Sinisa, Delio e la grande occasione (forse) persa

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La grande occasione si è affacciata, ma adesso forse non è più praticabile. Stiamo parlando ovviamente del fatto del giorno che ieri ha sconvolto mediaticamente Firenze e i tifosi della Fiorentina, ovvero del possibile passaggio di Sinisa Mihajlovic sulla panchina dell’Inter. Moratti è in difficoltà dopo il repentino abbandono di Leonardo e non avendo troppo tempo per scovare un grande mister, si è rivolto all’allenatore serbo che a Milano ha lasciato tanti amici. Mihajlovic ci ha pensato ma ha voluto prima sentire i vertici viola che non hanno opposto una resistenza strenua, lasciando spazio fino a lunedì per la conclusione della vicenda, almeno si spera.

Fin qui i fatti, ma permettetemi qualche considerazione. La Fiorentina ha lasciato la porta aperta al passaggio di Sinisa ancora non certo, per poter contattare un eventuale sostituto e per non trovarsi con la patata bollente in mano a tre settimane dalla partenza per il ritiro di Cortina. Il fine settimana consentirà a Moratti di aggiustare il tiro sull’allenatore del dopo-Leonardo e a Corvino di prendere contatti con eventuali sostituti che hanno nome e cognome: Delio Rossi o Giampiero Gasperini.

Non mi stupisco quindi del fine settimana di riflessione: se all’Inter arriverà Villas Boas o chi per lui, la Fiorentina potrà dire di aver difeso il contratto del suo allenatore, altrimenti avrà già in mano il sì del sostituto.

C’è poi la reazione del popolo viola che non lascia dubbi: Mihajlovic non piace ai sostenitori gigliati. Radio Blu con il filo diretto di ieri pomeriggio ha messo il sigillo sul nostro sondaggio che con oltre 3200 votanti unici ha decretato che il mister più amato sarebbe Delio Rossi che ha raccolto il 77% delle preferenze contro un misero 6% del tecnico serbo che rischia ai primi scossoni della prossima stagione di essere contestato anche per questo mancato passaggio alla corte del re del petrolio. Questione di feeling? Non solo, a Firenze uno scudetto lo rivedremo fra molti anni e non ci resta che puntare sul bel gioco e su qualche soddisfazione occasionale. Rossi e Gasperini porterebbero in eredità un gioco spumeggiante che piace ai fiorentini, stufi dell’infinita serie di pareggi privi di gioco e divertimento. Della serie se proprio non possiamo vincere, almeno divertiamoci. E il ragionamento non fa una piega.

[Saverio Pestuggia – Fonte: www.violanews.com]