Massimo Donelli: «Derby non facile per il Genoa, la Samp merita rispetto»

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Rispetto per l’avversario, ma anche tanta speranza di portare un risultato positivo nel derby di domenica prossima. Il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, spiega in esclusiva a Pianetagenoa1893.net le sue speranze per la “madre di tutte le partite” che vale la supremazia cittadina. Dopo la sfida con la Sampdoria, il celebre giornalista ritiene un obiettivo possibile la conquista della Coppa Italia: in campionato il Grifo aspira a restare nella parte sinistra della classifica.

Secondo lei in quali condizioni arriva il Genoa al derby?
«Ci arriva nella parte sinistra della classifica. E questo, al quinto campionato consecutivo in serie A, è un bel vivere. Tanto più bello se si pensa che questa, per mille disparate ragioni, è stata, è e sarà una stagione di transizione per il cambio in corsa della panchina. Con tutto quello che è successo fin qui (infortuni, autogollonzi, staffetta fra allenatori, remix di ruoli e schemi) non poteva né potrà essere diversamente. Ricordiamoci della C. Dei dodici anni di B. E godiamocela senza fare gli…imborghesiti…»

Un’eventuale vittoria potrebbe rilanciare i rossoblù verso le zone che valgono la qualificazione alle coppe europee? Finora la squadra non sembrerebbe avere un obiettivo preciso…
«Io non credo che ci siano le condizioni per andare in Champions. Ritengo l’Europa League poco sexy, tremendamente faticosa e dannosa. Punterei tutte le fiches, potendo, sulla Coppa Italia. Ecco un obiettivo che mi piacerebbe veder centrare».

Cos’è cambiato con Ballardini rispetto a Gasperini?
«Non lo so. Può saperlo solo chi è in società e nello spogliatoio. Se guadiamo i numeri, meglio il primo del secondo. Ma a Gasperini dobbiamo riconoscenza per le molte belle partite che ci ha regalato. E a Ballardini dobbiamo accordare fiducia perché ha avuto il coraggio di prendere al volo un’eredità pesante in una piazza non facile».

Quali sono i giocatori e il reparto che finora l’ha più convinta?
«Facile rispondere: la difesa. Quando vedo giocare Ranocchia penso al grande Rudy Krol, un campione che ho molto amato. In un altro calcio Ranocchia sarebbe stato un libero superbo».

Ha qualche piccolo suggerimento da dare a Ballardini per riuscire a segnare con più continuità?
«Ballardini ha bisogno di avere la fisicità e la voglia di Sculli e la classe di Palacio. Con quei due a fianco di Toni la musica cambierà».

Come si batte la Sampdoria? Quali sono i suoi punti deboli?
«L’avversario di domenica sera merita rispetto. E’ una squadra operaia con un fuoriclasse che vorrei avere nel Genoa, Pazzini, e un centrocampista che farebbe comodo a qualunque squadra in Europa, Palombo. Non mollano mai. Magari non sono fortissimi, ma sono coesi e molto fisici».

Ha un ricordo particolare di un derby giocato “fuori casa” dal Grifo?
«Beh, ricordo molto bene il triplete… E mi fermo qui, per fair play…»

Dopo la stracittadina inizierà il mercato: in quali ruoli Preziosi dovrebbe rafforzare la rosa?
«Ci manca…Kevin Prince Boateng (mannaggia!), ovvero uno Juric più imponente e più giovane. Per il resto io starei così, quest’anno. E prepararei al meglio la prossima stagione».

Ranocchia e Criscito sembrano essere nelle mire di tanti club: il presidente resisterà al “corteggiamento” dei suoi nazionali?
«Nessuno è incedibile. Dipende tutto dalla contropartita. Siamo o non siamo genovesi?»

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]