Livorno-Varese: la presentazione

Livorno – Subito in campo, il Livorno, per il primo turno infrasettimanale del girone di ritorno. Allo stadio d’Ardenza arriva il Varese, reduce dal pareggio interno con il Torino, e con un punto di vantaggio sul sesto posto, ultima posizione utile per i playoff. Gli amaranto arrivano invece a questa sfida dopo il pareggio ottenuto contro la Nocerina in trasferta: un punto tutto sommato guadagnato perché, anche se erano passati in vantaggio, dopo l’uno-due subito da parte dei rossoneri, si erano smarriti per tutto il resto del primo tempo. Nel secondo tempo si è vista però, ancora una volta, la voglia di recuperare. E anche questa volta la squadra di Madonna è riuscita a risollevare la situazione. Ma indubbiamente, rispetto alla partita di Genova contro la Sampdoria, la squadra non ha brillato; fino al gol dell’uno a zero è stata propositiva, dopodiché c’è stato un calo che, unito a due infortuni difensivi, ha portato al ribaltamento del risultato. C’è qualcosa da rivedere in difesa, c’è bisogno di più attenzione e quando c’è da allontanare palla, occorre farlo senza tanti complimenti: siamo evidentemente in una situazione in cui ogni episodio può essere determinante, per cui meno leziosità e più concretezza.

Contro il Varese mancherà Piccolo, per l’infortunio subìto alla spalla sabato, e Dionisi per squalifica; ovviamente sperando di rivedere il primo in campo al più presto e il secondo ancora con la casacca amaranto, la squadra non dovrà cambiare l’atteggiamento e il modo di giocare a prescindere da chi sostituirà i due attaccanti. Chiunque scenderà in campo, infatti, dovrà dare il massimo giocando semplice e cercando di ridurre al minimo i cali di concentrazione. Dopo il punto ottenuto a Nocera la squadra ha portato a tre i punti di vantaggio sulla zona playout. E’ un buon risultato, ma ovviamente non è tale da permettere di rilassarsi: bisogna mantenere alta l’attenzione in ogni istante di ogni partita ed ognuno deve dare tutto sé stesso per cercare di raggiungere al più presto la quota salvezza.

[Irene Tistarelli – Fonte: www.amaranta.it]

Toro: preso Pasquato, oggi la presentazione

Adesso è ufficiale anche se ormai era chiaro che Cristian Pasquato sarebbe diventato un nuovo giocatore del Torino. L’ala della Juventus, che proprio ieri ha rescisso il contratto che lo legava al Lecce, in prestito dalla società bianconera, classe ’89, verrà presentato oggi alle 12,30 ai media dopo l’allenamento mattutino. Il giocatore sarà dunque il rinforzo che servirà a Ventura per dare maggior slancio al reparto offensivo, che produce molte palle gol ma non le riesce a concretizzare.

Il Torino deve subito cercare di tornare in vetta perchè in questo momento dovrebbe disputare i playoff, ma l’obiettivo dei granata è quello della promozione diretta senza le difficili e pericolose appendici finali. Martedì, alle 19, poco prima che la serie Bwin scenda in campo per il turno infrasettimanale, si chiuderà il mercato, che potrebbe riservare ancora qualche sorpresa, in uscita come in entrata. Al momento manca ancora Salvatore Masiello nello scacchiere granata, ma sarebbe necessario ancora un rinforzo a centrocampo.

[Marina Beccuti – Fonte: www.torinogranata.it]

Varese-Torino: la presentazione dell’incontro

Il girone di ritorno per il Torino è iniziato esattamente come quello d’andata: la vittoria con l’Ascoli per due a uno (all’andata al gol di Andelkovic al quarto minuto, risposero Bianchi su rigore al settantunesimo e Oduamadi sedici minuti dopo, mentre al ritorno al vantaggio di Antenucci al diciannovesimo ha risposto otto minuti dopo Ciofani e poi è arrivata la rete della vittoria sempre ad opera di Antenucci al sessantaseiesimo) e il pareggio con il Cittadella uno a uno (all’andata all’autorete di Cordaz all’ottantunesimo tre minuti dopo seguì il gol di Di Roberto, la scorsa settimana al vantaggio al sesto di Gasparetto è seguito il pareggio di Antenucci dopo sedici minuti). Se queste sono le premesse ci si aspetta la vittoria con il Varese, all’andata fu due a zero con reti di Stevanovic al quarantesimo e raddoppio di Sgrigna nove minuti dopo.

