Juventus: è arrivato il momento di Llorente?

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logo-juventusMinuzie nella storia della stagione, che però potrebbero segnare grandi scenari; particolari minimi, che tuttavia possono avere un peso notevole: spesso sono i dettagli a fare la differenza. Prendiamo Andrea Pirlo: nella stagione 2012/2013, in campionato, il regista bresciano è stato sostituito soltanto una volta, a gara peraltro già decisa. Adesso, in quattro partite, già in due occasioni ha abbandonato il campo prima dei compagni. Potrebbe essere un caso, ma non ne ha le sembianze.

La verità è che il “21″ bianconero non è più indispensabile, visto che Pogba scalpita e Conte sta dimostrando di volerlo utilizzare proprio nel ruolo dell’ex Milan. Ultimo esempio, la gara con il Verona: Pirlo ha lasciato il terreno di gioco (senza passare per la panchina) dopo una prova oscurata dall’asfissiante controllo di Jorginho ed il francese si è posizionato al suo posto, ben facendo nei minuti finali. Prima che monti un caso – doveroso sottolinearlo – ce ne vogliono di sostituzioni.

Però, a rendere – se possibile – più complicata la situazione di Andrea subentra il suo essere in scadenza di contratto: c’è, per questo, chi ha addirittura voluto vedere in questo suo utilizzo fin qui ridotto una mossa della società per mettere fretta al giocatore nell’accettare la proposta di rinnovo (1+1 con ingaggio ridotto) propostagli. Fantasie esagerate, considerato soprattutto che Conte non si presterebbe mai a pressioni del genere. Come, infatti, non si è curato di quelle pervenutegli circa il “fantasma” Llorente.

«Conte ha valutato il momento giusto per farlo giocare – ha giustamente evidenziato Marotta – Quando abbiamo ingaggiato lo spagnolo, abbiamo evidentemente colto una opportunità: quella di tesserare a parametro zero un giocatore di grande qualità. Ma non avevamo in mente quale apporto potesse dare alla squadra in termini di immediatezza, di contributo totale o parziale al gruppo, perché l’anno scorso è stato fermo tutto la stagione. Quindi, è naturale abbia avuto delle difficoltà di inserimento qui alla Juve».

E, più in generale, in Italia, «dove siamo bravissimi a creare i casi anche quando non ci sono – ha affermato Pessotto, che ne sa qualcosa – Fernando è un ragazzo eccezionale e un ottimo giocatore che ha solo avuto un periodo di adattamento lungo. Sono veramente contento, per lui e per la Juve che ci ha sempre creduto. Il gol che ha realizzato domenica è stato bellissimo ed indice del prezioso apporto che potrà dare: ha dimostrato di essere un giocatore importante, non il classico “pennellone” che gioca davanti».

Potere di una rete, di un colpo di testa preciso, di un inserimento senza pensieri e paure. Cosa ti fa un gol! Gol, quello chi di fatti ha regalato la vittoria contro il Verona alla Juve ed a lui una maglia da titolare pure con il Chievo domani, che Llorente ha voluto dedicare «sicuramente ai tifosi, ma soprattutto a Conte, che sta lavorando tantissimo su di me. E’ la sua fiducia che mi ha dato serenità in questa prima parte di stagione. Ho saputo della maglia da titolare solo durante la rifinitura di sabato: il mister mi ha detto “tocca a te” e subito ho pensato ai sacrifici fatti finora».

Tanti sforzi per raggiungere quel dettaglio, una rete, che può segnare una stagione ed una storia.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]