Promossi e bocciati: i miei voti e giudizi ai 20 Presidenti di serie A

Si avvicina la fine dell’anno e la redazione di Tuttomercatoweb mi ha chiesto di stilare i primi bilanci stagionali. Poiché ho sempre vissuto nel mondo del calcio, mi diverto nel dare qualche giudizio ai 20 Presidenti di serie A: adesso lo posso fare. Chi ha lavorato meglio e chi peggio, chi ha risparmiato e adesso rimpiange gli errori estivi e chi, come alla Juve, grazie al suo Presidente ha rivisto finalmente uno spiraglio di luce. Spero che nessuno resti deluso. Ecco l’elenco:

Bari, Vincenzo Matarrese: voto 5
L’ultimo posto è la testimonianza di una campagna acquisti non all’altezza della piazza. La società paga l’addio ad un uomo esperto di mercato, come Giorgio Perinetti, che dalla serie B aveva risollevato le sorti dei galletti. Non sempre il pesce si può friggere con l’acqua.

Bologna, Sergio Porcedda: voto -1
Meno 1, come il punto di penalizzazione che gli è stato inflitto nella giornata di ieri. Pochi commenti sulla sua gestione societaria. La squadra felsinea rischia grosso, non per i valori tecnici in campo ma per quanto sta facendo nello staff dirigenziale. 30 milioni di euro sono tanti per evitare il peggio.
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Una partita in meno ma è ancora salvezza

Bologna – Chievo è stata rinviata a data da destinarsi per neve, ma i rossoblu anche con una partita in meno sono comunque a +2 sulla zona salvezza e questo qualcosa vuole dire. Le ultime quattro in classifica arrancano, stentano, non riescono a vincere una partita da tempo immemore, mentre gli uomini di Malesani, seppur in trasferta stentano, al Dall’Ara hanno costruito qualcosa di importante, la base per una salvezza che pur con una probabile penalizzazione potrebbe ancora arrivare.

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Bologna: Vi prego, qualcuno accenda la luce

Finalmente una delle settimane più nere nella storia del Bologna è finita. È stata una di quelle, come dire, con la M maiuscola. Ci siamo capiti. Nel giro di sette giorni siamo passati dall’euforia per la vittoria col Brescia e per le illusorie frasi di quello che non voglio nemmeno chiamare presidente riguardanti gli stipendi (“Tranquilli, è tutto a posto”) alle tenebre più oscure, addirittura al rischio di fallimento. I soldi per gestire il Bologna il signor Porcedda non li ha mai avuti, non è stato pagato nulla di nulla.

Lo ammetto, se non fossi tifoso del Bologna (ormai qui siamo abituati a qualsiasi cosa, pare che questa città attiri buffoni e cialtroni come una grande calamita) avrei sicuramente chiesto di mostrarmi le telecamere di “Scherzi a parte”. È tutto così pazzesco ed incredibile da sembrare un sogno, peccato solo che i tifosi si siano svegliati ed abbiano aperto gli occhi non dopo un banale pizzicotto ma dopo un vero e proprio pugno in faccia. Anche io devo fare mea culpa: dopo qualche diffidenza iniziale avevo iniziato a credere nel lavoro e nel progetto dell’imprenditore sardo, a crederci e a non ascoltare gli avvertimenti di molti giornalisti bolognesi.

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Bologna, in trasferta “becca” da tutti. Già in settimana la nuova proprietà?

Capitolo societario a parte che può aver influito, sicuramente non è questo il solo motivo della sconfitta a Napoli. Ci sono due Bologna, quello che ha una marcia importante al Dall’Ara, e quello formato trasferta che becca da tutti, probabilmente lo farebbe anche con una squadra di serie b. In casa il Bologna ha raccimolato 12 dei 14 punti totali, frutto di tre vittorie e tre pareggi, con sole due reti subite.

