Samp, Iachini: “Cuore e carattere nella ripresa”

Una vittoria fondamentale sulla strada che porta ai playoff: una vittoria raggiunta col cuore, coi nervi con la grinta. Tutte qualità incarnate dal tecnico Iachini, il quale, dalla mixed-zone del “Romeo Menti”, ha commentato le circostanze non proprio fortunate incontrate dai blucerchiati:

“Giungevamo a questo appuntamento con seri problemi di formazione – ha riportato tuttojuvestabia.it -. Già sapevamo di non poter contare su Pozzi e Bertani, ai quali si sono andati ad aggiungere Eder e Gastaldello. Inoltre, il nostro approccio alla gara non è stato del tutto normale, poichè nel primo quarto d’ora abbiamo sofferto l’adattamento al sintetico. Provare a ribaltare il risultato, dopo lo svantaggio immediato, non era facile, perchè dovevamo provare a catapultarci in avanti senza prestare il fianco alle ripartenze gialloblu. Ma la nostra determinazione è stata superiore alle difficoltà, e ci ha concesso di venir fuori con il passare del tempo”.

Decisiva per la conquista dei tre punti, è stata la determinazione mostrata a inizio ripresa: “Al ritorno in campo abbiamo avuto un approccio idoneo alla situazione. Con cuore e carattere questo gruppo ha messo in chiaro la propria intenzione di portare a casa la piena posta in palio. Paradossalmente, non abbiamo sofferto l’inferiorità numerica. Era talmente tanta la nostra fame di vittoria che, grazie anche ai nostri supporters, sembrava fossimo noi con un uomo in più”.

Nonostante il successo sia meritato, il tecnico ascolano ha voluto tessere le lodi degli avversari: “Complimenti a tutta la Juve Stabia non solo per averci messo in difficoltà, ma anche e soprattutto per quanto fatto vedere nel corso dell’anno. Braglia ed i suoi ragazzi meritano ogni elogio per aver disputato un grande campionato”.

[Filippo Montelatici – Fonte: www.sampdorianews.net]

Livorno-Sassuolo: la presentazione dell’incontro

Livorno – Nella quarantesima giornata del campionato cadetto il Livorno affronta il Sassuolo di mister Fulvio Pea, reduce dall’importantissimo successo per 2 a 0 ottenuto contro il Crotone sabato scorso. Saranno due gli ex di turno: Emanuele Terranova nel Sassuolo e Attila Filkor nel Livorno.

Quello di sabato è il quarto incontro a Livorno fra le due squadre; nei tre precedenti il Livorno ha ottenuto due vittorie e una sconfitta. Per quanto concerne il Sassuolo, Pea schiera solitamente i modenesi con il modulo 3-5-2 e domani, sabato 12 maggio, dovrebbe schierare la squadra come segue: Pomini in porta, Marzorati, Piccioni e Terranova in difesa, Consolini, Cofie, Valeri, Missiroli e Longhi a centrocampo, Boakye e Sansone di punta. Nel Livorno sarà assente Bernacci, squalificato dal giudice sportivo. Il nuovo allenatore Perotti potrebbe mandare in campo i seguenti undici: Bardi in porta, Salviato, Bernardini, Knezevic e Lambrughi in difesa, Belinghieri, Luci e Filkor a centrocampo, Siligardi dietro alle due punte Dionisi e Paulinho. Gli amaranto affrontano una delle squadre più forti del campionato, una compagine che, ormai sicura dell’accesso ai playoff, sta lottando per la promozione diretta in Serie A.

In realtà, l’avversario che si trova di fronte, per il Livorno, è relativo perché, ultimamente, che sia una delle ultime in classifica o la capolista, la squadra amaranto non riesce mai ad uscire dal campo con un risultato positivo. Qualsiasi disamina tecnico-tattica perde quindi valore. La speranza è che con il cambio di allenatore terminino le disattenzioni difensive e ritrovi verve la coppia d’attacco Dionisi e Paulinho, che sembra aver smarrito il proprio smalto nel momento decisivo della stagione. La retrocessione diretta in Lega Pro è a un solo punto, ma ciò che più preoccupa è che questa squadra non riesce più a reagire e sembra lasciarsi trascinare “morbidamente” verso un incubo che la tifoseria amaranto non merita. Qualsiasi tentativo deve essere fatto per cercare di salvare almeno l’ingresso nei playout. E nulla deve distrarre gli amaranto, nulla deve indebolirli, nemmeno i tentativi di buttare fango sulla storia amaranto da parte di qualche millantatore di turno.