Il Varese iniziò la stagione con due pareggi a reti inviolate con Bari e Crotone, nel girone di ritorno, invece, è stato sconfitto dai pugliesi due a zero e ha battuto uno a due i calabresi con gol di Terlizzi al quarantunesimo e raddoppio di Carrozza su rigore al settantesimo; …. già Carrozza a lungo nelle mire del Torino in questa sessione di riparazione del Calciomercato e approdato infine all’Atalanta. Anche per il Varese l’inizio della seconda parte del campionato non è stato molto differente dalla prima, però nel complesso la squadra guidata da Maran, che fino alla settima giornata era stata affidata a Carbone, ha migliorato, dopo un avvio un po’ stentato, infilando tre vittorie consecutive (Vicenza, Empoli e Padova) dopo il cambio di allenatore e poi proseguendo alternando sconfitte e vittorie più un pareggio con il Modena fino alla diciassettesima giornata da quando ha inanellato un filotto di risultati utili: vittoria con la Nocerina, tre pareggi con Brescia, Ascoli e Verona e ritorno alla vittoria, nell’ultima gara del girone d’andata, con la Sampdoria.

Che partita sarà quella di sabato pomeriggio fra Varese e Torino? Sicuramente una gara combattuta da entrambe le squadre per accaparrarsi i tre punti, i granata devono mantenere la vetta della classifica e i biancorossi, attualmente sesti, non vogliono mollare l’ultimo posto utile per i playoff. Sarà fondamentale la determinazione e la grinta con le quali i giocatori scenderanno in campo, chi si farà prendere dalla frenesia di voler a tutti i costi vincere la gara molto probabilmente sarà poco lucido e alla fine al massimo agguanterà il pareggio. Imporre il proprio ritmo alla gara e il proprio gioco agli avversari sarà fondamentale, mantenere il possesso palla e trasformarlo in giocate utili portandosi spesso negli ultimi sedici metri e poi andando al tiro indirizzando la palla nello specchio della porta garantirà a chi lo farà la vittoria. Al contrario chi si affiderà al titic e titoc facendo girare a lungo la palla senza verticalizzare e affondare sprecherà solo tempo prezioso, rischiando di ritrovarsi a fine gara con pochi o nessun punto in tasca: mala tempora currunt, tempus fugit, e titic e titoc.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]

Meggiorini-Coppola: è finita la campagna acquisti dei granata?

Il Torino al momento ha inserito solo Riccardo Meggiorini in organico, che è comunque un giocatore importante, anche se l’attacco granata aveva già parecchi protagonisti. Si può credere che il miglior acquisto del girone di ritorno sarà Stefano Guberti, in netta ripresa e possiamo pure contare su Sergiu Suciu, il cui contributo sarà certamente di successo. E’ arrivato anche Francesco Benussi in un ruolo che nessuno in società avrebbe pensato di toccare, ma il cui innesto è stato necessario, in poche ore, per il tremendo infortunio che è toccato a Coppola. Tra l’altro il neo portiere granata ha fatto una buonissima impressione come persona, pacato, educato, intelligente e con una buona dialettica, le sue doti di portiere le verificheremo sabato, ma c’è abbastanza certezza che farà bene.

Però il Torino deve anche guardarsi alle spalle, perchè l’arrivo di Eder alla Sampdoria è un colpaccio per i blucerchiati, così Bentivoglio al Padova, tutte squadre pronte a mettersi in gioco per arrivare almeno ai playoff. La squadra granata va bene così, ma tutto è perfettibile (lo dice sempre Cairo), per cui uno sforzo varrebbe la pena farlo, per raggiungere l’obiettivo finale in B, ma anche per mettere mattoni importanti in una squadra che sia già pronta per il salto di categoria. Proprio com’era quel Torino che fu promosso e poi fu fatto fallire. Quella squadra in A avrebbe fatto sicuramente bene, perchè era già ben amalgamata e aveva giocatori di livello.

Fa dispiacere sentir dire da Petrachi che Cerci è un giocatore inarrivabile per il Toro, che non è un fenomeno, ma non è disposto a scendere in B. Cerci è un nome qualsiasi che si può accostare al Toro, di un giocatore di medio livello, per cui viene il sospetto e anche un po’ la delusione che nel breve periodo la squadra granata non potrà ancora permettersi giocatori importanti, sperando che non rischi di perdere i nomi più altisonanti che ancora ha in squadra, in primis Ogbonna e Bianchi.

