L’Italia non va oltre l’1-1 contro la Nuova Zelanda, pareggiando su rigore di Iaquinta (procurato da De Rossi) la rete iniziale di Smeltz (viziata da fuorigioco e da un fallo neozelandese) che ci aveva fatto vedere gli spettri. Azzurri che al momento sono secondi nel Girone con 2 punti, gli stessi della stessa Nuova Zelanda, a -2 dal Paraguay che nel pomeriggio aveva fatto fuori la Slovacchia 2-0 (Vera e Riveros).
Pur avendola dominata dal principio alla fine, l’Italia (un palo con Montolivo sull’1-1) non è riuscita a scollinare il muro eretto dagli oceanici (che l’hanno messa sin troppo sul piano fisico), costringendoci a girare alla larga dall’area di rigore, facendo sì che ci esprimessimo in azioni sterili che non hanno prodotto altro che sudore e fatiche inutili, se si eccettua il rigore procurato dal romanista.
Anche da calci piazzati, sempre battuti in maniera approssimativa, i nostri si sono mostrati inadeguati, sprecando le poche possibilità di violare la loro retroguardia ermetica (difendevano sempre in 11). Un’Italia mostratasi prettamente operaia, e che continua a fallire nel 2010 l’appuntamento con la vittoria, per un’astinenza che è un tutto dire della competitività dei Campioni del Mondo in carica, che così giocando non potranno rispolverare i fasti che furono. Italia che paga l’assenza di un vero numero 10 (Di Natale palesa disorientamento lontano dallo “Stivale” italico), o comunque di un fantasista, tanto più di un fuoriclasse come sarebbe potuto essere un Del Piero o un Cassano, lasciati inspiegabilmente (se non per motivi personali) a casa…