106° Giro d’Italia 2023, la 21° tappa Roma-Roma

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ROMA – Impegnata nella corsa per ospitare EXPO2030, Roma accoglie il gran finale del Giro fiera di mostrarsi al mondo in tutto il suo splendore. Difficile quindi scegliere i luoghi da visitare in poco tempo spaziando tra vestigia archeologiche, dimore storiche, piazze sontuose, centri di spiritualità e grandi parchi. La Basilica di San Pietro è il cuore religioso della città, si può partire da lì e subito dopo visitare i Musei Vaticani con la loro inestimabile collezione di tesori artistici e, soprattutto, la Cappella Sistina.

Il Colosseo è la star della Roma archeologica, non si può fare a meno di conoscerlo prima di recarsi, tra il Campidoglio e il Quirinale, ai Fori Imperiali un complesso architettonico unico al mondo composto da una serie di edifici e piazze monumentali, centro dell’attività politica di Roma antica, edificato in un periodo di circa 150 anni, tra il 46 a.C. e il 113 d.C.

Appena successive sono poi le Terme di Caracalla, uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità, edificate sul Piccolo Aventino tra il 212 ed il 216 d.C., in un’area adiacente al tratto iniziale della Via Appia. Per l’importanza dei suoi monumenti quest’ultima fu definita già nell’antichità Regina Viarum. La si percorre a piedi o in bici, ammirando alcuni dei più notevoli monumenti dell’Antica Roma tra cui il Mausoleo di Cecilia Metella, le catacombe di San Callisto, San Sebastiano e Domitilla, la Villa dei Quintili e la Tomba circolare di Casal Rotondo.

Da non perdere anche il Parco Archeologico di Ostia Antica, il secondo in Italia per estensione (dopo Pompei).

I corridori transiteranno anche davanti a Castel Sant’Angelo, uno dei monumenti più famosi e visitati di Roma. Dalle sue terrazze o dalle aperture situate lungo i camminamenti esterni si gode uno dei panorami più suggestivi della città.

Per una pausa rilassante tra una visita e l’altra ci si rifugia nei grandi parchi che circondano alcune delle residenze delle storiche famiglie nobiliari come Villa Borghese, Villa Doria Pamphilj, Villa Ada Savoia, Villa Torlonia, ma regalano pace e grandi vedute sull’Urbe anche il Giardino degli Aranci, il Pincio e la Collina del Gianicolo. Tutto, a Roma, dà spettacolo.

Testi a cura di Ettore Pettinaroli

Giro d’Italia 2023, 19° tappa: risultati, classifica e maglie

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Santiago Buitrago Sanchez della Bahrain – Victorious ha vinto la 19° tappa, sul podio Gee e Cort Nielsen. Thomas conserva la maglia rosa

TRE CIME DI LAVEREDO – Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain – Victorious) ha vinto la diciannovesima tappa del 106^ Giro d’Italia, la Longarone-Tre Cime di Lavaredo (Rif. Auronzo) di 183 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Derek Gee (Israel – PremierTech) e Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost).

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) conserva la Maglia Rosa di leader della Classifica Generale.

RISULTATO DI TAPPA

1 – Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain – Victorious) – 183 km in 5h28’07’’
2 – Derek Gee (Israel – PremierTech) a 51″
3 – Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost) a 1’46”

CLASSIFICA GENERALE

1 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers)
2 – Primož Roglič (Jumbo-Visma) a 26″
3 – João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 59″

LE MAGLIE UFFICIALI

Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate da Castelli con tessuti riciclati prodotti da SITIP.

Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers)
Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, sponsorizzata da Agenzia ICE con il brand Madeinitaly.gov.it – Jonathan Milan (Bahrain – Victorious)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ)
Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates)

Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore Santiago Buitrago Sanchez ha detto: “E’ una vittoria epica, in una giornata perfetta. Sono molto contento perchè ho lottato tanto per entrare in fuga. Vincere davanti a questo pubblico è qualcosa di speciale. E’ stato un bel Giro per la nostra squadra, con due vittorie di tappa. Sono contentissimo”.

La Maglia Rosa Geraint Thomas subito dopo l’arrivo ha dichiarato: “E’ stata una giornata difficile, tante salite ad elevata altitudine. Nel finale ho provato a forzare il ritmo ma Roglic è stato bravo a rientrare e a sorpassarmi. Ha guadagnato qualche secondo ma rimango in testa e fiducioso. Domani sarà un giorno speciale. Bellissimo da spettatore, terribile da attore protagonista”.