Cairo non ha i soldi di Moratti o Berlusconi, ma non è nemmeno così debole rispetto a certi presidenti di altre realtà che stanno in A da tempo e riescono a togliersi delle belle soddisfazioni (il Chievo per esempio). Se Cairo può comprarsi una fetta de La7 può anche decidere di investire fin da ora sul mercato. Il Toro lo merita e Cairo in fondo deve riconoscere quanta notorietà ha in più dopo essere diventato il presidente granata. Per cui un regalo ogni tanto sarebbe gradito, aumenterebbe l’entusiasmo del pubblico e anche la sua immagine ne gioverebbe. Avere una bella squadra che vince è un bel biglietto da visita per crescere ancora come imprenditore.

[Marina Beccuti – Fonte: www.torinogranata.it]

Pescara inarrestabile, travolto il Verona

PESCARA – Una rete di Kone nel primo tempo ed una doppietta del solito Immobile, fermano il lanciatissimo Verona  e consegnano il terzo posto agli abruzzesi. Squadra di Zeman subito aggressiva ed in grado di sbloccarsi al primo vero affondo, trova nella rapidità di esecuzione e di manovra, l’arma in più. Prudente tattica di Mandorlini di aspettare l’avversario con Tachtsidis davanti la linea a 4 difensiva e con Ferrari unica punta.

Primo tempo che dopo la rete dell’Ivoriano Kone al 13′ ed diverse palle gol salvate dall’ottimo Rafael si chiude con l’inaspettato gol del pari degli ospiti che approfittano di un errore in disimpegno per lanciare Russo che confeziona un pallone d’oro in area piccola per Ferrari, abile ad anticipare tutti.

Nella ripresa stesso canovaccio tattico con i biancoazzurri subito nuovamente in vantaggio con una splendida girata in area di Immobile al 5′. Il bomber si ripete sette minuti dopo chiudendo a rete di potenza il preciso lancio in profondità di Insigne, su azione di rimessa. Un minuto chiave per il match dove gli uomini di Mandorlini hanno prima accarezzato il pari con un colpo di testa di Abbate che si stampa sul palo quindi visto svanire le possibilità di rimonta con il raddoppio di Immobile. A nulla è servita la tardiva mossa di inserire Berrettoni e D’Alessandro a dare un pò di brio ad una squadra un pò spuntata in avanti anche a causa di diversi giocatori indisponibili.

In classifica Toro sempre in vetta con 45 punti seguito da Sassuolo a 43, Pescara 42 e Veron 41. Ritornano a sperare per i playoff anche Bari e Samp dopo i successi conseguiti in quest’ultimo turno di campionato.

Varese, Terlizzi: “Non c’è alcun segreto, solo lavorare sodo e rimanere sempre concentrato”

Una vita al caldo della Sicilia tra Palermo e Catania, un’esperienza poco fortunata alla Sampdoria e ora una provinciale in rampa di lancio come il Varese. Il tour italiano di Christian Terlizzi si è fermato in Lombardia ma la romanità – tradita dall’accento  e dalla tipica bonarietà di chi è nato sotto il Cupolone – quella non si può estirpare. Dalle quattro reti in quattro partite del 2005-06 (che gli valsero il titolo ad interim di bomber) alle sportellate con gli animali d’area, dalla gavetta sui campetti romani all’esordio in Nazionale: la carriera di questo gigante dall’animo buono si è evoluta tra un sorriso ed una scivolata ed ora a 32 anni una nuova sfida al freddo di Varese.

La redazione di Tuttobari.com ha contattato in esclusiva Christian Terlizzi, alla vigilia della sfida con il Bari.

Christian Terlizzi: un romano trapiantato al sole di Sicilia ed ora al gelo di Varese. Come ti trovi in questa nuova realtà? “All’inizio ho fatto fatica ad ambientarmi, ho sofferto un pò il passaggio da Sud a Nord. Inoltre un problema fisico ad inizio stagione ha ostacolato il mio adattamento: Varese è una città piccolina ma molto accogliente ed ora pian piano mi sto abituando”:

A Genova contro la Samp la squadra hai disputato un’altra prestazione di carattere. Il Varese in trasferta ha ottenuto 5 vittorie e segna quasi il doppio rispetto alle gare interne…Come interpreti questi dati? “In trasferta andiamo in campo senza paura, la squadra è più reattiva e concreta. Inoltre gli avversari provano a far gioco e noi riusciamo a punirli con l’arma del contropiede. In casa non so spiegarti perché incontriamo qualche difficoltà in più, probabilmente perché gli avversari si chiudono maggiormente in difesa”.

