Edoardo Garrone a Bogliasco: la lotta per la salvezza e il futuro societario

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Inutile continuare a ripetere che il momento in casa Samp non sia grave. È palese che la situazione non sia delle più rosee. I punti in classifica sono pochi e, al contrario, la paura sui volti dei giocatori continua ad aumentare, domenica dopo domenica.

A cercare di rasserenare l’ambiente oggi ci ha provato la società, nella figura di Edoardo Garrone, figlio del patron blucerchiato, che si è recato a Bogliasco per parlare alla squadra.

Prima di tenere il suo discorso con la rosa e lo staff tecnico blucerchiato, Edoardo Garrone si è fermato a parlare con i giornalisti presenti, tra i quali Sampdorianews. “Sono venuto a Bogliasco perché ci credo e ci voglio credere nella salvezza, altrimenti non sarei qua. Mio padre non poteva venire perché è via per lavoro e ha mandato me per dare un segnale alla squadra, per fargli capire che noi siamo sempre presenti, anche nei momenti difficili, soprattutto nei momenti difficili”.

I ragazzi devono stare tranquilli – ha continuato Edoardo Garrone – e allo stesso tempo impegnarsi e dare l’anima perché è un momento difficile ma la società c’è, la famiglia Garrone c’è, questo lo devono sentire direttamente. Io il nuovo presidente della Samp? Questo fa parte delle ottiche future e dipende dalle scelte di mio padre, lui è il presidente della Sampdoria ma rappresenta la nostra famiglia e qualsiasi scelta presa, è stata fatta insieme. È ovvio che il Presidente è il simbolo di una società e io sono pronto a fare tutto il possibile per la Sampdoria, anche senza cariche particolari”.

Il figlio del presidente ha voluto tranquillizzare i tifosi anche nell’eventualità in cui la squadra retroceda: “Io confido sul fatto che ce la faremo a salvarci, ma se non dovessimo farcela, ricominceremo come abbiamo fatto dieci anni fa cercando di fare del nostro meglio, come abbiamo cercato di fare fino ad oggi”.

Sulle voci di un arrivo a breve di un nuovo direttore sportivo Edoardo Garrone glissa, smentendo una nuova figura a livello societario, almeno fino a che non si saprà il destino sportivo della Samp: “Noi stiamo lavorando per migliorarci pur avendo massima fiducia nei dirigenti attuali della Samp, però uno scenario di Serie A comporta scelte di un certo tipo, uno scenario di B di un altro tipo. Finché non avremo delle certezze su come sarà la fine del campionato non possiamo fare delle scelte ben definite”.

Passando dal piano societario a quello dello staff tecnico, Edoardo ha confermato la fiducia a Cavasin e ha spiegato la ricetta per fare bene contro il Milan: “Cavasin rimane il nostro allenatore fino a fine stagione. La cosa più importante è che i ragazzi abbiano fiducia in se stessi, che vadano a giocarsi la partita come farebbero come contro chiunque altro, è una partita importante come tutte quelle che mancano, alla fine tireremo le somme. Milan senza Ibrahimovic? Il Milan rimane una squadra fortissima lo stesso”.

Un’ultima battuta Garrone Junor la concede circa l’idea del presidente Lotito di creare una task force per controllare il corretto svolgimento delle ultime partite di campionato: “Questa è una questione diversa, tutti spesso tendiamo a fare della dietrologia. Io voglio pensare che il calcio sia solo quello sul campo, che non ci siano manovre sottobanco perché se no allora penseremmo ad altro”.

[Matteo Nosenghi – Fonte: www.sampdorianews.net]