Napoli, il punto: azzurri con l’amaro in bocca

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logo-napoliDifficile crederci, difficile pensare che possa essere vero. Passi due a zero e ti fai riprendere proprio quando credevi di averla vinta. Manca la personalità, manca la cazzimma, manca quella concentrazione che questa squadra dovrebbe avere nei momenti topici. Sembrava tutto facile, sembrava che eri arrivato alla meta e invece il traguardo lo hai aspettato. È bugiardo il primo tempo. Il Napoli gioca ma spreca, tre occasioni nitide che potevano cambiare il risultato ben prima del duplice fischio. L’Inter se la gioca a viso aperto lasciando tanto spazio agli azzurri che arrivano davanti ad Handanovic in scioltezza. Manca la stoccata vincente però, il Pipita ne ha due di palle ghiotte per aprire le danze. Il pallonetto che prova a nella fase iniziale è una delizia ma in porta c’è anche un signor portiere che non si lascia sorprendere.

Hamsik gioca bene, inventa, detta i tempi ma sbaglia anche qualcosina, Mertens sembra aver ritrovato il ritmo mentre Strinic sembra essere calato nel suo rendimento iniziale che ci aveva stupito. Il Napoli subisce poco ma l’Inter del primo tempo non è così pericolosa come si pensava vista la formazione di Mancini, molto sbilanciata. I calciatori neroazzurri però hanno la giocata sempre pronta fortunatamente non la trovano quasi mai. Nella ripresa parti subito benissimo Hamsik sale in cattedra, gol e assist per Higuain. 2-0 e sembrava tutto finito. Poi inizia a rinculare, subisci, non riesci a spezzare il gioco ed ecco che subisci il golletto. In mezzo al campo Inler non può giocare per due con David Lopez evanescente e spesso costretto ad impostare sbagliando palloni anche banali. Gli ultimi minuti poi tremi e arriva la solita topica. Henrique è ingenuo, Rocchi non aspettava altro e il penalty chiude una partita che ci lascia con l’amaro in bocca. Restiamo a meno quattro dalla Roma e aspettiamo il risultato di Lazio e Fiorentina. La domanda è perché si subisce tanto? Perché si aspetta che le formazione avversarie ritornino? E perché Hamsik deve sempre uscire anche quando giochi a livelli elevati?

[Francesco Molaro – Fonte: www.tuttonapoli.net]