Non ci sono più altre occasioni, non ci sono più prove d’appello, non ci sono più giustificazioni, non si può più perdere. E’ nelle difficoltà che gli spiriti forti emergono e si differenziano dai deboli, dimostrando la loro vera natura. Forza Livorno, l’amore sconfinato dei tuoi tifosi merita bene altro!

[David Mosseri – Fonte: www.amaranta.it]

Samp, Pozzi: “Grazie al mister ho guadagnato due anni, ora siamo padroni del nostro destino”

È diventato forse il giocatore più rappresentativo della Sampdoria che sogna i playoff e che ha messo il turbo in questo finale di campionato (anche grazie ai suoi gol). Nicola Pozzi è un giocatore che non molla mai, che corre 90 minuti e si danna l’anima in ogni partita: caratteristiche che la sua gradinata, la Sud, sa riconoscere e apprezzare. Ora però sta dimostrato anche di saper segnare, e tanto: 16 gol in questa stagione, dicono le statistiche; il miglior Pozzi di sempre, dicono i medesimi freddi numeri. La pensa cosi anche il diretto interessato? “Le rispondo di no- ribatte a La Gazzetta Dello Sport il bomber blucerchiato-ed il motivo è duplice. Il primo: se questa stagione potrà essere archiviata come la numero uno della mia carriera, glielo dirò più avanti, soltanto se riusciremo a centrare il nostro sogno. La seconda: non c’è molto da stupirsi per questo numero di reti. In passato avevo già avuto periodi eccellenti, ma poi mi ero sempre dovuto fermare a metà strada.”

Merito quindi del periodo di forma, certo (la mancanza di continuità dell’ex punta dell’Empoli era figlia soprattutto della grande quantità di infortuni che lo ha sempre fermato “sul più bello”) ma anche di Iachini, allenatore importantissimo nella carriera di Nicola: “Vero. Avevo 16 anni, ero negli allievi regionali del Cesena, squadra che lui, al primo anno da tecnico, allenava. Mi vide in un’amichevole e mi portò subito con lui, facendomi saltare la Primavera. Feci un paio di presenze, l’anno successivo partii titolare, poi mi comprò il Milan. Grazie al mister ho guadagnato due anni. Lei immagini il mister di oggi -prosegue ridendo- e lo moltiplichi all’ennesima potenza. Quello era Iachini… Con il tempo e l’esperienza, com’è normale, ha limato certe spigolosità del suo carattere, adesso è un decimo di allora.”

Se la Samp è rientrata a pieno titolo nella corsa ai play-off, lo deve anche ovviamente al suo tecnico. Quali sono stati secondo il bomber di Sant’Arcangelo di Romagna i meriti del mister? “Iachini è stato bravo a indicarci la strada, la squadra ha fatto bene la sua parte. Da lui, però, è arrivato quel cambio di marcia in cui tutti noi speravamo, senza il quale non ce l’avrebbero mai fatta. La nostra rincorsa non è ancora finita. Dobbiamo crescere ancora. Siamo tornati padroni del nostro destino, ed è già un grande risultato, visto il recente passato della Sampdoria. Ora, però, non abbiamo più alibi.”

La maggiore qualità della rosa blucerchiata, però, non è detto che si riveli un vantaggio per la formazione ligure nel momento clou della stagione, i playoff: “Certi aspetti non contano se arrivi ai playoff, io li ho giocati e so cosa significa. A quel punto conterà molto la testa. Sono partite secche, basta un pallone all’incrocio dei pali per cambiare il corso di un’intera stagione.” Però, la Samp fin qui ha raccolto 38 punti nel girone di ritorno; un enormità, in particolare se paragonati a quelli messi insieme all’andata: “Ci siamo riusciti con la politica dei piccoli passi -racconta il capocannoniere della formazione genovese- mai lo sguardo troppo lontano, nè una tabella. Contava solo la continuità. Non avrebbe avuto senso fare altrimenti.”

