Milan-Bologna: la presentazione

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logo-bolognaPer qualcuno il sospetto è che fu proprio quella gara, un girone fa, a mettere un grosso macigno sull’umore rossoblù. Peraltro non già altissimo di suo dopo due pareggi e due sconfitte. Quel 3-3 dell’andata, insomma, grida ancora vendetta per come è maturato: un vantaggio buttato all’aria all’ultimo minuto. L’occasione è adesso quella di cogliere dalla sfida con il Milan il risultato, anche psicologico, opposto: proseguire nella strada della svolta dopo la vittoria sul Torino.

Se la scorsa settimana, in casa rossoblù, era stata quella delle assenze, tra la cessione di Diamanti, le squalifiche e gli infortuni, questa è invece quella dei recuperi, che offrono a Ballardini ampia possibilità di scelta in ogni reparto. Kone e Moscardelli hanno scontato la squalifica, Cech e Della Rocca (comunque non convocato) sono rientrati in gruppo a inizio settimana e anche Natali, Cristaldo e Bianchi hanno smaltito i lievi acciacchi riportati a Torino. Ai box restano solo Pazienza (che dovrebbe rientrare la prossima settimana, pronto per la partita con la Roma) e Acquafresca. Recuperati non significa però giocatori al top. Vedi proprio Natali, Cristaldo e Bianchi, e vedi Kone alle prese con una caviglia gonfia per cui potrebbe essere riconfermato in blocco l’undici che ha giocato domenica contro il Torino. Destinati a partire ancora una volta dalla panchina i neo acquisti Ibson e Friberg.

Dall’altra parte un Milan che con Seedorf non è ancora decollato e che è reduce dalla sconfitta con il Napoli. In settimana, poi, lo sguardo è stato parecchio (per non dire soprattutto) rivolto alla Champions, con Galliani che ieri ha fatto visita alla squadra per ricordare quanto sia importante, anche per le casse del club, l’impegno con la Coppa dalle grandi orecchie. Conviene però non aspettarsi un Milan già con la testa all’Atletico, visti i valori dei rossoneri. Vero è, però, che non è un Milan imbattibile, vedi alla voce lacune difensive di cui approfittare. Seedorf, comunque, oggi ha messo in guardia. “É solo una questione di testa causata dai risultati. Il gruppo deve restare unito e torneremo il Milan. Ma adesso dobbiamo concentrarsi sul Bologna; dell’Atletico non abbiamo ancora parlato, ma per fare bene contro gli spagnoli dobbiamo fare una bella figura con la squadra di Ballardini”.

Segue apprezzamento per i rossoblù: “E’ sempre una squadra da rispettare; ha una storia alle spalle. Ho visto la partita vinta a Torino; sanno quello che vogliono fare. Hanno due attaccanti bravi e sono ben organizzati. Noi dobbiamo correre bene e con una certa velocità”. Quindi qualche parentesi sulla formazione: “Honda? E’ un talento, ma dobbiamo avere pazienza; diamogli il tempo. In Russia il calcio è diverso. Non sono preoccupato, Key lavora tanto, pian piano capirà quando sia efficace: comunque è pronto per il Bologna. Abate? La posizione di Napoli non era pianificata poiché Honda aveva la febbre e Kakà non si era allenato. Possibile. Balotelli e Pazzini? Si è possibile, ma non mi sembra l’ideale: ci ho pensato, ma se devo fare una variazione nel secondo tempo?”. Dalle parole del tecnico rossonero, dunque, sembra difficile ipotizzare domani Balotelli sulla linea dei trequartisti e Pazzini terminale offensivo nel 4-2-3-1che sarà la veste tattica dei rossoneri. SuperMario dovrebbe piuttosto agire da unica punta, con Honda trequartista centrale e Poli e Taarabt esterni. Kakà potrebbe dunque essere risparmiato in vista della Champions. Oltre alle assenze di El Shaarawy, Cristante, Birsa ed Emanuelson, mancherà anche Robinho, out in settimana per un problema muscolare.

[Cinzia Saccomanni – Fonte: www.zerocinquantuno.it]