Bari, Perinetti: “Due le cause principali della retrocessione. Un mio ritorno? Chissà, magari…”

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Giorgio Perinetti, attuale Ds del Siena, ha passato il week-end a Bari vedendo sancire l’ufficiosa retrocessione dei galletti. Il senese attribuisce a due fattori la retrocessione in cadetteria: “E’ una stagione negativa sotto tutti i punti di vista. A mio modesto modo di vedere le cose, le cause di questa retrocessione sono essenzialmente due. La prima: i tanti infortuni che hanno comunque compromesso i piani dell’allenatore e della società, anche se bisogna capire come sono stati generati. Seconda causa: le motivazioni. Su questo avvertii il presidente dicendogli che il secondo anno è difficile confermarsi perchè le motivazioni calano del 40%” .

In successione, analizza il suo addio al Bari: “Il primo anno il presidente chiamò le società che erano interessate al sottoscritto dicendo che non mi muovevo da Bari. L’anno scorso invece ha detto che potevo andare, nonostante dicesse pubblicamente che restavo a Bari. Ho dedotto che avevo fatto il mio tempo e ho tolto il disturbo”.

L’amore che anche oggi prova nei confronti della società biancorossa, è evidente dai consigli che offre al club: “Dopo una retrocessione dalla A alla B, si puo’ risalire subito perchè c’è il “paracadute” finanziario che ti permette di poter spendere di piu’ rispetto a chi era già in B. Certo c’è bisogno anche di altre risorse e di scelte oculate: sia nella massima serie che in B per essere competitivi, devi avere i soldi”.

Infine apre ad un possibile ritorno nel capoluogo pugliese: “Un domani chissà, ma non è questo il momento, anche se mi piacerebbe tornare. Sono un tifoso del Bari e dico ai tifosi che accettare Bari vuol dire prendersi un fardello pesantissimo. Per questo invito tutti a mantenere la calma perchè la contestazione troppo accesa frena anche eventuali nuovi arrivi di giocatori, allenatori e direttori sportivi”.

[Marco Fornaro Fonte: www.tuttobari.com]