Ricetta semplice ma efficace quella di Pozzi; ne avrà anche una per gestire questo finale di campionato, ancora tutto da giocare? I blucerchiati partono da un più quattro sul settimo posto, non male come vantaggio. “Però il nostro calendario è difficile -Nicola, evidentemente, preferisce tenere i piedi per terra- Il Padova potrebbe fare nove punti. Ce ne servono tre a Castellamare. Orecchie dritte e lavorare: così siamo arrivati sin qui, guai a cambiare rotta adesso”. Esattamente quello che si augurano i tifosi.

[Lorenzo Montaldo – Fonte: www.sampdorianews.net]

Iachini: “Dobbiamo concentrarci sul nostro obiettivo, siamo una squadra in crescita”

Domani contro la Reggina è una partita molto importante. Lo sa molto bene Beppe Iachini che questo pomeriggio, prima della seduta di rifinitura, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro i calabresi che per la prima volta, dopo più di un girone, vede i blucerchiati in zona playoff:

“È chiaro che queste sono cose che portano ancora entusiamo nella squadra perchè, per quello che ci eravamo prefissati era fare un girone di ritorno di un certo tipo, attraverso il lavoro, facendo tanti punti. È chiaro che da un lato fa piacere ma dall’altro dobbiamo essere consapevoli che abbiamo ancora quattro partite e dobbiamo prenderne una alla volta e concentrarsi sull’obiettivo. Non dobbiamo guardare gli altri ma pensare all’avversario che ci aspetta e andare a fare un grande risultato”.

Domani arriva la formazione di Breda, comunque avversario ostico: “La Reggina è una squadra partita per lottare per i quartieri alti della classifica e c’è anche stata per un po’ di tempo. Noi dobbiamo cercare di fare una grande partita, dobbiamo stare attenti, concentrati e organizzati per andare a creare anche a loro delle difficioltà”.

Il Varese andrà a giocare il derby contro il Brescia, il Padova farà visita al Torino capolista, ma il tecnico doriano non guarda le avversarie: “Noi, comunque siano i risultati degli altri, dobbiamo concentraci sul nostro obiettivo. Il nosto obiettivo non deve essere minimo. Quando uno fa una gara deve pensare sempre al massimo e cercare di vincere più partite possibili per cercare di arrivare più in alto posssibile. Il sesto posto per come si era messa la stagione è comunque un ottimo traguardo, ma noi dobbiamo cercare di andare ancora più in alto. Il campionato ancora vivo e noi dobbiamo cercare di scalare più posizioni e fare più punti”.

Arrivare a Varese già tranquilli per affrontare lo scontro diretto con più serenità? Non è di questa opinine mister Iachini: “Noi, comunque sia ci sono i risultati degli altri, dobbiamo concentraci sul nostro obiettivo. Il nosto obiettivo non deve essere minimo. Quando uno fa una gara deve pensare sempre al massimo e cercare di vincere più partite possibili per cercare di arrivare più in alto posssibile. Il sesto posto per come si era messa la stagione è comunque un ottimo traguardo, ma noi dobbiamo cercare di andare ancora più in alto. Il campionato ancora vivo e noi dobbiamo cercare di scalare più posizioni e fare più punti. Non penso mai a fare calcoli. La cosa curiosa che lascia a pensare è che c’è una lotta aperta sia per i primi posti, sia per i playoff, sia per le zone basse e sono interessate tante squadra. Quando le squadre sono interessate a propri obiettivi si crea una situazione di classifica incerta”.

L’orario è certamente infelice, le 12.30: “Due volte di seguito alle 12.30, non mi mai è capitata questa situazione. Sappiamo che sono regole televisive. Io dal canto mio preferirei che le ultime partite siano allo stesso orario per non creare certi tipi di situazioni. Il calcio è questo, dobbiamo prenderne atto e a qualsiasi ora giochiamo dobbiamo farci trovare pronti. Queste non è una cosa che ci deve distrarre”.

