Potremmo chiamare “la gobba della giovinezza” il vertiginoso calo nella curva dei rendimenti di Mattia De Sciglio e Stephan El Shaarawy. I due giovani rossoneri si sono messi in mostra nella prima parte di campionato ma le loro prestazioni sono scese nella seconda metà di stagione.
Del calo fisico e mentale di Stephan El Shaarawy si è parlato più e più volte; Allegri domenica sera nella conferenza stampa post Roma ha inoltre consigliato al Faraone di variare di più il suo gioco, in quanto i difensori italiani hanno imparato a conoscerlo – noi lo avevamo già scritto QUI.
Se di Stephan si è detto anche troppo, le prestazioni di Mattia De Sciglio meritano di essere analizzata. Partito a razzo, l’intesità agonistica di Mattia è andata via via scemando, ed il punto di minimo è stato toccato nel match di ritorno con la Fiorentina. Contro i Viola il laterale italiano ha sofferto la dinamicità di Cuadrado. Tornato poi in campo domenica sera contro la Roma, DeSci è stato schierato sulla sua fascia di appartenenza, la destra, ma è risultato troppo timido e poco propositivo, non riuscendo a sfruttare gli enormi varchi lasciati dalla retroguardia giallorossa.
Se per El Shaarawy si è notata anche un’evoluzione – o forse involuzione – caratteriale, De Sciglio è rimasto ordinato dentro e fuori dal campo. Alla notorietà ha preferito sempre tenere i piedi saldi a terra. Solo con questo atteggiamento è possibile tornare a spiccare il volo, Mattia e Stephan sono avvertiti…
[Pier Giorgio Bianchi – Fonte: www.ilveromilanista.it]
