Calcio a 5, al via la nuova stagione 2016-2017

Si apre con le sfide Latina-Luparense e Rieti-Came. Esordio storico per Imola e Isola

Calcio a 5 logo Serie A 2016-2017ROMA – La trentaquattresima edizione del campionato di Serie A di calcio a 5 inizia dal PalaBianchini di Latina, esattamente come le ultime due stagioni: sarà il match tra l’Axed Group e la Luparense ad aprire la nuova stagione. L’altro anticipo del venerdì è quello tra il Real Rieti (impegnato la prossima settimana nel Main Round di Uefa Futsal Cup) e la Came Dosson. Sabato le altre quattro partite: alle 18 Lollo Caffè Napoli-Ma Group Imola, alle 18.30 Futsal Isola-Kaos Futsal e Acqua&Sapone Unigross-Cioli Cogianco, alle 20 Lazio-Pescara.

ANTICIPI Ad aprire il campionato saranno Axed Group Latina e Luparense: per il terzo anno consecutivo, il primo anticipo del venerdì sera si gioca al PalaBianchini, e per i nerazzurri non sono dolci ricordi. Due anni fa, fu proprio la Luparense a vincere 2-1, mentre nel settembre 2015 il Real Rieti si portò via i tre punti con un rocambolesco 6-10. Due campioni del mondo a confronto: da una parte Gerardo Battistoni, dall’altra Pablo Taborda, reduci dal trionfo dell’Argentina in Colombia. Ma c’è grande curiosità soprattutto per la nuova Luparense, affidata allo spagnolo Marin, che si è rinforzata con Ramon, Bordignon, Lara, Mancuso, Coco e con il ritorno di Bertoni.

SERIE A – 1ª GIORNATA

VENERDI’
AXED GROUP LATINA-LUPARENSE (ore 20)
ARBITRI: Luigi Alessi (Taurianova), Donato Lamanuzzi (Molfetta) CRONO: Andrea Loria (Roma 1)

REAL RIETI-CAME DOSSON (ore 21)
ARBITRI: Luca Mario Vannucchi (Prato), Fabrizio Burattoni (Lugo di Romagna) CRONO: Gianni Maurizio Vecchione (Terni)

SABATO
LOLLO CAFFE’ NAPOLI-MA GROUP IMOLA (ore 18)
ARBITRI: Manuela Di Fabbi (Sulmona), Daniele Di Resta (Roma 2) CRONO: Nicola Raimondi (Battipaglia)

FUTSAL ISOLA-KAOS FUTSAL (ore 18.30)
ARBITRI: CRONO: Chiara Perona (Biella), Angelo Galante (Ancona) CRONO: Giovanni Zannola (Ostia Lido)

ACQUA&SAPONE UNIGROSS-CIOLI COGIANCO (ore 18.30)
ARBITRI: Alberto Vantini (Verona), Giovanni Beneduce (Nola) CRONO: Luca Moscone (L’Aquila)

LAZIO-PESCARA (ore 20)
ARBITRI: Carlo Adilardi (Collegno), Michele Bensi (Grosseto) CRONO: Massimo Tariciotti (Ciampino)

Finali Campionato Italiano e Coppa Italia per Club Maschili

LAINATE (MI) – La Federazione Italiana Football Sala, ente riconosciuto dall’AMF (Asociación Mundial de Futsal) è lieta di comunicare le finali di Campionato Italiano e Coppa Italia per Club Maschili.

L’evento si terrà Sabato 20 e Domenica 21 Giugno 2015 presso il Palacairoli di Lainate (MI), Via Cairoli 32. Il Torneo vedrà scendere in campo sei squadre di Campionato Italiano e sei di Coppa Italia, che si sfideranno per aggiudicarsi gli ambiti titoli. Per ulteriori informazioni consultate il sito www.fifs.it.

La Nazionale Italiana si è aggiudicata il Mundialito Cup Tournament 2015

Superata per 14 a 12 in finale la Svizzera

LAINATE – Sabato 4 e domenica 5 presso il Palacairoli di Lainate si è tenuta la sesta edizione del Mundialito Cup Tournament di Football Sala, calcio a 5 indoor, evento organizzato dalla Federazione Italiana Football Sala, ente riconosciuto dalla AMF (Asociación Mundial de Futsal). Il torneo è stato vinto dalla Nazionale Italiana, grazie ad una splendida performance dei giocatori e ad un grande lavoro di squadra dello staff tecnico. A giocarsi il titolo sono state le squadre nazionali di Italia, Bolivia, Ecuador, El Salvador, Principato di Monaco e la Rappresentativa Svizzera, divise in due gironi.

La prima giornata di gare ha visto susseguirsi in campo sei partite eccezionali, in cui ogni giocatore ha messo grinta e cuore, dando il massimo per la propria squadra e regalando così al numeroso pubblico presente un grande spettacolo calcistico ricco di testa a testa, gesti tecnici e grandi reti.

