Le verità di mercato della Lazio

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Una vittoria altisonante, finalmente contro una grande. Era il dicembre del 2010 quando Hernanes e compagni schiantarono l’Inter di Benitez, dopo 13 mesi è stato il Milan a cadere sotto i colpi della Lazio. Un 2-0 secco e senza attenuanti che ha rasserenato un ambiente in fermento dopo un mercato, a detta di tutti, deludente. Al termine della gara, in mixed zone, pacche sulle spalle e sorrisi tra i giocatori e il presidente Lotito, raggiante per la vittoria ottenuta. In un attimo il rammarico per una campagna acquisti poco scoppiettante ha lasciato spazio alla gioia per un successo che, contro il Milan in campionato, mancava da 14 anni. Il patron biancoceleste si è intrattenuto con ogni singolo giocatore, ha parlato coi tifosi, ha voluto esternare tutta la sua felicità, non stava più nella pelle. Tanti gli argomenti toccati: dalla prestazione odierna contro la banda Allegri alla situazione infortuni fino ad arrivare ai punti più oscuri del mercato biancoceleste. Ecco le verità della Lazio:

CASO HONDA – I tifosi della Lazio erano già pronti ad invadere Fiumicino. Sognavano un colpo del genere dopo la delusione scaturita dal fallimento di Cisse. I due hanno rischiato addirittura di incontrarsi all’aeroporto. Keisuke da Barcellona a Roma, Djibril da Roma a Londra. Il giapponese però, nella Capitale, non ha mai messo piede. Honda era ed è un obiettivo del mercato estivo e su questo fronte permane fiducia. E’ stato fatto un tentativo per portare a Roma subito il talento nipponico. L’offerta comprendeva Carrizo più tanti milioni (circa 13) ma i russi non si sono schiodati dalle loro posizioni. La cessione del portiere argentino era necessaria per liberare un posto da extracomunitario. Honda ha sperato ma l’accordo è saltato. La Lazio sembra deterimanata a tornare alla carica nel mese di giugno.

CASO NILMAR – La candidatura del brasiliano è uscita nella notte tra lunedì e martedì. E’ stato l’altro grande nome che è circolato negli ambienti laziali. Una volta accettata l’impossibilità di arrivare a Honda e a Krasic si è virato sul giocatore del Villarreal. Con gli spagnoli l’accordo c’era:  11 milioni pagabili in due anni, di cui subito una tranche da 3 milioni. I problemi in questo caso sono sorti con le banche spagnole che hanno tempi diversi rispetto a quelle italiane. La Lazio aveva poche ore a disposizione e quindi l’affare è sfumato.

CASO KRASIC – La Lazio ci ha provato, voleva portarlo a Roma, era un giocatore gradito a Reja. Le prime difficoltà sono sorte quando ci si è confrontati con Marotta, deciso a cedere il giocatore all’estero. Ma dopo un collquio con Agnelli si era trovato l’accordo sulla base di 13 milioni pagabili in due rate. Il giocatore, però, ha rifiutato. Krasic voleva il prestito secco per tornare alla Juventus a fine stagione, problemi ci sarebbero stati anche per l’alto ingaggio del serbo.

SITUAZIONE CANDREVA – Alla fine si è puntanto dritto sull’ex centrocampista della Juventus. Candreva, secondo la società, rappresenta un jolly di centrocampo in grado di fare bene sia nel 4-2-3-1 che nel 4-3-1-2. Una soluzione last minute che sembra aver soddisfatto la società, meno il pubblico.

GLI INFORTUNI – Mauri dovrebbe rientrare prima del previsto. Il brianzolo potrebbe ricominciare ad allenarsi a pieno regime fra due settimane per poi mettersi poco dopo a disposizione di Reja. Il suo rientro quindi si anticiperebbe di qualche settimana. Più complicata la situazione di Brocchi che è volato in Olanda per un consulto, potrebbe ricorrere all’operazione per risolvere in via definitiva il problema che lo affligge da mesi.

[Zappulla e Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]