Sintetico e più Nord: Ecco la nuova serie A

238

Con l’ultimo responso, arrivato dalla finale play-off che ha visto trionfare il Novara sul Padova, ma sempre in attesa delle rapide decisioni promesse dalla giustizia sportiva, presto chiamata ad esprimersi sul caso calcio-scommesse, si completa il novero delle partecipanti al prossimo campionato di serie A.

Prima grande novità della stagione a venire saranno le partite sull’erba sintetica. Il manto del Piola, casa del neo-promosso Novara(tornato in A dopo 55 anni), era già salito agli onori della cronaca come primo campo in sintetico della serie A cadetta, con due promozioni consecutive lo sarà anche della serie A.

Con il ritorno in A di Siena, Atalanta (entrambe sub iudice) e Novara, Toscana e Piemonte incrementano la rappresentanza regionale a due squadre, stabile a tre la Lombardia che, perdendo Brescia, acquista Bergamo. Dimezzata quella di Puglia, via il Bari rimane solo il Lecce, e Liguria, via la Sampdoria, resta il Genoa.

Le due regioni più rappresentate restano così Lombardia ed Emilia-Romagna (3), a seguire sono Piemonte, Sicilia, Toscana e Lazio (2), restano fuori in 8: Calabria, Molise, Abruzzo, Basilicata, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Marche, Umbria. Sono 13 quindi, le regioni partecipanti, portabandiera di 18 comuni tutti capoluogo di provincia, 10 capoluogo di regione. Non c’è spazio per le provinciali a quanto emerge.

Il campionato perde così quattro derby, e tra questi due dei più sentiti del campanilismo calcistico italiano (Lecce vs Bari; Genoa vs Sampdoria), acquisendone tre (Siena vs Fiorentina; Brescia vs Milan e Inter) e mezzo (Torino vs Novara).

Dando per certa la permanenza di Tesser a guida del Novara, sono la metà, nove, i tecnici riconfermati rispetto alla passata stagione: Mihajlovic (Fiorentina), Napoli (Mazzarri), Milan (Allegri), Inter (Leonardo), Udinese (Guidolin), Colantuono (Atalanta), Parma (Colomba), Cagliari (Donadoni), Lazio (Reja). Tra questi, solo Mihajlovic, Mazzarri, Allegri, Tesser, Colantuono, Reja e Guidolin non sono subentrati in corso d’opera. Dieci squadre hanno già provveduto a sostituire la propria guida tecnica, ultimo posto disponibile a Lecce. La Roma ha scelto Luis Enrique dando il benservito a Montella, che è andato a Catania. Il Genoa ha l’accordo con Malesani, che ha lasciato Bologna dove è arrivato Bisoli, esonerato da Cagliari la scorsa stagione. Di Carlo, reduce dalla debacle terminata anzitempo con la Sampdoria, riparte da Verona, che ha liberato Pioli, accasatosi al Palermo. Giampaolo, che ha fatto le sue fortune con Ascoli e Siena, torna in bianconero, da tecnico del Cesena, per far dimenticare l’avventura sfortunata a Catania. Il Siena, che ha lasciato libero Conte, nuovo tecnico della Juventus, sarà guidato da Sannino.

Si torna a giocare al Franchi di Siena, all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, al Piola di Novara ed all’ex Delle Alpi di Torino, ristrutturato e denominato “Juventus Arena”. Aumenta il peso del Nord, che nonostante abbia perso 2 squadre (Sampdoria e Brescia), ne acquista tre, portandosi così a quota 13, uno stradominio nella bilancia calcistica italiana. Sole le due capitoline al Centro, 5 le formazioni divise tra Sud ed isole.

Il Milan, campione d’Italia in carica, cercherà di difendere il titolo dall’assalto dell’Inter, nel derby scudetto che vede in palio il 19° per entrambe, e quindi la supremazia cittadina almeno per quel che riguarda il titolo nazionale. Le due compagini milanesi apriranno di fatto la prossima stagione col derby di Supercoppa che si giocherà al Bird’s Nest di Pechino.

Milan, Inter e Napoli parteciperanno alla fase a gironi della Champions League, mentre l’Udinese dovrà battagliare ai preliminari per accedervi, ciò significherà ritiro anticipato, come per il Palermo, che grazie alla qualificazione alla finale della Coppa Italia, persa contro l’Inter, ha ottenuto i preliminari di Europa League, dove gareggeranno certamente Roma e Lazio. Juventus unica “big” fuori dalle coppe europee.

Peculiarità cromatiche: Tre squadre vestiranno la casacca azzurra (Napoli, Lazio e Novara) seppur d’intensità diversa. Predominio assoluto del bianconero: Juventus, Udinese, Cesena e Siena. Tre le formazioni rossoblu, Cagliari, Bologna e Genoa, come le nerazzurre, Atalanta ed Inter, le giallo blu, Chievo e Parma, le giallorosse, Roma e Lecce.

In coda, salvandosi il Cesena consoliderebbe il record che non l’aveva mai vista partecipare a due campionati di A consecutivi. Il Lecce tenterà di riconfermarsi dopo una serie di saliscendi tra A e B. La sesta salvezza, varrebbe al Catania il record storico di permanenza nel massimo campionato italiano, superando quello di sei stagioni stabilito negli anni ’60 e già eguagliato.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]