Ventura: “Con il Grosseto una vittoria meritata”

264

Ventura è contento della prestazione della sua squadra con il Grosseto, che con dieci uomini chiudeva gli spazi, perché nel primo tempo si sono fatti correre gli avversari e nel secondo si è spinto di più fino ad arrivare all’espulsione e all’autogol.

Lo aveva detto che non sarebbe stata facile la partita con il Grosseto e infatti ci sono stati pochi spazi per agire.
“Di spazi non ce n’erano proprio anche perché oltre a Zanetti c’erano anche Crimi, Ronaldo, Lupoli e Caridi: non erano in dieci sotto la linea della palla, ma dieci sotto la metà campo quindi era praticamente impossibile avanzare, ecco perché non c’erano spazi. Ho fatto i complimenti alla squadra perché nel primo tempo li hanno fatti correre e nel secondo abbiamo cominciato a forzare un po’ di più e infatti abbiamo creato un po’ di più. La dimostrazione c’è stata quando i biancorossi sono rimasti in dieci e di conseguenza si è creato qualche spazio in più, infatti siamo riusciti a creare quattro-cinque palle gol in dieci minuti, ma soprattutto loro non sono stati più in grado di crearci problemi. Questo è stato figlio di quanto fatto da noi nel primo tempo, alcuni potranno averlo giudicato negativo io al contrario lo giudico estremamente intelligente perché i ragazzi hanno giocato da squadra contro una buona squadra infatti se il Grosseto non aveva mai perso ci sarà stato pur un motivo. I nostri avversari non potevano vincere perché non hanno fatto mai un tiro in porta, però potevano pareggiare. Per novantacinque minuti abbiamo giocato con un discreto raziocinio, certamente si poteva fare meglio e su questo dobbiamo lavorare molto, perciò devo fare ai miei i complimenti perché sono stati sereni, hanno avuto una pazienza infinita e una buona lucidità e alla fine hanno vinto anche meritatamente”.

Le risposte che chiedeva prima della gara sono arrivate?
“Sono contento. Prima di iniziare la partita con il Grosseto avevo detto alla squadra che erano stati bravi contro il Varese, che faceva della foga il proprio punto di forza chiudendo tutti gli scarichi, perché avevano interpretato bene la partita e l’avevano vinta; stessa cosa con la Nocerina che faceva della corsa e dell’aggressività le sue armi migliori; identico discorso con la Sampdoria che ha qualità. Oggi il discorso era diverso perché incontravamo una squadra che gioca da squadra con dieci uomini che chiudono ogni spazio e noi dovevamo vincere da squadra e lo abbiamo fatto”.

Otto giornate e venti punti in classifica. Vede meglio la squadra dal punto di vista atletico o mentale, nel senso che vede maggiori possibilità di progresso nelle gambe o nella testa dei suoi giocatori?
“Nelle gambe obiettivamente siamo arrivati fino a fine gara senza problemi e avevamo giocato tre giorni fa quindi va bene. Nella testa ho appena fatto loro i complimenti perché sono stati sereni e lucidi fino alla fine e quindi anche sotto questo aspetto sono abbastanza soddisfatto. Dobbiamo migliorare ulteriormente in alcune situazioni, a parte un discorso di crescita che dobbiamo ancora completare e su questo dovremo ancora lavorare. Se quando eravamo ancora a Sappada qualcuno avesse detto che in una gara serale di giorno feriale dopo due mesi e mezzo ci sarebbero state allo stadio sedici-diciassettemila persone nessuno ci avrebbe creduto e questo è un ringraziamento che faccio al pubblico che ci ha applaudito alla fine, ma anche durante la partita, e quindi vuol dire che ha apprezzato la voglia, la disponibilità, la professionalità e la serietà di questa squadra. Allo stesso modo se avessero detto che dopo due mesi e mezzo saremmo stati primi in classifica, con la miglior difesa e la squadra meno ammonita non ci avrebbe creduto nessuno. Oggi come oggi la riflessione che va fatta è che il pubblico ha tutti i diritti di godersi questo momento, ma noi come squadra possiamo gioire fino alla ripresa degli allenamenti e poi immediatamente concentrarci sul Verona e pensare che dobbiamo lavorare”.

Parlando di Verona non ci sarà Ogbonna che si merita la chiamata in Nazionale, ma che forse lei avrebbe preferito avere a disposizione.
“Ho parlato con Prandelli che lo avrebbe convocato la volta successiva, ma avendo degli infortunati lo ha chiamato già questa volta. Sono contento per lui, ma certamente un po’ mi dispiace non averlo. Comunque non ci sarà un giocatore importante, ma al suo posto ve ne sarà un altro altrettanto importante: Pratali, devo tenerlo calmo perché altrimenti parte per Verona subito tanta è la sua voglia di giocare. Quindi dal mio punto di vista non c’è preoccupazione”.

Restando in tema di difensori con il Grosseto ha giocato D’Ambrosio, come le è sembrato?
“D’Ambrosio ha sbagliato due-tre palle inizialmente e c’è stato un po’ di brusio da parte del pubblico e obiettivamente non è facile giocare sentendolo, soprattutto per un calciatore che ha giocato meno di altri. Ma noi facciamo all’interno del gruppo un discorso di rispetto e diamo e pretendiamo rispetto. Io il rispetto lo do a un giocatore che si allena con impegno e quindi non ho nessun problema a far giocare D’Ambrosio. La prossima partita che giocheremo in casa, mi correggo la prossima veramente non posso dirlo perché un impegno non posso prenderlo, ma lo farò di nuovo giocare perché deve imparare a superare le difficoltà e perché ha le potenzialità per diventare un giocatore. Io lo vedo da vicino e credo che molti non conoscono il vero D’Ambrosio e forse neppure lui conosce se stesso: ha delle potenzialità enormi deve solo avere la serenità per esprimerle. Sarebbe troppo facile farlo giocare in trasferta così non c’è il pubblico che rumoreggia se sbaglia, invece giocherà in casa e deve riuscire qui all’Olimpico se vuole fare il calciatore”.

E’ presto per guardare la classifica, però le altre partite hanno evidenziato che vincere non è facile per nessuno (AlbinoLeffe-Padova 1-0, Brescia-Gubbio 2-2, Nocerina-Juve Stabia 2-3, Sassuolo-Pescara 1-1, Verona-Sampdoria 1-1,ndr).
“Questa volta parlo della classifica perché gli altri campi hanno ufficializzato che cosa è la serie B. Io dico che la serie B è sofferenza. Il Padova che dominava il campionato gioca con l’AlbinoLeffe e perde, la Juve Stabia che rischiava l’esonero dell’allenatore nelle ultime due gare, tra l’altro due trasferte, vince con Reggina e Nocerina, due campi particolarmente difficili. Credo che non ci sia altro da dire su questo campionato e su questa categoria”.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]