Kozak, il cecchino sacrificato… Reja scricchiola

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Sessanta minuti e poco più nelle ultime 10 partite di campionato, in cui ha collezionato un gol e due pali.

Chi credeva fino in fondo in una maggiore considerazione da parte di Reja certamente era Libor Kozak, che anche al “Friuli” ha dato una scossa evidente, ma tardiva, al reparto offensivo biancoceleste. Il minuto 76 è stato quello della speranza, in cui con una girata istintiva di destro nel traffico della retroguardia friulana ha deviato in rete l’assist di Zàrate. Il sesto centro (una rete ogni 124’) della stagione che l’ha consacrato nel calcio che conta, un illusione che poco dopo è naufragata sul montante alla sinistra di Handanovic, ormai battuto dalla sua torsione aerea.

Dopo la lunga astinenza (il quinto sigillo era stato a metà febbraio con il Brescia) è tornato a bussare alla porta del tecnico goriziano, che sul finire dell’inverno sembrava orientato a sovvertire le gerarchie del suo attacco per dare spazio alla sua “malattia di gol”: “Kozak è partito tante volte dall’inizio, ma dal 1’ ha ancora delle difficoltà ad entrare in gara, tiene poco su la palla, a partita in corso, invece, può darti una grossa mano. Certo – ha confessato oggi Reja – , Anche io vedendo quanto ha fatto mi pongo il dubbio, ma i precedenti dicono che attualmente può avere ancora qualche difficoltà a partire da inizio gara”. Malgrado il dubbio sia stato nuovamente innestato nei pensieri di Reja, contro il Genoa non potrà concorrere per una maglia da titolare.

Era diffidato, è stato ammonito da Rizzoli per proteste, tornerà abile ed arruolabile nell’ultimo turno di Lecce. Chi proverà a convincere il goriziano in settimana sarà il redivivo capitan Rocchi: “Il suo recupero è molto importante – ha sottolineato Reja – , Nella circostanza del rigore guadagnato e sbagliato da Zàrate (“Non mi risulta abbia provato il cucchiaio, bravo Handanovic a non muoversi”) ha fatto un grande movimento in profondità. Aveva creato i presupposti per la partita giusta. Se avessimo segnato il rigore secondo me l’avremmo vinta”.

[Daniele Baldini Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]