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Nubi nere in casa Bologna

Nubi nere sul Bologna FC, questo quanto emerge dalla conferenza stampa indetta oggi dalla Famiglia Menarini alla sede Cogei. L’ex proprietà ha ammesso di non aver mai ricevuto soldi per il passaggio di quote pari all’80% da Sergio Porcedda, garantendo in prima persona con fidejussioni il momento difficile del patron sardo, su accordo con lo stesso. Non versate Irpef e stipendi, e per questo deferiti alla Covisoc l’amministratore delegato Silvino Marras e lo stesso Sergio Porcedda, con la società felsinea che quasi certamente incapperà in una penalizzazione di due-tre punti.

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Rossoneri verso Napoli: l’avversario ai raggi X

Paradossalmente vincere a Napoli sarebbe più importante che battere, nelle due successive partite, Juventus e Real Madrid. Vincere al San Paolo dopo la batosta del Bernabeu sarebbe un’iniezione di fiducia fondamentale, un segnale a tutte le rivali in campionato, un messaggio forte e chiaro: il Milan c’è, il Milan è molto di più di quei frantumi lasciati sul prato madrileno. La sconfitta di Madrid è stata bruciante non tanto per il risultato, ma per la prestazione: in Spagna è scesa in campo una squadra spenta, molle, imballata ed impacciata.

La lacuna è stata sempre la solita: il ritmo. Da Ancelotti ad Allegri passando per Leonardo, questa squadra è sempre stata messa in difficoltà da avversari veloci ed aggressivi. Succedeva quando Gattuso, Pirlo e Seedorf portavano sulle spalle meno anni e meno coppe anni, figuriamoci ora.

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I “colpi” del Milan e le “colpe” dell’Inter. Vi dico come finirà con Rooney! Moratti, Ulivieri e Travaglio vi ricordo che…

Di questo turno di Champions ha fatto più scalpore il tonfo del Milan che il 4-0 del primo tempo dell’Inter; risultato quest’ultimo che, se fosse rimasto tale, si sarebbe potuto collocare, più o meno, sullo stesso piano. Ma il risultato finale ha consegnato ai nerazzurri solo una vittoria di stretta misura, restituendo al Tottenham maggiore considerazione di sé. Inter inarrestabile nel primo tempo, ma va considerato che dall’ottavo minuto gli inglesi erano già con un uomo in meno e la partita, in sostanza, già segnata. Forse i nerazzurri avrebbero prevalso ugualmente, anche grazie alla condizione straripante di Eto’o, ma in qualche modo l’Inter è stata aiutata dalle circostanze, così com’è stata tradita da sé stessa quando ha offerto al talento di Bale l’occasione di una tripletta, che, soprattutto per gli ultimi due gol, è stata favorita da un incredibile calo di concentrazione. Continue reading “I “colpi” del Milan e le “colpe” dell’Inter. Vi dico come finirà con Rooney! Moratti, Ulivieri e Travaglio vi ricordo che…”

Samir Handanovic: “Attenzione, compattezza e carattere”

Per il numero uno sloveno il momento sembra essere propizio. Una sola rete subita negli ultimi quattro incontri disputati tra campionato e qualificazioni all’europeo. L’unica marcatura, per giunta ininfluente, l’ha messa a segno l’attaccante delle Far Oer Mouritsen sul risultato di 5 a 0 per la Slovenia.
“L’Udinese ha cambiato mentalità, prima pensavamo più ad offendere che a difendere, ora invece stiamo attenti a non subire gol. La squadra è compatta e in questo momento tutto sembra girare nel verso giusto”.

Il portiere bianconero è stato il migliore dei suoi nel match in Estonia in cui i biancoverdi hanno conquistato i tre punti grazie ad una autorete di Sidorenkov: “Credo di aver sbagliato in una sola circostanza dall’inizio del campionato, in occasione del primo gol subito nella gara contro la Juventus. Mi alleno sempre con la stessa serietà e con il massimo impegno tanto con l’Udinese quanto in Nazionale”.
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