Slovenia-Stati Uniti 2-2: altalena di emozioni

Spettacolo tra Slovenia e Stati Uniti all’Ellis Park Stadium. La Slovenia passa in vantaggio al 13° con Birsa che sigla una marcatura spettacolare dai 25 metri. Prova la reazione la nazionale statunitense che però subisce il 2 a 0, nel suo momento migliore, ad opera di Ljubijankic ben servito da Novakovic.

Nella ripresa gli Stati Uniti si trasformano e al 3° accorciano le distanze con Donovan, migliore dei suoi. A quel punto la partita vive di continui rovesciamenti di fronte e la Slovenia potrebbe andare sul 3 a 1, ma al 37° gli USA trovano il pareggio con Bradley, che dimostra, se ce ne fosse stato bisogno, di non essere in nazionale solo perché è il figlio del C.T. Galvanizzati gli statunitensi continuano a spingere e trovano anche il gol che segnerebbe la vittoria, ma l’arbitro annulla per un fallo in attacco (che non sembra esserci al replay).

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Inghilterra-USA 1-1: Capello Green di rabbia

Dunque, i maestri (per antonomasia) inglesi hanno gettato alle ortiche un successo tanto meritato quanto fondamentale pagando dazio ad una paperissima del portiere Green, il cui cognome, malignamente tradotto in italiano, si presta a giochi di parole assai birichini, come nel caso dell’accostamento creato dal sottoscritto…

Troppo forte è la tentazione, infatti, per non affermare, fra il serio ed il faceto, come Capello, Ct dei Leoni inglesi, non sia Green (verde) di rabbia. Altrimenti non potrebbe essere, visto che proprio Green ha trasformato un tiro da non spellare le mani in un gol che potrebbe compromettere il cammino dell’ambizioso team britannico. E pensare che tutto era cominciato nel migliore dei modi, col il centro n° 17 su 81 incontri di capitan Gerrard, lesto a piombare fra i difensori americani per portare in vantaggio la propria rappresentativa.

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