Tim Cup, Napoli-Siena 2-0: conquistata la finale contro la Juventus

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Il Napoli vola in finale di Coppa Italia. I partenopei con una prestazione convincente battono il Siena 2-0 rimediando così alla brutta sconfitta per 2-1 dell’andata e si conquistano la sfida alla Juventus per cercare di tornare ad alzare un trofeo, visto che l’ultimo risale addirittura alla Supercoppa del ’91, proprio contro la Juventus. I partenopei hanno iniziato la gara con grande convinzione, sfruttando gli spazi concessi da un Siena che inizialmente ha provato a fare la partita, nonostante la formazione iniziale che poteva far pensare ad una gara rinunciataria con grande attenzione difensiva. I partenopei hanno più volte mancato il 3-0, tenendo aperto il discorso qualificazione ma il Siena, anche nel momento di massimo sforzo, non ha mai dato l’impressione di poter far male.

Walter Mazzarri conferma l’undici tipo con Campagnaro, Cannavaro ed Aronica in difesa. A centrocampo Gargano ed Inler al centro con Zuniga a sinistra e il rientrante Maggio a destra. In attacco recuperano Lavezzi e Cavani che formano il tridente con il supporto di Hamsik. Formazione rivoluzionata nel Siena. Sannino, che rinuncia per infortunio a Calaiò, D’Agostino, Bolzoni, Destro e Angelo, tiene fuori ulteriori titolari concedendo alle seconde linee l’opportunità di giocarsi una partita conquistata con tante imprese. In porta rientra Brkic, in dfiesa linea a tre composta da Pesoli, Terzi e Contini che in fase di non possesso diventa a cinque con la copertura di Mannini e Belmonte. A centrocampo tanta sostanza con Vergassola, Parravicini e Rossi. In attacco Larrondo e Brienza, con Bogdani e Gonzalez in panchina.

Tanto stupore per chi si aspettava un Siena catenacciaro. La squadra di Sannino inizia spingendo con molti uomini, lasciando quindi qualche spazio di troppo: ne approfitta dopo sei minuti Zuniga sull’out mancino che serve Cavani che però conclude di prima intenzione fuori misura. L’appuntamento con il gol è solo rinviato per i padroni di casa: su punizione dalla destra dopo dieci minuti di gioco, Cavani stavolta trova il colpo di tacco che porta all’autogol di Vergassola. A differenza di altri match il Napoli sembra non soffrire la difesa schierata avversaria e al quarto d’ora l’attaccante uruguayano sfiora addirittura il raddoppio con una bella girata, su assist di Lavezzi, che Berkic allontana smanacciando. Con il passare dei minuti cala vistosamente il ritmo con il Napoli che tiene il pallino del gioco ma la squadra di Mazzarri, però, è capace di colpire in qualsiasi momento: alla mezz’ora, su punizione del Siena respinta dalla difesa, parte il contropiede dei partenopei con Lavezzi che lancia Hamsik e Cavani, l’uruguayano con intelligenza lascia il pallone allo slovacco che glielo restituisce con un tocco delicatissimo al centro dall’area e l’incornata del matador non lascia scampo a Brkic. I bianconeri crollano anche a livello psicologico e dopo tre minuti il Napoli sfiora il terzo gol con un bolide di Gokhan Inler dal limite dell’area che Brkic allontana in tuffo. L’ammonizione di Gargano, diffidato e che quindi salterà la finale, porta Mazzarri a non rischiare un altro diffidato del valore di Maggio, anche in condizioni fisiche approssimative, e al suo posto entra Dossena prima della fine del primo tempo. L’unico sussulto ospite è un colpo di testa di Larrondo che De Sanctis controlla.

La ripresa non regala le stesse emozioni del primo tempo. Il ritmo è più basso, il Napoli non affonda con la stessa convinzione e il Siena con un piglio decisamente più autorevole riesce a tenere il possesso palla nella metà campo partenopea anche se senza riuscire ad incidere. Mazzarri corre ai ripari inserendo forze nuove a centrocampo con Dzemaili al posto di Gargano. Dopo venti di gioco Sannino butta nella mischia Bogdani, al posto di Belmonte, dando un chiaro messaggio alla squadra che in effetti si riversa in avanti, ma De Sanctis non deve compiere interventi. A dieci dalla fine il Napoli ha la palla per chiudere definitivamente il discorso qualificazione: in contropiede Hamsik vince un rimpallo e con la coda dell’occhio vede arrivare Lavezzi che però manda clamorosamente alto. La partita si infiamma e sul capovolgimento di fronte i toscani ci provano in due occasioni ma la difesa dei partenopei si oppone allontanando la minaccia. Il Siena tenta il tutto per tutto ma puntualmente lascia un’altra ghiotta occasione ai partenopei a campo aperto con un tre contro due ma stavolta è Hamsik, su suggerimento di Pandev (entrato al posto di Lavezzi), a mandare di pochissimo a lato. La qualificazione resta in bilico, ma De Sanctis non corre nessun rischio. Il San Paolo può esplodere, la sfida alla Juventus è già partita.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]