CONFERENZA STAMPA

Il vincitore di tappa Santiago Buitrago Sanchez ha dichiarato in conferenza stampa: “Le Tre Cime di Lavaredo erano la tappa più importante di questo Giro. Vincere qui da solo è fantastico dopo le difficoltà che ho avuto durante la corsa. Sapevo di avere le gambe per vincere, ma è stato difficile capire cosa stesse facendo il gruppo dietro. Ho lavorato molto prima del Giro, sto migliorando e spero che un giorno sarò in grado di lottare per la classifica generale in una corsa di tre settimane”.

La Maglia Rosa Geraint Thomas ha detto: “È stata una giornata dura in cui ancora una volta i ragazzi hanno corso molto bene. Ci aspettavamo che UAE o Jumbo provassero a vincere la tappa ma non si sono organizzati in tempo per inseguire la fuga. Quando mancavano 400 metri all’arrivo, mi sono reso conto che ero partito troppo presto ma, nonostante abbia perso qualcosa da Primoz, sono contento di aver guadagnato tempo su Joao. Incrocio le dita per domani. Credo che sia una prova più adatta a me rispetto ad oggi. Mi concentrerò su me stesso e darò il massimo per portare a casa la Maglia Rosa”.

106° Giro d’Italia 2023, la 20° tappa Tarvisio-Monte Lussari Tudor ITT

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Prima di assistere alla cronoscalata decisiva ci si dedica all’esplorazione dell’estremo lembo nord-orientale del Paese alla ricerca di tesori ambientali e storici. Il bottino sarà ricchissimo. La millenaria Foresta demaniale di Tarvisio, la più grande d’Italia, si estende per 24.000 ettari, contraddistinti da una grande varietà di habitat naturali. Anche il celebre abete rosso di risonanza, da cui si ricavano importanti strumenti musicali a corda, cresce fra questi boschi.

L’asso nella manica del Tarvisiano sono i Laghi di Fusine, piccoli specchi d’acqua color smeraldo ai piedi delle Alpi Giulie. Ma c’è un altro lago ad una decina di km da Tarvisio che merita di essere visto: il Lago di Raibl o del Predil. Per arrivarci si passa da Cave del Predil, sede del Parco Internazionale Geominerario di Raibl con la ex miniera di piombo e zinco ora divenuta un ecomuseo. La visita guidata prevede l’utilizzo di un trenino a trazione elettrica e dura circa un’ora. Nella stessa località si trova anche il Museo Storico militare delle Alpi Giulie che consente di ripercorrere la storia dei combattimenti svoltisi in questa vallata dalle guerre napoleoniche alla Seconda Guerra Mondiale. Tra gli itinerari più suggestivi si inserisce la passeggiata dell’Orrido dello Slizza, che grazie ad un percorso naturalistico di facile percorrenza permette di visitare un profondo “canyon” caratterizzato da profonde pozze azzurre.

Quindi si raggiunge il Monte Lussari, dove è posto il traguardo a 1.776 metri di quota. Si sale a piedi lungo il Sentiero del Pellegrino, in bici o con la telecabina e prima di applaudire i corridori si può visitare il Santuario posto sulla vetta e ristorarsi nelle locande che propongono rigorosamente piatti del territorio.

A proposito di sapori. Prima di raggiungere la sede della tappa friulana del Giro vale la pena recarsi a San Daniele del Friuli per gustare proprio nel luogo di produzione il dolcissimo prosciutto crudo, ma anche per stupirsi di fronte agli affreschi quattrocenteschi della Chiesa di Sant’Antonio Abate, definita la Cappella Sistina del Friuli.

Testi a cura di Ettore Pettinaroli

Giro d’Italia 2023, 18° tappa: risultati, classifica e maglie

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Filippo Zana del Team Jayco AlUla ha vinto la 18° tappa, sul podio Pinot e Barguil, Thomas conserva la maglia rosa

VAL DI ZOLDO – Filippo Zana (Team Jayco AlUla) ha vinto la diciottesima tappa del 106^ Giro d’Italia, la Oderzo-Val di Zoldo di 161 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) e Warren Barguil (Team Arkéa Samsic).

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) conserva la Maglia Rosa di leader della Classifica Generale.

RISULTATO DI TAPPA

1 – Filippo Zana (Team Jayco AlUla) – 161 km in 4h25’12’’, alla media di 36.425 km/h
2 – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) s.t.
3 – Warren Barguil (Team Arkéa Samsic) a 50″

CLASSIFICA GENERALE

1 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers)
2 – Primož Roglič (Jumbo-Visma) a 29″
3 – João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 39″

LE MAGLIE UFFICIALI

Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate da Castelli con tessuti riciclati prodotti da SITIP.

Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers)
Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, sponsorizzata da Agenzia ICE con il brand Madeinitaly.gov.it – Jonathan Milan (Bahrain – Victorious)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ)
Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates)

Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore Filippo Zana ha detto: “Ancora non ci credo. Devo ringraziare la squadra perchè mi ha dato questa opportunità. Sono arrivato al Giro al 100%. Nel finale mi sono giocato le mie carte, era un’occasione di quelle che ricapitano poche volte nella vita e l’ho sfruttata. Vincere con la maglia tricolore è speciale”.

La Maglia Rosa Geraint Thomas subito dopo l’arrivo ha dichiarato: “È stata una giornata positiva. Ho guadagnato terreno su Almeida e non mi sono fatto staccare da Roglic. Mi sentivo abbastanza bene, anche se Primoz è andato davvero forte. Non è stato facile seguirlo. Per vincere il Giro bisogna essere costanti e finora lo sono sempre stato”.

CONFERENZA STAMPA

Il vincitore di tappa Filippo Zana ha dichiarato in conferenza stampa: “E’ uno dei giorni più belli della mia vita. E’ stata una tappa durissima, avevo il compito di andare in fuga e non è stato per niente facile. Una volta davanti dovevo capire come giocare al meglio le mie carte. Penso che la mia carriera possa cambiare da oggi. E’ il primo anno che posso preparare il Giro come si deve e per questo devo ringraziare la squadra”.

La Maglia Rosa Geraint Thomas ha detto: “Io, Primoz [Roglic] e Joao [Almeida] siamo abbastanza simili. Ognuno di loro ha avuto una giornata storta e domani potrebbe toccare a me. Non mi lascio trasportare dalle emozioni, mi limito a fare le cose essenziali. Sono sicuro che tutto si deciderà a cronometro. Roglic è andato molto meglio oggi rispetto al Monte Bondone e devo dire che me lo aspettavo. È stata una giornata molto dura, anche per il caldo. Sembra una gara completamente diversa rispetto alle prime due settimane. Per me è un grande vantaggio essere in Maglia Rosa. Ho 37 anni e tutta l’esperienza di una carriera lunga che cerco di trasmettere ai miei compagni di squadra. È bello godersi i momenti positivi anche perchè mi aiutano a lasciare alle spalle quelli negativi”.

106° Giro d’Italia 2023, la 19° tappa Longarone-Tre Cime di Lavaredo

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LONGARONE – La partenza da Longarone rende omaggio alle vittime della tragedia del 9 ottobre 1963 quando l’esondazione del Lago del Vajont distrusse il paese causando 1.910 vittime. A loro è stata dedicata la Chiesa di Santa Maria Immacolata con all’esterno il memoriale delle Vittime del Vajont e il museo Pietre Vive.

Il passaggio a Agordo offre un bel colpo d’occhio sulle Dolomiti bellunesi, in particolare sul Monte Agner, sulle Pale di San Lucano e sulla Moiazza. Una passeggiata nelle vie del centro ricorda un passato prospero, quando il paese era un importante centro minerario e non a caso la cinquecentesca Villa Crotta – De’ Manzoni in origine residenza dei proprietari del Centro minerario della Valle Imperina, a sua volta visitabile, è il monumento più fastoso di Agordo. Sono opera di giovani artisti contemporanei, invece, le decine di graffiti che ricoprono le facciate delle case nelle frazioni di Parech, Prompicai e Toccol.

Alleghe, distesa sulle sponde del lago omonimo e ai piedi del Civetta offre una pausa di relax. Il periplo del lago a piedi richiede un paio d’ore, certamente ben spese.

Sosta d’alta quota a Passo Valparola. Il restaurato Forte Tre Sassi custodisce numerose testimonianze dei combattimenti avvenuti su queste montagne tra il 1915 e il 1918.Sono oltre duemila i cimeli in mostra tra armamenti, divise e attrezzature dell’epoca. Appena più a valle la stazione di partenza della Funivia del Lagazuoi invita a un fuori rotta indimenticabile. Dalla terrazza del Rifugio collocato a 2.752 metri di quota accanto all’arrivo della funivia si gode la miglior vista sulla conca di Cortina d’Ampezzo e sulle montagne che le fanno da corona.