Ecco i risultati della prima giornata:

Italia- Principato di Monaco 14-9
Svizzera- Ecuador 5-3
Principato di Monaco- Bolivia 8-3
El Salvador- Svizzera 11-12
Italia- Bolivia 11-1
Ecuador- El Salvador 13-11

Le partite sono state intervallate da un grande spettacolo della Casa della Cultura di El Salvador, che ha deliziato il pubblico con balli tipici della loro tradizione. La giornata di domenica si è aperta con la Lady Cup Latina, un torneo di quattro nazionali femminili: Ecuador, Marocco, El Salvador e Bolivia. La Nazionale Ecuadoreña ha vinto il torneo, aggiudicandosi la coppa con grande merito, nonostante la grinta e la determinazione dimostrate da tutte le squadre coinvolte.

Si sono giocate in seguito le tre finali del Mundialito Cup Tournament 2015

Finale 5°-6° posto
Bolivia- Ecuador 6-3

Finale 3°-4° posto
Principato di Monaco- El Salvador 9-6

Finale 1°-2°posto
Italia- Svizzera 14-12

La finale è stata una partita entusiasmante e i numerosi tifosi sugli spalti non si sono tirati indietro dall’incoraggiare i giocatori con cori e applausi, rendendo la partita ancora più coinvolgente. Entrambe le squadre sono scese in campo agguerrite e motivate nell’aggiudicarsi la bramata coppa e questo si è decisamente visto in campo: la partita è stata un continuo alternarsi di reti. Nonostante sia stata una partita combattuta fino all’ultimo, a chiudere il secondo tempo è dunque Thiago Costa che porta a casa il 14° goal decisivo e permette alla sua Nazionale di aggiudicarsi il primo posto in quest’edizione del Mundialito Cup Tournament. L’organizzazione del Mundialito in una nota porge un sentito ringraziamento va alla FIFS, a tutte le squadre partecipanti, ai loro staff tecnici e al numeroso pubblico presente per aver reso possibile questo evento.

Tecnica, fantasia ed esplosività: mescolate e otterrete Daniel Bessa

Prendete un ragazzino classe 1993, alto poco più di un metro e settanta, nato a San Paolo, in Brasile ma di chiare origini italiane, e mettetelo in campo a giocare dietro le punte. Mettete insieme una genialità a tratti rara per un ragazzo della sua età, con la quale riesce a inventare dei numeri da capogiro, una tecnica importante e una buona visione di gioco; mescolate il tutto e verrà fuori un ragazzo senza dubbio tra i più interessanti tra quelli che stanno emergendo con prepotenza nella nuova Primavera di Andrea Stramaccioni. Stiamo parlando di Daniel Bessa, il fantasista della squadra nerazzurra protagonista sin qui di un ottimo avvio di campionato, con tanto di ciliegina sulla torta rappresentata dal gol vittoria nel derby di categoria col Milan di qualche giorno fa. A lui è dedicata la seconda puntata della rubrica La Meglio Gioventù.

Nato, come detto, a San Paolo, il 14 gennaio del 1993, la storia di Daniel Bessa, calcistica e non solo, è legata a doppio filo a quella di un’altra persona che ne ha segnato tutte le tappe dello sviluppo sin qui: sua madre. Perché, come rivelò lo stesso scout interista Pierluigi Casiraghi qualche giorno fa, fu proprio sua madre a fermarlo prima che questi tornasse in Italia dopo aver assistito ad un torneo giovanile in Brasile, segnalandogli quel ragazzino con la maglia dell’Atletico Paranaense col numero otto, in possesso di passaporto italiano, che altri non era che suo figlio, convincendolo così a segnalarlo all’Inter, lui che i primi passi col pallone tra i piedi li aveva mossi giocando a futsal, il calcetto brasiliano. E un grave fatto accaduto proprio alla madre, colpita da tumore due anni fa, ha segnato la vita del giovane giocatore. Che si adopera, la fa arrivare in Italia per curarsi, standole vicino ogni giorno, anche grazie all’aiuto dell’Inter che continua a sostenere la donna, che adesso ha superato il momento più difficile. E sempre alla madre arriva la dedica nel momento più bello, quello del gol che decide la piccola stracittadina col Milan.

Bessa arriva in Italia nel 2008, cominciando la sua scalata a partire dalla formazione Allievi. Dove comincia subito a far intravedere le sue grandi doti tecniche, unite però a una dote che all’inizio lo penalizza, quella dell’incostanza. E’ facile vederlo alternare momenti di grande spettacolo ad altri di grigio totale, anche nel corso della stessa partita. Spesso al giocatore viene appiccicata un’etichetta pesante, quella di essere una ‘testa calda’, un tipo ingestibile un po’ sul modello di Mario Balotelli, magari senza sapere quello che è il dramma legato all’angoscia per le condizioni della madre. Anche quando approda nella Primavera, l’italo-brasiliano fa vedere gran belle cose, pur in uno spazio molto ridotto visto che Fulvio Pea non lo impiega molto spesso.

