Italia-Nuova Zelanda 1-1: Azzurri ancora sterili, ora dobbiamo battere la Slovacchia

L’Italia non va oltre l’1-1 contro la Nuova Zelanda, pareggiando su rigore di Iaquinta (procurato da De Rossi) la rete iniziale di Smeltz (viziata da fuorigioco e da un fallo neozelandese) che ci aveva fatto vedere gli spettri. Azzurri che al momento sono secondi nel Girone con 2 punti, gli stessi della stessa Nuova Zelanda, a -2 dal Paraguay che nel pomeriggio aveva fatto fuori la Slovacchia 2-0 (Vera e Riveros).

Pur avendola dominata dal principio alla fine, l’Italia (un palo con Montolivo sull’1-1) non è riuscita a scollinare il muro eretto dagli oceanici (che l’hanno messa sin troppo sul piano fisico), costringendoci a girare alla larga dall’area di rigore, facendo sì che ci esprimessimo in azioni sterili che non hanno prodotto altro che sudore e fatiche inutili, se si eccettua il rigore procurato dal romanista.

Anche da calci piazzati, sempre battuti in maniera approssimativa, i nostri si sono mostrati inadeguati, sprecando le poche possibilità di violare la loro retroguardia ermetica (difendevano sempre in 11). Un’Italia mostratasi prettamente operaia, e che continua a fallire nel 2010 l’appuntamento con la vittoria, per un’astinenza che è un tutto dire della competitività dei Campioni del Mondo in carica, che così giocando non potranno rispolverare i fasti che furono. Italia che paga l’assenza di un vero numero 10 (Di Natale palesa disorientamento lontano dallo “Stivale” italico), o comunque di un fantasista, tanto più di un fuoriclasse come sarebbe potuto essere un Del Piero o un Cassano, lasciati inspiegabilmente (se non per motivi personali) a casa…

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Inter e Juve, linea calda. Quagliarella, Miccoli, Sculli e Frey: amarsi e poi dirsi addio? E’ il mercato degli incroci pericolosi

Una telefonata allunga la sfida. Quella tra Juve e Inter. Il nuovo duello di mercato made in Italy. Il cellulare è quello di Andrea Agnelli, dall’altra parte Massimo Moratti, storia di qualche giorno fa.

La Juve è a Mosca, Marotta e Paratici vogliono chiudere per Krasic ma trovano un’improvvisa resistenza. I russi mettono in mezzo il City (fuoco) e pure l’Inter (fuochino), si rischia il primo incidente diplomatico dell’estate. E’ allora che interviene Agnelli, è allora che Moratti si conferma un signore, una telefonata per sancire un gentleman agreement, per non farsi del male sullo stesso giocatore, per non farsi mettere in mezzo dal Cska.

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Inter e Juventus, scoppia la guerra anche sul mercato. Oltre 700 giocatori sottratti alle trattative. Napoli, sbrigati o perderai tante opportunità

L’accesa rivalità sportiva, esplosa negli ultimi anni tra l’Inter e la Juventus, dopo aver già valicato in passato i confini del terreno di gioco per revocare ed assegnare uno scudetto nei tribunali del calcio, sta per esondare anche sul mercato.

La Juventus del neo-presidente Andrea Agnelli, che, al momento, è l’unico grande club che dichiara apertamente di volere investire per vincere, lasciando a marcire nel cassetto i conti del ragioniere, è diventata per l’Inter l’unico antagonista vero da marcare anche sul mercato. In questo senso, i segnali che arrivano negli ultimi giorni sono chiari e forti.

Un grande club non si rinforza soltanto acquistando ogni anno quei fuoriclasse che servono (l’Inter lo farà anche quest’anno con Mascherano & co. ), ma anche impedendo agli avversari di potenziarsi e di colmare così il gap tecnico della stagione precedente.

La Juventus da quasi un mese organizza incontri, conversazioni e tavoli di lavoro, al fine di raggiungere l’intesa con il Bari e con il Genoa, proprietarie al 50% ciascuna del calciatore Bonucci, per portare il forte e giovane difensore a Torino.