L’obiettivo stagionale dichiarato è la salvezza, ora però avete agganciato la Reggina in zona playoff… “Noi siamo partiti per salvarci, ma l’asticella dell’ambizione deve essere sempre alta. Quinta, sesta, ottava posizione: se giochiamo con il giusto piglio e la giusta concentrazione possiamo disputare un ottimo campionato, dipende tutto da noi”.

Sabato affronterete il Bari, squadra in difficoltà. Che tipo di gara ti aspetti? “Sarà indubbiamente una partita complicata: loro verranno a Varese alla ricerca di un risultato positivo, noi possiamo colpire in contropiede. La nostra arma è giocare con umiltà, per conquistare punti utili per salvarci; paradossalmente ritengo che sia una sfida più ostica rispetto a quella con la Samp, a Genova giocavamo più spensierati, in un ambiente molto caldo”.

Un paio di stagioni fa, in un periodo poco felice a Catania, i media ti accostarono con insistenza al Bari… “È vero: avevo dei disguidi con la società che mi aveva messo fuori squadra. Avevo parlato anche con il ds del Bari (Perinetti, ndr), c’era un accordo di massima ma poi non se ne fece più niente e sinceramente non ti so spiegare i motivi. Sarei venuto volentieri a Bari, è una piazza importante e molto stimolante, di un certo blasone”.

A Genova sei stato tra i migliori secondo la critica, anche in questa stagione ti stai confermando ad ottimi livelli. Qual è il segreto di Christian Terlizzi? “Non c’è alcun segreto, solo lavorare sodo e rimanere sempre concentrato. Il primo mese ho faticato, si aspettavano tanto da me visti i miei trascorsi in Serie A, ora ho recuperato fisicamente e mi sono calato nella parte”.

Il tuo contratto scade nel 2013, propositi per il futuro? Sicuramente fare bene qui a Varese e non è facile: la Serie B è una realtà completamente diversa e più complicata sotto tanti punti di vista. Io sono un tipo che non si accontenta, voglio disputare un gran campionato e dimostrare che sono ancora un elemento valido.”

[Davide Capogrossi – Fonte: www.tuttobari.com]

Sampdoria nessun punto e … a capo

Il 2011 se ne è andato, ma i mali della Sampdoria sono ancora lì, presenti, attuali e difficili da risolvere. La sfida con il Varese termina nel peggiore dei modi, con il goal vittoria degli ospiti in pieno recupero e i giustificatissimi fischi di disappunto di un pubblico sbigottito, incavolato e preoccupato. È stata l’ennesima gara vergognosa, scandalosa e sconcertante di una squadra che, seppure priva di Gastaldello, Foggia, Obiang e Pozzi non al top della forma, sulla carta aveva comunque tutte le possibilità per giocarsela almeno alla pari contro una delle compagini più in forma del torneo e invece niente.

Confusione tattica, assenza di gioco, una squadra impaurita, senza idee e senza anima, il solito canovaccio. Iachini punta sulla freschezza di Padalino e Laczko sulle corsie esterne, debutta Juan Antonio non come trequartista ma in appoggio a Bertani, Bentivoglio affianca Palombo, dietro ci si affida a Rispoli, Costa, Rossini e Volta, solo panchina per Castellini. In Gradinata Sud un chiaro striscione in appoggio alla posticipata entrata del pubblico nel tempio del tifo blucerchiato: “La pazienza è finita… Società da domani tocca a voi”.

Il Varese parte subito forte, con un pressing a tutto campo e rapide verticalizzazioni. All’8’ un errore di Palombo in disimpegno innesca il contropiede dei lombardi portato avanti da Nadarevic, Romero blocca con sicurezza la conclusione sul primo palo. La Samp fatica sia a tenere palla, che a creare gioco, tende sempre a rinculare all’indietro, finendo per fare il gioco del Varese. 2 giri d’orologio più tardi Neto Pereira ubriaca di finte Laczko sull’out sinistro, la sfera finisce sui piedi di Zecchin che dal limite va alla ricerca del bersaglio grosso, la sfera termina sopra la traversa. È ancora l’attivo centrocampista a farsi vedere al 17’ su uno schema da calcio piazzato: punizione dalla sinistra, palla al limite per la girata di prima intenzione dell’ex Terlizzi, senza però trovare lo specchio della porta.

