Il ritorno di Diego Milito e del 4-2-3-1 per credere nell’impresa a Monaco

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Servirà un’impresa all’Inter affinché riesca a ribaltare lo 0-1 beffa di ieri sera contro il Bayern Monaco, siglato da Gomez al novantesimo. Una beffa sebbene sia stato il Bayern ad avere le occasioni più importanti per andare al gol, colpendo due pali con Ribery e Robben, nel primo e nel secondo tempo. Nonostante l’alto volume di gioco dei tedeschi, l’Inter però si è ben comportata e ha ben risposto, creando occasioni da gol pulite, ma trovando un Kraft travestito da Kahn. Tali occasioni però sono scaturite dal fatto che l’Inter ha sfruttato al meglio gli errori in disimpegno dei tedeschi e abbia premuto nella loro fase calante, sul finire di gara. Lo schieramento ad ‘Albero di Natale’ ha palesato difficoltà nella proposizione della azioni offensive, nonostante Leonardo, uomo che vede sempre il bicchiere mezzo pieno, abbia applaudito tale sistema di gioco.

La squadra è apparsa in difficoltà nel proporre il gioco dalle retrovie, con i tedeschi bravi a tappare gli spazi con Ribery e Robben, con la manovra latitava nelle verticalizzazioni di Motta e con il lancio a cercare lo scatto di Eto’o. La maggiore pericolosità si è avuta quando il camerunese si è allargato, come di consueto, per poter dialogare in uno-due con Stankovic e Sneijder, che hanno preferito l’inserimento senza palla, alla costruzione corale del gioco. Leonardo si è comunque detto soddisfatto della manovra offensiva e gli si può dare ragione visto che la squadra ha creato, grazie anche a Cambiasso che ha mancato il gol per due volte, davanti alla porta. La squadra però non riusciva a creare, rimanendo intrappolata in uno sterile possesso palla. Gli uomini di Van Gaal coprivano bene in ampiezza, fattore che i nerazzurri non riuscivano a sfruttare.

Motivo per il quale, in vista del ritorno, Leonardo potrebbe tornare a utilizzare il metodo 4-2-3-1, quello che per la prima volta apparve a Londra e che da li in poi non accompagnò i nerazzurri nelle serate europee fino a Madrid. Uno schieramento che garantisce compattezza e occupazione totale del campo, un modulo efficace in difesa e letale in attacco. L’attacco che spera di riavere Diego Milito. Il Principe stasera ha fatto sentire la sua assenza in termini di peso, di pressing e di capacità di far salire e allargare la squadra. Un ritorno all’antico ( e vincente) 4-2-3-1 sarebbe una soluzione importante, mentre il rientro dell’argentino è difficile, ma non impossibile, come la qualificazione in Germania, che l’Inter spera di ottenere per cancellare una serata storta, rovinata solo da uno sciagurato errore.

[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]