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Bari: mercato ancora in pausa

Comincia una nuova settimana e riparte il calciomercato. O perlomeno, ricomincia il tourbillon di nomi e di trattative vere o presunte che si snodano intorno al Bari. Il direttore sportivo del sodalizio biancorosso Guido Angelozzi, dopo un week-end di riposo nella sua Sicilia, prova da oggi a riallacciare il filo del discorso con le trattative che maggiormente tengono in ansia i tifosi baresi. Parliamo del nodo-Bonucci, che potrebbe essere sciolto entro la fine della settimana col trasferimento del difensore alla Juventus (anche se recentemente c’è stato un interessamento di Milan e Fiorentina), della risoluzione delle situazioni di Almiron e Barreto, che i tifosi sperano di rivedere in biancorosso anche durante la prossima stagione, e delle comproprietà di Sasà Masiello e Meggiorini, col primo che sembra avere molte più chances del secondo di proseguire l’avventura barese.

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Italia-Paraguay 1-1: Lippi stecca la prima

Gli azzurri di Marcello Lippi erano forse i più attesi di questo Mondiale, in virtù del Titolo che portavano in grembo. Ebbene, i Campioni in carica hanno fortemente deluso (o rispettato, a seconda dei punti di vista) le attese, andando ad impattare al cospetto di un non irresistibile Paraguay.

I sudamericani non ci hanno consentito di esprimere il nostro gioco nei 16 metri finali, chiudendo tutti gli spazi, rendendo assolutamente inoffensivi i vari Gilardino, Pepe e Iaquinta, fra i più deludenti dei nostri. Nella nostra comitiva si son salvati invece Montolivo, Criscito e l’autore del provvidenziale pareggio De Rossi, al 9° gol in Nazionale.

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Rossinho e le tentazioni violarossonere. Juve e Roma grandi manovre. Palermo alla francese. Napoli fai chiarezza!

C’eravamo lasciati un po’ all’improvviso. Quando Moggi comandava e si prendeva gioco dei giornalisti, divertendosi a smentire quello che magari aveva concluso mezz’ora prima. Adesso me lo ritrovo qui, nel sito più amato dagli avventurieri del mercato, un milione di amici al giorno, dove persino Pierpaolo Marino fa il giornalista e mi sembra tutto così strano, abituato io a rincorrerlo per giorni interi nei garage dell’hilton a caccia di un indizio. Sono tornato, scusate il ritardo.

Sono tornato nel giorno in cui l’Inter riparte da Don Rafa per dimenticare Mou. Branca l’aveva puntato da subito mentre il suo presidente pensava (e pensa ancora, per l’Inter del futuro) a Guardiola prima e Hiddink poi, passando per Capello che, diciamolo chiaramente, l’Inter l’ha un po’ utilizzata per farsi togliere la clausola e lavorare tranquillo fino a Euro 2012. Non era convinto Moratti, non lo convinceva l’aspetto manageriale di Benitez, perchè la premier non l’ha mai vinta pur spendendo un sacco, qui però non avrà bisogno di costruire ma solo di mantenere l’Inter ai vertici. Buona fortuna.

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Genoa, Michele Corti: il punto sulla stagione del Genoa

Una buona stagione, caratterizzata da qualche pecca in alcuni reparti. Il giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net, Michele Corti celebre volto di Telegenova e ideatore del premio “Stelle nello Sport” a sfondo benefico per la Sla, commenta così la stagione appena trascorsa. Inoltre traccia le possibili priorità del mercato del Genoa: dopo l’ormai prossimo arrivo di Toni, che risolverà il problema della punta centrale, la dirigenza del Grifo punterà sulla scelta di un regista di centrocampo.

Come giudica la stagione appena trascorsa?

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Juventus: Bettega di nuovo out

La rivoluzione continua. Dopo il direttore sportivo, Alessio Secco, e il responsabile del settore giovanile, Renzo Castagnini, anche Roberto Bettega lascia la Juventus. È durata soltanto cinque mesi la sua nuova esperienza dirigenziale da quando, a fine dicembre scorso, era stato chiamato dall’ex presidente Blanc al capezzale di una squadra alle prese con la peggiore stagione degli ultimi cinquant’anni. L’avvento di Bettega come vicedirettore generale non ha dato gli effetti sperati, la tanto attesa svolta non è avvenuta. Ora con la nomina a presidente di Andrea Agnelli e soprattutto con l’arrivo di Beppe Marotta come direttore generale dell’area sportiva, per lui non c’era più spazio. L’uscita di Bettega dai quadri dirigenziali era attesa già da diversi giorni; l’ufficialità è arrivata oggi.

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