «Il Genoa di quest’anno è una squadra più coperta e meno avventurosa. Finora è mancato un po’ in casa ed anche contro il Bari, pur meritando la vittoria, ha faticato parecchio».

Quale potrebbe essere la chiave tattica della gara?
RICCARDO CUCCHI:
«La Roma è ferita è ha voglia di riprendersi in fretta. Farà la gara, o almeno tenterà di farla. Ma ogni errore contro il Genoa potrebbe eser pagato caro. Se i rossoblù cureranno con attenzione la fase difensiva non concedendo occasioni, potrebbero colpire in velocità».
EMANUELE DOTTO: «La Roma non ha una grande difesa ed andrebbe attaccata. Se invece le si lascia il pallino del gioco, alla lunga rischia di far male. I giallorossi potrebbero soffrire molto Palacio anche se, finora, l’argentino mi ricorda l’Altafini di quarant’anni fa: devastante in casa, un po’ coniglio, nel senso buono del termine, in trasferta».

Chi sbloccherà per primo la partita avrà grandi chance di centrare il successo?
RICCARDO CUCCHI:
«Credo di si. E’ una costante del calcio, ma nella gara dell’Olimpico sabato prossimo potrebbe essere determinante. Anche se il potenziale offensivo di entrambe è alto. Ma sia la Roma che il Genoa, hanno incassato troppi gol, 7 i genovesi addirittura 11 i romani. Un dato che dice quanto abbiano bisogno di essere perfezionati i meccanismi della fase difensiva.
EMANUELE DOTTO: «Penso di sì. Costringerà l’avversario a scoprirsi ed avrà ulteriori possibilità per colpirlo ancora. Una vittoria del Genoa aprirebbe una crisi irreversibile in casa Roma. I rossoblù hanno sfiorato l’impresa sul campo del Milan, possono riprovarci all'”Olimpico” anche se non sarà affatto facile».

Gasperini e Ranieri, due filosofie diverse a confronto: ci potete descrivere le loro armi vincenti e le loro debolezze?
RICCARDO CUCCHI:
«Intanto due gentiluomini, due tecnici che fanno del lavoro sul campo il loro punto di forza. Gasperini è figlio dell’idea del calcio totale, Ranieri è più pragmatico. Gasperini mette in primo piano la necessità di giocare bene, Ranieri di equlibrare le due fasi, offensiva e difensiva. Ma entrambi hanno un’idea moderna del calcio».
EMANUELE DOTTO: «Sono due tecnici abbastanza diversi. Ranieri è un buon allenatore ma alla fine non mi sembra che abbia le idee chiarissime sui ruoli. La presenza di Totti nello spogliatoio è ingombrante ed ha subito diverse critiche anche per quanto concerne la gestione dei cambi. Gasperini, invece, ha un proprio credo tattico ben preciso che permette alla squadra di aver sempre una certa fisionomia».

Se i due tecnici dovessero scegliere un giocatore della squadra avversaria che potrebbe essere utile al loro tipo di gioco, di chi avrebbero bisogno?
RICCARDO CUCCHI:
«Credo che la Roma abbia in Totti ancora il suo elemento più importante, nel bene e nel male. E il Genoa ha un Criscito carico anche per la rinnovata fiducia del CT azzurro Prandelli».
EMANUELE DOTTO: «Penso che il Genoa punterebbe su Vucinic mentre alla Roma farebbe comodo Criscito».

Vucinic contro Toni potrebbe essere una delle sfide della partita? E quali potrebbero essere le altre?
RICCARDO CUCCHI:
«Vucinic -Toni è la sfida nella sfida. Due giocatori che, quando stanno bene possono far male a qualunque avversario. Anche se la Roma sta cercando un Borriello centravanti di potenza, per intenderci alla Toni versione azzurra».
EMANUELE DOTTO: «Credo che saranno proprio loro le chiavi di volta della partita. Vucinic sbaglia cose elementari ma poi segna gol impossibili. Contro l’Inter ha segnato con un tuffo di testa a pelo d’erba. E’ molto difficile da marcare. Toni, invece, o lo si ama o lo si odia. Ricordo, ad esempio, che Cavasin, ai tempi del Fiorenzuola, gli consigliò di cambiare mestiere!».

Gli ultimi risultati negativi dei giallorossi potrebbero indurre il pubblico dell'”Olimpico” a qualche forma di contestazione?
RICCARDO CUCCHI: «Il clima a Roma è molto caldo. Quando le cose non vanno la passione si trasforma in aperta contestazione. Sta succedendo in questi giorni. Non è escluso che possano esserci manifestazioni di delusione. Anche perchè , al di là dei risultati negativi, preoccupano le difficoltà societarie. Un mix non facile da gestire».
EMANUELE DOTTO: «Nello stadio potrebbe esserci contestazione. Il tifoso romanista è simile a quello genoano, passa dall’esaltazione alla depressione. E’ un dato di fatto, però, che la Roma in casa perde raramente mentre il Genoa, all'”Olimpico”, ha sempre sofferto».

Quali sono i reali obiettivi a cui possono puntare le due squadre considerando il rendimento in questo avvio di stagione?
RICCARDO CUCCHI:
« Entrambe sono da medio- alta classifica. La Roma, se riprenderà un cammino regolare, potrebbe puntare ad un piazzamento Champions. Il Genoa ad un piazzamento Uefa».
EMANUELE DOTTO: «La Roma si deve svegliare e non pensare troppo allo straordinario campionato dello scorso anno. Ritengo che questa volta avrà difficoltà a qualificarsi per la Champions League. Totti in questo momento è un problema, De Rossi ha subito un’involuzione, si nota un po’ di scollamento e Ranieri appare in confusione. Più probabile l’accesso all’Europa League. Traguardo a cui può puntare anche il Genoa benchè la concorrenza non manchi. Necessario, però, che migliori il rendimento in casa e si confermi a livello decoroso in trasferta».

Proviamo a formulare un pronostico: come finirà la partita?
RICCARDO CUCCHI:
«Nelle mie convinzioni prevale il segno del pareggio. Ma si sa, i pronostici sono fatti per essere smentiti o per far fare brutta figura a chi li fa. Penso che uscirà una bella partita, con più di un gol. Il fattore campo potrebbe farsi valere. Ma un Genoa formato trasferta, reattivo e cinico, potrebbe anche vincere. Facciamo così: 50% pari, 30% vittoria della Roma 20% vittoria del Genoa».
EMANUELE DOTTO: «La Roma non può permettersi di perdere, il Genoa prima o poi vincerà una partita importante lontano dal “Ferraris”. Il pareggio serve a poco ad entrambe: mi gioco la doppia 1-2».

[Marco Liguori, Claudio BafficoFonte: www.pianetagenoa1893.net]