L’appuntamento olimpico del 2026 obbliga impone un lifting a Cortina d’Ampezzo. Nuove piste da sci, nuovi impianti di risalita non mancheranno, ma saranno molte le novità anche nel campo dell’accoglienza. Intanto ci si gode la passeggiata lungo i 600 metri dell’isola pedonale di Corso Italia, sfolgorante isola di mondanità ed eleganza, e si ripercorre la storia delle tradizioni cortinesi al Museo delle Regole d’Ampezzo. E’ quindi il Lago di Misurina a prendersi la scena. Nelle sue acque si specchiano le Tre Cime di Lavaredo, i Cadini, il Sorapìss, il Cristallo, stelle di prima grandezza delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. Tutti possono avvicinarle grazie a sentieri facili e ben tenuti. Che portano alle porte del Paradiso.

Testi a cura di Ettore Pettinaroli

Giro d’Italia 2023, 17° tappa: risultati, classifica e maglie

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Alberto Dainese del Team DSM ha vinto la diciassettesima tappa, sul podio Milan e Matthews. Thomas conserva la maglia rosa

CAORLE – Alberto Dainese (Team DSM) ha vinto la diciassettesima tappa del 106^ Giro d’Italia, la Pergine Valsugana-Caorle di 197 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Jonathan Milan (Bahrain – Victorious) e Michael Matthews (Team Jayco – AlUla).

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) conserva la Maglia Rosa di leader della Classifica Generale.

RISULTATO DI TAPPA

1 – Alberto Dainese (Team DSM) – 197 km in 4h26’08’’, alla media di 44.410 km/h
2 – Jonathan Milan (Bahrain – Victorious) s.t.
3 – Michael Matthews (Team Jayco – AlUla) s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers)
2 – João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 18″
3 – Primož Roglič (Jumbo-Visma) a 29″

LE MAGLIE UFFICIALI

Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate da Castelli con tessuti riciclati prodotti da SITIP.

Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers)
Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, sponsorizzata da Agenzia ICE con il brand Madeinitaly.gov.it – Jonathan Milan (Bahrain – Victorious)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Ben Healy (EF Education-EasyPost)
Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates)

Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore Alberto Dainese ha detto: “I ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale. Ero troppo avanti quindi mi sono defilato aspettando che partisse qualcuno. Sono riuscito a rimontare e passare Matthews proprio negli ultimi metri. Devo essere sincero, pensavo di essere secondo. E’ una gioia immensa”.

La Maglia Rosa Geraint Thomas, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È stato un finale Molto intenso. Per fortuna oggi non ha piovuto molto. Siamo arrivati tutti sani e salvi e siamo pronti per le prossime tre tappe. Indossare la Maglia Rosa nel giorno del mio compleanno sarà sicuramente bello, spero di poterla tenere fino a Roma”.

CONFERENZA STAMPA

Il vincitore di tappa Alberto Dainese ha dichiarato in conferenza stampa: “Non mi era mai capitato di vincere con un margine così ridotto. Sono rimasto teso finché non mi hanno detto che avevo vinto, è stata una liberazione. Forse è anche più bello vincere in questo modo. Abbiamo preso il comando a 2 km dall’arrivo. Marius Mayrhofer ha fatto un lavoro enorme. Ero al vento un po’ troppo presto e il Team Jayco AlUla mi ha superato a velocità doppia, quindi il mio vero sprint è stato più per colmare il divario con loro che per vincere. Finora era stato un Giro molto difficile. Sono stato retrocesso il primo giorno in cui ho fatto lo sprint [nella quinta tappa], da lì ho lavorato per i miei compagni di squadra. Mi sono anche ammalato nel giorno di riposo, ma ieri sera ho dormito bene e oggi finalmente ero in forma”.

La Maglia Rosa Geraint Thomas ha detto: “È stata una delle giornate più tranquille di questo Giro, almeno fino agli ultimi km. Il finale è stato caotico. Sono contento che i miei compagni di squadra abbiano controllato bene la situazione. L’importante era risparmiare più energie possibili per i prossimi tre giorni. Sia Primoz Roglic che Joao Almeida sono molto pericolosi. Entrambi sono forti a cronometro e ad essere sincero li temo entrambi. Venerdì sembra la frazione più dura. Grazie alla mia esperienza, ho la fiducia e la convinzione di poter vincere”.

106° Giro d’Italia 2023, la 18° tappa Oderzo-Val di Zoldo

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Il caffè di inizio giornata si sorseggia in Piazza Grande ai piedi del Torresin, la monumentale porta medievale che consentiva l’accesso alla città di Oderzo. Tutto intorno si ammirano la facciata del Duomo (il cui impianto originario risale al X secolo) e importanti dimore storiche come Casa Ottoboni-Saccomani, decorata con affreschi cinquecenteschi. La storia di Oderzo è, però, molto più antica. La raccontano le aree archeologiche disseminate in varie zone della città: il Foro Romano con i resti di un complesso forense di età augustea e di una grande domus, le ex carceri, la Via dei Mosaici, con la parte inferiore di due pozzi e la pavimentazione musiva di una domus e, infine, l’area tra Piazza Grande e Piazza Castello con un tunnel attraverso il quale si possono scorgere i resti di uno dei due assi principali della città.

