Il ricorso verrà inoltrato oggi, si tratta della memoria difensiva preparata dall’avvocato Gentile e dal Segretario Generale Armando Calveri. C’è da ribaltare la sentenza della Disciplinare dell’Uefa e riaprire l’Olimpico ai tifosi. La Lazio è convinta di avere i mezzi per farcela, già venerdì aveva inviato un preannuncio di reclamo con richiesta per la procedura d’urgenza. Il ricorso potrebbe essere esaminato già mercoledì dalla Corte d’Appello dell’Uefa, cioè un giorno prima della sfida d’andata degli ottavi di Europa League e a otto giorni dal ritorno. Tempi brevi, anche perché se dovesse ribaltata la decisione della Disciplinare, poi Lazio e Stoccarda avrebbero bisogno di tempo per organizzare la vendita dei tagliandi ai rispettivi sostenitori e quelli biancorossi decisi ad arrivare a Roma erano, almeno, 8 mila. La Lazio spera, sarebbe un successo non solo a livello giuridico e d’immagine, ma anche sul piano economico.
Lotito punta alla totale assoluzione -riporta il Corriere dello Sport nell’edizione odierna-, non si accontenterà di uno sconto. Ha materiale a sufficienza per provare che nessun fatto illecito è stato commesso dai tifosi laziali durante la gara contro il Borussia Moenchengladbach. C’è da pensare anche all’andata, la Lazio sarà seguita da un buon numero di tifosi, vanno evitate sciocchezze. Si rischia grosso, l’Uefa non scherza in tema di razzismo e manifestazioni politiche. La Lazio pensa anche a una campagna di sensibilizzazione da presentare nelle prossime partita interne. La società vuole dimostrare di essere pulita, non accetta che la Lazio sia bollata come club razzista. Vuole riaprire lo stadio ai suoi tifosi, la prima sentenza è stata avvertita come politica. Come se non si aspettasse altro che punire la Lazio.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
