VERONA – La Lazio espugna Verona, come era riuscito al Brescia. Ma non lo fa in modo normale perché decide di punire il Chievo con l’arma più letale possibile: quella del contropiede. Quella che era servita ai veronesi per punire Genoa e Napoli. I biancazzurri ritrovano la vetta due anni dopo l’ultima volta che avevano respirato aria d’alta quota. Era il 28 settembre 2008. L’apparizione dell’aquila evidentemente ispira la traiettoria della squadra.
FORMAZIONI – Nel Chievo, Pioli decide di far giocare Marcolini al posto dell’ottimo Constant, scegliendo la quantità e la sostanza rispetto alla classe del francese. Nella Lazio, Reja conferma il quinto schieramento in cinque partite, lasciando a casa Foggia, deludente contro il Milan.
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