Andria-Bari, meglio il 2° tempo ma alla fine è 0-0

Rimane invariato il risultato fra Andria e Bari al termine dei 90 minuti che hanno comunque appassionato i 7000 presenti di cui 2000 provenienti dal capoluogo pugliese, in virtù anche dell’amicizia fra le due tifoserie. 0-0 quindi in un partita dai due volti per i biancorossi che nella ripresa mostrano segnali più incoraggianti sull’asse Almiròn-Ghezzal, pronti a supportare il nuovo duo Castillo-Caputo.

L’altamurano non brilla come a Caorle e non riesce ad infilare Locatelli su imbeccata del punteiro argentino. Sempre propositivo, invece, il faro Almiròn che, coadiuvato da Gazzi, non basta però per avere la meglio su un Andria che con l’ex Cavalli in campo porta a casa un bel risultato e pare pronta all’esordio casalingo in campionato di domenica prossima contro il Viareggio.

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Frenata Juve su Diego: 20 milioni o Dzeko

Accesa la luce nella notte di Bari, Diego si ritrova catapultato in una dimensione che sembrava non appartenergli più. La Juve si interroga e lo fa mandando in giro nuovi segnali di fumo: chi vuole assicurarsi le giocate del fantasista brasiliano deve mettere sul tavolo un’offerta almeno di 20 milioni di euro. Il messaggio bianconero è accompagnato da una serie di uscite che possono anche essere lette come l’invito ai pretendenti a farsi sotto più agguerriti. «Diego ci dà quella qualità che, adesso, la squadra non ha…», così Del Neri dalla pancia del San Nicola. «Al momento non esistono i presupposti concreti per un addio. Il giocatore – così il dg Marotta – non ci ha mai chiesto di essere ceduto, anzi. E, poi, a noi non sono arrivate richieste concrete da sottoporgli per capire le sue intenzioni».

La Juve, ora, gioca in difesa. Una posizione di attesa che nasce da precise esigenze. C’è sul mercato un sostituto di Diego che possa mettere al servizio della causa una qualità tecnica altrettanto elevata? E, se c’è, è raggiungibile da qui al 31 agosto? Il brasiliano resta con le valigie in mano, ma il suo futuro è preso in ostaggio da dubbi che la magia di Bari contro il Milan ha reso ancor più evidenti. La qualità del giocatore non si discute, ma innegabile è anche il rischio che un nuovo fallimento nella stagione alle porte possa annacquarne il potenziale sul mercato più di quanto non abbia fatto il deludente campionato scorso.

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Moratti: “Maicon non lo vendo più! Su Mou, Balo, Mascherano e colpi…”

Intercettato all’entrata dei suoi uffici della Saras, il presidente Massimo Moratti ha glissato così ai giornalisti presenti: “Ne so meno di voi, andate in vacanza…”. Invece, pochissimi secondi fa il numero uno nerazzurro ha parlato ai nostri microfoni all’uscita dai suoi uffici, ed è partito da Maicon. In caso di rilancio del Real Madrid, il giocatore comunque resterà: “Ho detto ieri che rimane. L’ho ritirato dal mercato, non lo vendo neanche per 30 milioni di euro. Il cambiamento di rotta? Nessun cambiamento, è stato trattato da altre società così come altre giocatori, ma personalmente lo considero talmente forte che mi è concesso anche di decidere di tenerlo. Dal punto economico è assolutamente come aver fatto un acquisto, lo teniamo anche per l’attaccamento. Se il Real Madrid rilancia? Niente, l’ho tolto dal mercato e me lo tengo”, ha detto Moratti, che poi solleticato su un’ipotesi rinnovo per Maicon ha detto: “No, non fatemi venire questa idea, nè a me, nè a lui”, ridendo. Impossibile non trattare il caso Mario Balotelli: “Per Balotelli si va avanti, ma in questo momento grandi passi in avanti non ce ne sono”.