Capitolo infermeria: “Diciamo che quasi tutti sono a disposizione. Dobbiamo vedere i recuperi come sono stati in questi giorni poi valuteremo con lo staff medico. È importante nell’ottica della terza partita, vedremo i recuperi. Cose particolari ad oggi non se ne sono manifestate, oggi comunque faremo il quadro definitivo. Se farò turn-over? Non penso al turn-over, abbiamo anche avuto un giorno in più, quindi ad ora turn-over non ne farò. Dobbiamo cercare di dare continuità ad un certo tipo di situazione. È un momento della stagione che stiamo bene, ma adesso è un momento della stagione che oltre all’organizzazione, allo spirito, all’attenzione e alla concentrazione, conta anche il cuore. Ora è il momento tirare fuori anche il cuore. È un momento, come tutti i finali di campionato, che ancora di più bisogna, come si dice, gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

Al paragone con le esperienze passate, sempre in cadetteria, ecco cosa risponde il tecnico della Samp: “Si provano le stesse sensazioni di un gruppo, di una squadra che è in fase di crescita e di certezza e sul piano tattico che ha acquisito la mentalità perchè i risultati non vengano mai per caso; vengono di conseguenza al lavoro che in settimana si fa nella squadra”.

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]

Livorno, Madonna: “Abbiamo perso equilibrio e brillantezza ma stiamo migliorando in difesa”

Livorno – Tre giorni di allenamento in Veneto, per ricaricare le batterie esaurite dagli avvenimenti e dai risultati di queste ultime settimane. È così che il Livorno si è preparato alla delicata sfida del Bentegodi contro il Verona, squadra sicura di giocarsi la serie A attraverso i playoff ma ancora in piena corsa per la promozione diretta. Madonna inizia proprio dalla decisione di andare subito in ritiro dopo la sconfitta contro il Torino: “avevamo bisogno di ritrovare le forze e di stare insieme, la scelta del ritiro è stata giusta e ben accettata da tutti”. È evidente che il Livorno nelle ultime partite abbia perso equilibrio e brillantezza, ma il tecnico amaranto dalla gara pur persa contro la capolista ha tratto segnali di ripresa: “contro il Toro è vero che abbiamo creato poco, ma è altrettanto vero che abbiamo subìto gol nella prima e unica occasione in cui i nostri avversari hanno tirato in porta; l’atteggiamento comunque è stato quello giusto, niente a che vedere con la prestazione di Ascoli, che invece è stata totalmente negativa”.

Un altro motivo di ottimismo è legato al recupero di uomini importanti, da capitan Luci a Luca Siligardi. Quest’ultimo partirà certamente dalla panchina, ma finalmente sembra vicino ad uscire dal tunnel, se si considerano le ultime due sedute di allenamento svolte regolarmente insieme al resto del gruppo. Sul modo di interpretare la partita, il mister del Livorno sembra avere pochi dubbi: “il Verona anche nello 0-0 di qualche giorno fa contro l’Empoli ha creato almeno sei palle gol, per cui non dovremo solo difenderci, ma anche ripartire con i tempi giusti, cercando di creare loro più problemi possibile; per questo penso proprio che giocheremo con le due punte”. L’ultimo pensiero è proprio sugli avversari e sul contesto ambientale: “ loro saranno caricatissimi e giocano davanti ad un grande pubblico, ma noi non dovremo farci intimorire e prestare molta attenzione, soprattutto nei primi trenta minuti.”

[Claudio Marchisi – Fonte: www.amaranta.it]

Samp, Volta: “Dobbiamo evitare distrazioni ed approfittare degli scontri diretti delle avversarie”

Ospite d’onore al Samp Day organizzato al “Piccardo” di Borzoli, quartier generale della Sestrese, Massimo Volta ha firmato autografi e scattato fotografie con i piccoli del vivaio verdestellato. A margine di questa bella iniziativa, il difensore blucerchiato ha risposto alle nostre domande.

Martedì è arrivata in quel di Modena una bella vittoria. Quanto è importante questo risultato in chiave playoff?
“È molto importante perchè nelle ultime due partite in trasferta abbiamo raccolto soltanto un punto. È una vittoria che vale doppio perchè le nostre avversarie hanno rallentato e questo risultato ci ha permesso di passare avanti al Padova”.

Domenica contro la Reggina Gastaldello non ci sarà perchè squalificato. Con ogni probabilità toccherà a te sostituire il capitano?
“Negli ultimi due allenamenti sono stato provato dal mister, ma dobbiamo essere tutti pronti. Ora l’importante è solo vincere. Poi è normale, spero di giocare, ma al di là di questo dobbiamo tutti dare il massimo”.