Non riusciamo a costruire gioco, né ad innescare l’inedito tandem offensivo. È ancora soltanto il 20’ e rischiamo nuovamente di andare sotto, stavolta è Bentivoglio a perdere palla in fase d’impostazione, ma per fortuna Kurtic non riesce a capitalizzare al meglio un ottimo contropiede concludendo a lato. I lombardi ci credono sempre più con il passare dei minuti e costringono Romero al primo intervento di grossa rilevanza quando è costretto a dire di no alla conclusione ravvicinata a colpo sicuro di Martinetti in una rocambolesca mischia in area.

Bisogna attendere il 26’ per vedere la prima vera azione offensiva blucerchiata: traversone di Padalino dalla destra, Juan Antonio colpisce di testa, Troest riesce a deviare la sfera, il Varese si rifugia in corner. Sembriamo uscire finalmente dal guscio e al 35’ è Bertani a cercare il guizzo sul gioco aereo su cross di Rispoli, ma impatta debolmente la palla, nessun problema per Bressan. Non succede più nulla prima dell’intervallo a parte una velenosa conclusione a lato provata da Martinetti dalla lunga distanza.

Nell’intervallo Iachini sostituisce Juan Antonio con Pozzi, con un vero riferimento offensivo le cose sembrerebbero andare leggermente meglio, anche se l’ex bresciano poteva risultare utile dietro le punte. Al 56’ corner di Palombo, Bertani brucia tutti sul primo palo e devia debolmente di testa, ma Bressan si fa trovare pronto. 2’ più tardi ci prova Pozzi sempre in gioco aereo, ma la deviazione non può creare problemi. Al 61’ il deludente Bentivoglio viene sostituito da giovane Krsticic che evidenzierà carattere e personalità nel caos blucerchiato.

Bressan scalda i guanti al 65’ nella migliore azione offensiva blucerchiata quando un caparbio Padalino s’invola sulla destra e lancia Bertani in azione di rimessa, conclusione a giro sul secondo palo, il n°1 ospite in tuffo risponde presente.  Anche Maran mischia le carte: dentro De Luca per Martinetti e proprio il neo entrato costringe Romero ad un’uscita disperata su una verticalizzazione operata da Neto Pereira.  Al 72’ è il turno di Carrozza per Nadarevic, mentre Iachini si gioca l’ultimo cambio al minuto 84 inserendo Koman per Padalino. La partita sembra ormai incanalarsi verso lo 0-0 e invece il Varese, dopo aver già sfiorato il vantaggio con una percussione di Grillo neutralizzata da Romero, trova il goal del colpaccio in pieno recupero con Damonte, entrato all’85’, che dal limite supera il portiere argentino capitalizzando al massimo l’ennesima azione sugli esterni del Varese, stavolta portata avanti da Carrozza.

Koman si fa espellere per un fallo a centrocampo, è questa l’ultima notizia della gara. Al triplice fischio finale assordanti e meritati fischi al “Ferraris” contro una Sampdoria sconcertante. Adesso è il tempo di lavorare, parlare poco, non vendere fumo alla gente, restare umili e realisti: non si vince da una vita, si è cambiato tecnico e i risultati non si sono visti, non si ha un gioco e questo gruppo non sembra essere una squadra. Se le cose miracolosamente non cambieranno, altro che promozione diretta, o playoff, pensiamo a salvarci e basta.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]

Mercato, Serie B: in pole il Pescara, bene anche il Gubbio

Manca meno di una settimana alla riapertura ufficiale del calciomercato, eppure per dirigenti e procuratori del mondo cadetto è già scoccato il tre gennaio. Infatti in questi ultimi giorni dicembrini moltissimi operatori di mercato sono già all’opera per aggiudicarsi la palma di miglior colpo di mercato della sessione invernale. In prima fila c’è il Pescara di Zeman che ha chiuso l’ingaggio del terzino sinistro Marco Martin dal Sud Tirol e rimane vigile a centrocampo nel caso in cui capitasse una buona occasione low-cost. Niente saldi, ma solo prime scelte per la Juve Stabia che sogna un clamoroso sbarco ai Playoff. Gli stabiesi sono in trattative avanzate per i difensori Ceppitelli e Cappelletti rispettivamente con Bari e Padova, mentre per il centrocampo è già stato bloccato Salvatore Burrai, che arriverà dal Cagliari nell’ambito dell’operazione che porterà in Sardegna Riccardo Cazzola. Le vespe poi pensano ad un innesto anche nel reparto offensivo, dove piace il milanista – attualmente ad Ascoli in prestito – Giacomo Beretta.