C’è la possibilità che arrivi un campione dalla Germania (Schweinsteiger, Oezil): “Non abbiamo necessità di comprare, ma siamo molto soddisfatti per i giovani visti negli Stati Uniti, dei quali conosciamo le potenzialità, quindi siamo molto tranquilli”. Invece su Javier Mascherano e Giuseppe Sculli: “Mascherano? In questo momento a queste cifre è da escludere, perchè al momento non abbiamo ceduto nessuno. Anche per gli altri, senza una grande cessione, non acquistiamo nessuno”, ha ribadito il presidente.

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Il centrocampo titanico di Rafa: tra conferme, sorprese e il colpaccio!

L’Inter di Rafa Benitez si prepara, la stagione dei match ufficiali sta per partire e la chiave del gioco per il tecnico spagnolo è indubbiamente il centrocampo. E’ lì infatti che Benitez sta lavorando più sodo per migliorare la squadra rispetto alla gestione Mourinho: non subire ma imporre il ritmo, tenere la palla e pressare alto quando c’è da recuperarla. Questo è il dettame dell’allenatore madrileno, che nelle prime due uscite si è subito visto in pratica (più nella prima uscita che nella seconda, ma anche perchè contro il Panathinaikos si è giocato con il 4-4-2 e non con il consueto 4-2-3-1).

Se però tatticamente il cambiamento è palese, anche negli uomini si può valutare un centrocampo davvero di livello importante, che con l’arrivo di un signor mediano come Javier Mascherano può diventare addirittura titanico, uno dei migliori al mondo sicuramente. Tralasciando gli esterni, valutiamo i centrocampisti a disposizione del tecnico e i trequartisti pronti quindi ad adattarsi ad un eventuale rombo in determinate occasioni.

Capitolo centrali: Esteban Cambiasso è una garanzia, sta bene ha grande voglia di ripartire. Con lui, c’è anche Dejan Stankovic, uno dei migliori fisicamente parlando e pedina importante anche per la sua duttilità. Un altro elemento che viene troppo spesso sottovalutato è Thiago Motta: l’italo-brasiliano, in odore di convocazione, è reduce da una stagione con tanti sorrisi ed ha dimostrato di essere il centrocampista di carattere ma anche classe che all’Inter serviva.

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Parte il pre-campionato nerazzurro: oggi c’è Inter-Manchester City

Dopo oltre due mesi, da quel bellissimo 22 maggio, l’Inter torna in campo per la prima gara di precampionato, e lo farà dall’altra parte del mondo. Infatti M&T Bank di Baltimora, la nuova Inter firmata Rafa Benitez incrocerà i pugni contro il Manchester City di Roberto Mancini. Senz’altro sarà un ottimo esordio per i nerazzurri, visto che la squadra di Mancini è a meno di due settimane dall’esordio in Premier League e dunque è ben avanti con la preparazione.

Arriva dunque subito l’amichevole più impegnativa del trittico americano, nella quale non si vedrà ancora un’Inter sfavillante, visto che si è al lavoro da solo due settimane, a meno a livello fisico, ma possono già intravedersi le linee della stagione. Benitez, che ha ammesso che la sua squadra ha ancora fame dopo l’addio di Mourinho, ha affermato che lo schema da cui si riparte è senz’altro il 4-2-3-1, una sorta di 4-4-2 flessibile ai movimenti delle punte.

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De Laurentiis: “Zuculini? Non facciamo aste con certi club. P.Cannavaro? Dubai non è Napoli”

A margine della presentazione dei lavori in corso d’opera al San Paolo, il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sui futuri scenari del mercato azzurro.

Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli: “Cavani rispondeva alle caratteristiche dell’attaccante che stavamo cercando. Quando l’ho proposto a Mazzarri ho avuto il suo benestare entusiasta, è chiaro che con quest’acquisto andiamo a coprire una vecchia lacuna che ci portavamo dietro. Il mercato tuttavia non finisce qui; in difesa ci riteniamo completi, essendoci i rientri di Santacroce e Dossena. Il primo è da considerare a tutti gli effetti un nuovo acquisto, mentre per il secondo la preparazione precampionato fatta in Inghilterra ne ha frenato l’inserimento nello scorso campionato: quest’anno ci aspettiamo di vedere il miglior Dossena”

NIENTE ASTE – “A centrocampo faremo ancora qualcosa, anche se c’è da considerare il rientro di Blasi, che Mazzarri non ha mai avuto a disposizione. Su Zuculini potrebbe esserci l’inserimento di un’altra società, ma noi non partecipiamo ad aste con presidenti che vogliono un giocatore semplicemente per sottrarlo a noi. Se non sarà lui, opteremo per un altro calciatore”.