L’estate del 2011, però, sembra essere per lui quella della definitiva svolta: la madre guarisce, lui ne guadagna tantissimo in termini di serenità; poi, arriva la chiamata di Gian Piero Gasperini che lo inserisce nel gruppetto di giovani che partirà con la prima squadra nel ritiro di Pinzolo. Ed è lì che comincia a farsi apprezzare per le sue doti tecniche: Gasp, nel corso delle amichevoli pre-campionato, lo impiega facendogli coprire un po’ il ruolo alla Sneijder, partendo dalla trequarti ma con facoltà di spingersi fino a metà campo per recuperare il pallone. La sua visione di gioco impressiona, si inventa passaggi anche mirabolanti. Passata la fase del ritiro, Andrea Stramaccioni lo accoglie nella sua Primavera e lo coccola rendendolo uno dei perni del suo gioco.

Bessa è giocatore capace di coprire più di un ruolo in avanti: trequartista, seconda punta, esterno d’attacco nel tridente. Stramaccioni ne fa un bel mix, trasformandolo in una sorta di attaccante all-around, con licenza di illuminare le punte e svariare su tutto il fronte offensivo. E in questo modo, anche le sue doti di bomber ne beneficiano: già tre i gol segnati in campionato, ultimo dei quali nell’ultimo turno di campionato con l’Albinoleffe. La crescita di Daniel si sta rivelando a tratti esponenziale, e anche caratterialmente il ragazzo è molto migliorato. Deve ancora perfezionarsi sul piano della continuità di rendimento, ma Bessa possiede tutti i numeri per diventare capace di fare la differenza anche una volta effettuato il salto tra i professionisti.

[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]

Per il Napoli Juan Guilherme Nunes Jesus, un talento della Seleçao Under 20

Il sostituto di Victor Ruiz, ormai in procinto di passare al Valencia di Manuel Llorente Martín, potrebbe essere un giovane talento dell’Internacional di Porto Alegre, una delle squadre più vincenti degli ultimi anni in Sudamerica. Stiamo parlando di Juan Guilherme Nunes Jesus, che ha trionfato col Brasile nell’ultimo Mondiale di calcio Under-20. Il difensore centrale del club rosso di Porto Alegre è un classe 1991 che promette tanto bene da essere accostato a mostri sacri della Nazionale verde-oro come Aldaìr e Lucio.

GLI INIZI – Nato il 10 giugno 1991 a Belo Horizonte, Juan entra a far parte delle giovanili dell’Internacional ad appena 16 anni, dopo aver iniziato a giocare a futsal (come molti brasiliani) e a calcio in alcune squadre del suo paese. Poi, nel 2007, arriva il classico treno che passa una volta sola nella vita e il ragazzo non lo perde, iniziando a far parlare di sé.

RIFERIMENTO – Con il suo comportamento ed il suo modo di giocare autoritario, il giovane difensore diventa uno dei punti di riferimento per la squadra giovanile di Porto Alegre ed ecco che arrivano i titoli a livello di squadra e la gioia della prima convocazione nella Seleçao dei “piccoli”. Ad inizio 2008 fa il suo esordio con l’Under-18, ma Juan riesce appena ad assaggiarla che subito viene chiamato nell’Under-19 prima e – ad inizio 2010 – arriva la chiamata dall’Under-20 di Ney Franco.

SUDAMERICANO DA FAVOLA – A gennaio 2011 Juan entra a fare parte del gruppo che trionferà in Perù al Sudamericano Under-20, aggiudicandosi un posto per le prossime Olimpiadi di Londra. Il brasiliano gioca tutti gli otto match, prende una sola ammonizione e – nel concitatissimo incontro con l’Argentina – si fa cacciare dall’arbitro per un eccesso di agonismo. La cosa più importante, tuttavia, è che il Brasile vince il titolo anche grazie alle sue ottime prestazioni.

CARATTERISTICHE – Nell’ultimo Mondiale di categoria, giocatosi in Colombia, Juan ha messo in mostra non solo i suoi 185 centimetri, ma anche una buona tecnica e un’esplosività nei movimenti non indifferente per un difensore della sua stazza. Nonostante la giovane età, il talento di Belo Horizonte dimostra un buon senso della posizione, dote per la quale si faceva notare ai tempi dell’Internacional B, e non disdegna qualche folata offensiva. Certo, deve limare ancora qualche aspetto del suo carattere, ma in prospettiva potrebbe diventare un campione.

[Giovanni Balsamo – Fonte: www.tuttonapoli.net]