Genoa-Cagliari 2-0: Merkel e Immobile regalano il primo sorriso

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Ieri sera è arrivata una vittoria importantissima contro il Cagliari: ha ridato morale e fiducia al Grifone. In più, lasciatemi aggiungere miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, è salutare per l’ambiente, poiché è arrivata in mezzo a mille difficoltà e mille polemiche: anzi, oso dire che andata contro i pronostici più pessimistici formulati da qualcuno. Se mi passate un’iperbole è un successo simile a quello degli “Irregolari di Valmy”, l’armata rivoluzionaria francese male armata ed equipaggiata che nel 1792 battè gli eserciti di Prussia e Austria. Proseguendo, posso paragonare De Canio al generale Domouriez che guidò i francesi nella battaglia. Più prosaicamente: alla luce della vittoria di ieri, ribadisco ciò che avevo detto al rientro da Castel Di Sangro. Il tecnico aveva svolto una preparazione incentrata in particolare sull’aspetto fisico: stasera si è avuto la conferma che la via intrapresa è quella giusta.

Purtroppo la gara di Coppa Italia contro il Verona ha mostrato un Genoa preparato a metà e occorreva ancora qualche giorno per la messa a punto che è arrivata stasera, anche se la squadra nel secondo tempo ha accusato ancora delle pause. Ribadisco anche un altro concetto che ho espresso al’indomani dell’addio di Lo Monaco: il miglior acquisto di Enrico Preziosi è stata la riconferma di De Canio. Ora il presidente dovrà completare la costruzione della “casa Genoa”, le cui fondamenta sono state costruite dal tecnico, con un esterno d’attacco e un difensore, magari che mostri duttilità per lo schieramento al centro e a destra. Tuttavia è bene ribadire che non occorre farsi illusioni: questa squadra potrà togliersi diverse soddisfazioni, ma non si può pretendere che raggiunga le vette della classifica. Il pubblico l’ha capito e l’ha sostenuta per tutta la partita.

Tornando alla gara col Cagliari, ha sorpreso l’atteggiamento aggressivo “da Grifone” sin dai primi minuti. Tutti hanno dato il loro contributo al 2-0 finale: Jorquera (e non solo per il rigore) ha mostrato un appannamento che, a mio modo di vedere, è molto probabilmente solo momentaneo. Granqvist è stato fondamentale e non solo in difesa: “mister Saab” (preferisco paragonarlo a un caccia ipersonico svedese, piuttosto che ai mobili Ikea) è stato decisivo nell’azione del primo gol di Merkel. E lasciatemi svolgere una citazione per “Circumvesuviana”, alias Ciro Immobile. Come la ferrovia secondaria che svolge servizio tra Napoli, Sorrento e i comuni vesuviani (tra cui la sua città d’origine Torre Annunziata) ha iniziato in sordina, per poi proseguire in accelerazioni brucianti e segnare un gol cercato più volte. E adesso tutti a Catania per una trasferta certamente difficile: ma chissà che non riservi qualche piacevole sorpresa.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]