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Catania: mercato bloccato, lo dice Giampaolo

Si parla poco di calciomercato in casa Catania ormai, ed anche se questo “gioco” resta il più amato e praticato dell’estate, le trattative vere si scoprono essere molte meno di quelle intavolate dai giornali.

Dopo il no incassato dall’argentino Sosa, smanioso di confrontarsi su palcoscenici più prestigiosi della panchina del Bayern Monaco, ad aleggiare tra i pensieri dei tifosi etnei resta, unico e solo, il giocatore misterioso che potrebbe, dovrebbe far sobbalzare tutti dalle sedie. Alla domanda “chi sarà mai questo fantasmagorico giocatore?”, più passa il tempo più se ne associa un’altra: “esisterà davvero questo fantasmagorico giocatore?”. E solo il tempo risponderà (ma quando?).

In attesa di sobbalzare dalle sedie va registrato lo stop per la trattativa che avrebbe potuto portare a Catania il centrale argentino Paglialunga, di proprietà del Rosario Central come Milton Caraglio, attaccante fortemente voluto dall’a.d. Lo Monaco sul quale s’è avventato adesso, oltre a Chievo, anche il Quilmes. La distanza tra le parti, c’è già l’accordo tra il club etneo ed il giocatore, ammonterebbe a 800ml dollari ed, i trascorsi del mercato argentino oltre alla situazione disastrata in cui versano le cassa del club rosarino, inducono ad immaginare come il Catania tenterà di portare la trattativa quanto più a suo favore (economico) possibile, stando però attento a non tirar troppo la corda.

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Milan, se ci sei … acquista

Siamo a poco più di due settimane dal 20 luglio, giorno di inizio del ritiro a Milanello e preparazione per una nuova stagione che si spera sia migliore delle ultime due. A leggere i giornali in questo periodo però sembra di essere in un altro periodo della stagione, non certo nell’imminenza di una stagione che dovrebbe essere quella per gettare le basi per un nuovo corso rossonero. Certo, non è che il giorno del ritiro la squadra dovrà essere per forza quella definitiva ma almeno avere già una base solida su cui poter lavorare.

Non che manchino i campioni, i giocatori di esperienza ma dove sono i volti nuovi, i giovani della Primavera, i ricambi necessari per dare più freschezza e vivacità al gioco rossonero? Ad oggi non c’è un solo acquisto di nome, un giocatore in grado di dare un contributo alla rosa, di elevare la qualità del gioco, solo dignitosi rincalzi quali Yepes ed Amelia. Le notizie che si leggono intorno al mondo rossonero riguardano solo giocatori già in rosa, i presunti dubbi di Ronaldinho, l’eventuale cessione di Huntelaar, i malumori di Gattuso, situazioni peraltro già note; di trattative in corso, di interesse per questo o quel giocatore neanche l’ombra, sembra proprio che la campagna acquisti – cessioni sia praticamente conclusa al 30 giugno proprio come la stagione passata. Cercare di capire qualcosa dalla società appare estremamente difficile, non si riesce mai a capire quali siano le reali intenzioni della proprietà, o meglio, temiamo che la risposta sia sempre la stessa, il solito ritornello per spiegare il totale immobilismo rossonero. Ricapitoliamolo per i pochi distratti rossoneri: la squadra è competitiva, senza gli infortuni della scorsa stagione avrebbe lottato per lo scudetto sino alla fine, i big non si cedono, ogni arrivo deve essere seguito da una cessione, in venticinque anni si possono accettare anche due stagioni senza alcuna vittoria. Risultano a tutti queste dichiarazioni? Ne ho dimenticata qualcuna?

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