La Foresta del Cansiglio, la seconda in Italia per estensione, invita a pur brevi escursioni rigeneranti. Arte e lavoro danno vita a un felice matrimonio a Pieve di Cadore. Il Museo dell’Occhiale presenta l’evoluzione della principale industria della zona con oltre 4.000 pezzi di ogni epoca e provenienti da tutto il mondo. Dopo la visita si va alla Casa natale di Tiziano Vecellio, nato proprio a Pieve di Cadore e si conquista il primo grande panorama sulle Dolomiti raggiungendo il Belvedere del parco Roccolo di S. Alipio ai cui piedi si distende il lago di Centro Cadore.

Sono più di 50 i dipinti che colorano le case di Cibiana di Cadore, il paese dei murales. Realizzati da artisti contemporanei, illustrano la storia del paese e gli antichi mestieri.

La Val di Zoldo abbaglia con le pareti del Monte Pelmo e del Gruppo del Civetta. Ma questa è anche chiamata la Valle dei gelatieri, un titolo dovuto alle centinaia di zoldani che a partire dall’Ottocento emigrarono in tutto il mondo facendo fortuna con i gelati da loro prodotti a regola d’arte. Dopo la pausa golosa in una gelateria si va alla scoperta delle frazioni che punteggiano la vallata per ammirare i caratteristici tabià (fienili tradizionali) e meravigliarsi davanti alle opere di Andrea Brustolon denominato anche “il Michelangelo del legno” per le sue eccelse doti di intagliatore. Alcune delle più significative si trovano nella Chiesa di San Floriano, in località Pieve.

Testi a cura di Ettore Pettinaroli

106° Giro d’Italia 2023, la 16° tappa Pergine Valsugana-Caorle

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Castel Pergine è il biglietto da visita della terza località del Trentino per numero di abitanti. Risale al XIII secolo, è sede di numerosi eventi e mostre e vi si può anche dormire. Ai suoi piedi si distende Pergine Valsugana con le sue belle case stile rinascimentale, i portici e i vicoli del centro storico mentre poco distante si distende il Lago di Caldonazzo, paradiso dei praticanti di windsurf e canoa. Ma la grande sorpresa è il Museo del Paracarro, nella vicina Canezza. Ce ne sono a decine, recuperati sulle strade di tutta Europa e ognuno di loro è associato a un campione del grande ciclismo e alle imprese compiute sulla strada di provenienza del paracarro.

Sono almeno tre le cose da vedere a Bassano del Grappa. Il Ponte degli Alpini, progettato dal Palladio e ristrutturato negli anni scorsi, Palazzo Sturm che ospita il Museo della Ceramica e il Museo della Stampa, e il Castello degli Ezzelini. Si fa poi conoscenza con la rinomata grappa locale al Museo Poli e alla Grapperia Nardini.

Si passeggia nella storia all’interno delle mura che cingono il nucleo di Castelfranco Veneto. La meta, per tutti, è il Museo Casa Giorgione dedicato al figlio più illustre della cittadina e del quale si può vedere la straordinaria Pala di Giorgione all’interno del Duomo.

L’animata Calmaggiore porta da Piazza dei Signori a Piazza Duomo e collega idealmente il cuore politico di Treviso con quello religioso. La prima è diventata il salotto della città e su di essa si affacciano la Torre Civica, il Palazzo dei Trecento e il Palazzo del Podestà. Nella Cattedrale, consacrata a San Pietro Apostolo e sovrastata da ben sette cupole, si ammira l’Annunciazione dipinta dal Tiziano. Da vedere anche l’isola della Pescheria situata al centro del canale Cagnan e il suggestivo Canale dei Buranelli.

La pesca è da sempre il motore dell’economia di Caorle e non a caso il centro storico si sviluppa poco distante dal porto peschereccio ancora molto attivo, tanto che essere divertente recarsi al Mercato Ittico Comunale dove ogni mattina il pescato viene venduto all’asta. Cuore della cittadina è Piazza Vescovado sulla quale si affaccia il Duomo di Santo Stefano (XI sec.) affiancato da un campanile cilindrico che richiama la tradizione bizantina. Da qui ci si incammina lungo l’incantevole Calle Lunga per respirare le atmosfere del tempo che fu.

Testi a cura di Ettore Pettinaroli