Altro club decisamente scatenato sul mercato è il Gubbio del diesse Giammarioli che ha chiuso l’ingaggio di Tomas Guzman ed è pronto ad assaltare il fantasista argentino Adrian Ricchiuti, in partenza dal Catania. Per il centrocampo poi gli umbri stanno sondando la pista Nwankwo con il Parma. In zona salvezza c’è da registrare anche il forcing della Nocerina per lo stopper del Sassuolo Angelo Rea e per il mediano Edoardo Catinali. Due colpi che potrebbero rilanciare immediatamente i molossi nella corsa alla permanenza in cadetteria. A proposito di squadre che lottano per evitare la retrocessione bisogna segnalare il duello Modena-Brescia per il difensore del Cesena, Luca Ricci. Entrambe poi insieme al Gubbio sono a caccia del bomber bolognese Daniele Vantaggiato.

Risalendo la china della classifica troviamo l’Albinoleffe che vuole puntellare il proprio organico con uno stopper e un centrocampista centrale; mentre il Grosseto è interessato all’attaccante Vito Falconieri dell’Ascoli. In partenza dai seriani c’è la punta guineana Karamoko Cissè, appetito dall’ambizioso Lugano di Francesco Moriero.

Nei quartieri alti della classifica da segnalare uno scatenato Varese che è alla caccia di uno fra Bogdani e Larrondo per il reparto avanzato, mentre a centrocampo è fatta per il senese Francesco Parravicini. Per un bomber in arrivo, ci potrebbe essere l’addio di un gioiellino come Giuseppe De Luca, per il quale il Genoa è pronto a versare 2,5 mln di euro per strapparlo alla concorrenza di Napoli e Cesena in vista di giugno. Nondimeno il Sassuolo del diesse Bonato che ha già imbastito tre operazioni: in difesa quasi fatta per Marcello Gazzola (Ascoli) e Michele Camporese (Fiorentina), invece sulle fasce è in arrivo Gennaro Troianiello (Siena).

Il Padova invece è pronto a chiudere un super colpo in difesa: si tratta del miglior stopper della scorsa stagione di Serie B ovvero quel Francesco Acerbi, immalinconitosi alla corte di Di Carlo che l’ha utilizzato con il contagocce ma pronto a blindare la retroguardia patavina per trascnarla in Serie A. Serie A che è l’obiettivo dichiarato anche della capolista Torino che pensa ad un esterno offensivo ed è stuzzicata dall’idea Jeda (Novara) in attacco. Se il Toro si muove, l’Hellas Verona è pronto a rispondere con due operazioni. In difesa può arrivare il genoano Fatic, mentre in avanti dall’Inter è in lista di sbarco il rumeno Alibec.

Ancora alla finestra il Livorno alle prese con la pausa di riflessione che ha investito il patron Aldo Spinelli e l’ambientamento del neo-tecnico Armando Madonna. Ci vorrà un po’ di tempo dunque in casa labronica prima di delineare le strategie mercantili invernali. Sicuramente però gli amaranto andranno a caccia di una punta, visto che il reparto offensivo è numericamente sguarnito: piace lo spezzino Salvatore Mastronunzio.

Pochi correttivi per Reggina e Vicenza che puntelleranno le rispettive rose con un paio di innesti. In casa amaranto è in partenza uno dei portieri più talentuosi del panorama cadetto ovvero quell’Adam Kovasick capace di parare un paio di mesi addirittura due rigori nella stessa partita agli attaccanti del Brescia.

Chiusura tutta dedicata alla grande delusa della prima parte di campionato: quella Sampdoria che, per rinverdire gli antichi fasti e rilanciare l’entusiasmo del popolo blucerchiato, è pronta a calare tre super acquisti. Dal Brescia arriveranno infatti il polivalente Berardi e il fantasista Juan Antonio, da Cesena invece l’estro e la fantasia di Eder. A questi tre ingaggi faranno da contraltare illustri partenze: per ciò che concerne il reparto offensivo sono in odore di cessione i deludenti Massimo Maccarone e Federico Piovaccari. L’addio eccellente però potrebbe essere quello di capitan Palombo, tentato dalle sirene juventine. Per giugno infine il talentuoso mediano Pedro Obiang è già stato prenotato dalla Roma.

[Marina Beccuti – Fonte: www.torinogranata.it]