Domenica conta soltanto un risultato.
“Vincere. Dobbiamo continuare questa tradizione positiva e non possiamo più permetterci distrazioni, perchè il Padova è dietro soltanto di un punto. Dobbiamo inoltre approfittare degli scontri diretti che le nostre concorrenti hanno, il Padova a Torino contro i granata e il Varese in trasferta a Brescia”.

Nonostante l’orario (le 12.30) domenica si attende uno stadio ancora una volta colorato di blucerchiato. Quanto è importante l’apporto del pubblico?
“Il pubblico è il 12° uomo in campo soprattutto a Genova dove le gradinate sono vicine al pubblico e lo stadio è sempre pieno e sono sicuro che lo sarà anche domenica nonostante l’orario infelice. Il pubblico della Samp risponde sempre bene”.

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]

Padova, Pres. Cestaro: “A Torino per conquistare un punto”

Direttamente da Bresseo il presidente del Padova Marcello Cestaro ha parlato ai microfoni di padovasport.tv la situazione del club biancoscudato, alla vigilia della trasferta di Torino contro i granata:

“Andiamo a Torino con fiducia, almeno a strappare un punto. Loro sono incavolati per quel che è successo. Andiamo su, cerchiamo di non prenderle e sarà già un bel passo avanti. Dispiace essere usciti dai playoff. Ieri abbiamo fatto una serena chiacchierata con la dirigenza e il mister, si è ribadito che il gruppo è compatto, aldilá di qualche invidia in società…

Baraldi? Sono chiacchiere il fatto che mi abbia suggerito di mandare via Dal Canto, lui mi dà suggerimenti non consigli. Mi ha consigliato di cambiare mestiere… Scherzi a parte, Baraldi non si occupa della parte tecnica, mi ha fatto un piano nel caso si dovesse raggiungere la serie A e uno in caso di B, dove ha specificato chiaramente che il ds deve stare dentro certi limiti…”

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]

Livorno, il punto: vietati altri passi falsi

Livorno – Momento difficile per il Livorno, bisogna restare uniti e guardare avanti. Contro il Torino, che non ha brillato, è arrivata la decima sconfitta stagionale in casa, la terza consecutiva dopo quelle con il Padova e il Cittadella. D’ora in poi non si può piu scherzare. La squadra di Madonna naviga nei bassifondi della classifica, quint’ultimo posto a braccetto con l’Empoli. Appare quindi giusta la decisione del presidente Spinelli di mandare tutti in ritiro a Peschiera del Garda, in vista della trasferta di dopodomani, sabato 5 maggio, contro il Verona, per cercare di ritrovare la giusta concentrazione ed allontanare i cattivi pensieri. Il calendario degli amaranto lascia spazio a poche speranze. Per rimanere aggrappati alla categoria mancano tre vittorie e un pareggio.

Impresa non facile: il Verona è terzo in classifica e visti i pessimi rapporti dell’ambiente amaranto con quello scaligero e in particolare con il tecnico veronese, la squadra di Mandorlini non farà sconti. Poi ci sarà il match in casa contro il Sassuolo, delicatissimo perché la formazione di Pea sta attraversando un eccezionale momento di forma ed è in lotta per la promozione diretta. Dopodiché, il 15 maggio, di martedì e in serata, ci sarà il proseguo del match contro il Pescara, sospeso per la tragedia Morosini. Si parte dal 30’ sul punteggio di due a zero per gli amaranto, ma il Pescara di Zeman è un’autentica macchina da gol ed è in grado di far paura anche solo per un tempo. Il Livorno dovrà sperare, nell’ultima trasferta a Brescia, che la squadra di Calori sia già estromessa dalla lotta playoff, altrimenti sarà davvero un problema.

L’ultima giornata non dovrebbe comportare problemi ai ragazzi di Madonna, che affronteranno il Grosseto ormai salvo. Ma nel calcio tutto è possibile. Non bisogna escludere un eventuale arrivo a pari punti con una o più dirette concorrenti. In tal caso sarà da evitare a tutti i costi la Nocerina, che è uscita vittoriosa dall’Ardenza a settembre e contro la quale a gennaio il Livorno ha pareggiato allo stadio San Francesco. In parità i doppi confronti con Empoli e Vicenza, ma la differenza reti totale permette agli amaranto di tirare un sospiro di sollievo. Che però, sia chiaro, da qui alla fine dovranno rimboccarsi le maniche e sperare.

[Giacomo Bartoli – Fonte: www.amaranta.it]