Catania, il punto: l’esperienza insegna, bene anche le seconde linee

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GENOVAIl Catania che ha sempre faticato contro le piccole, scottato a fine anno scorso dalla sconfitta contro il Pescara, affronta un Genoa non meno disperato di quanto lo fossero gli abruzzesi, allora.

Primo Tempo
Subito novità di formazione per il Genoa che schiera un 4-4-2 con Olivera a destra, Kucka e Matuzalem in regia a supporto di un centrocampo che vede tre interpreti in casa Catania ovvero Izco,Castro e Paglialunga. Il gol di Bergessio su assist del Papu, tenuto in gioco da Sampirisi, ha subito messo la partita in discesa per i rossazzurri che comunque dovevano ben difendersi dagli attacchi genoani. L’occasione fallita da Borriello subito dopo il gol di Bergessio e’ da paragonare per facilità a quelle di Destro contro la Roma e l’esito e’ stato il medesimo. La qualità di Olivera e la fisicità di Borriello sono le armi che oppone un Genoa in difficoltà di classifica e poco sereno mentalmente. Immobile giostra dal lato di Capuano e con la sua vivacità crea i presupposti per le occasioni più pericolose. In casa Catania le ripartenze di Gomez spaccano in due un Genoa proteso in avanti alla ricerca del pareggio. Bene anche Castro che affianca centralmente Bergessio in un 4-4-2 che diventa il modulo rossazzurro in fase di possesso palla,peccato che davanti a Frey pecchi di altruismo. L unico giocatore pericoloso resta Borriello che impegna Andujar anche in rovesciata. L’accoppiata Izco-Paglialunga tiene botta al cospetto di un Genoa lento ed impacciato. Fischi all’intervallo per un Genoa che sembra non crederci e non metter quella cattiveria giusta che serve per salvarsi.

Secondo tempo
L’avvio veemente del Genoa porta al palo colpito dopo un rocambolesco rimpallo generato dal duo Immobile-Borriello. L’ occasione di Gomez e’ l ultima chance data a Sampirisi, che esce subissato di fischi, più per Delneri che per il ragazzo, domani rinforzo dell’Atalanta. Dentro capitan Rossi, quel che i tifosi attendevano dall’inizio. La curva invita i giocatori a dimostrare più grinta e caparbietà. Il Catania sembra reggere la pressione grifone, mentre Delneri passa al 3-4-3 gasperiniano con Immobile e Floro Flores ai lati di Borriello, modulo iper offensivo, la squadra resta spaccata in due vista la poca propensione al sacrificio delle due ali. Cambio sulla falsariga di domenica scorsa con Biagianti per Paglialunga. Nonostante il probabile arrembaggio genoano degli ultimi minuti, Maran non snatura la squadra e tiene dentro le tre punte. Il mani di Bellusci sembra poter essere rigore, è solo spalla, Rizzoli vede bene e lascia correre.  Del Neri torna al 4-4-2 più logico, mettendo Nadarevic a sinistra e Floro Borriello in avanti. L’occasionissima sciupata da Bergessio sa tanto di match point , mentre il gol del Siena avvicina i grifoni all’ultima posizione e rende vana la gioia dei tifosi di casa per la contemporanea sconfitta dei cugini doriani. Ricchiuti prende il posto di Gomez e si posiziona subito alle spalle di Bergessio immediata l’occasione per il raddoppio, divorata da Adrian  dopo un’altra sgroppata di Izco. La successiva ripartenza di Marianito permette al Pitu Barrientos di siglare il raddoppio e di chiudere la partita.

La svolta
Sicuramente l’impostazione tattica della partita, Maran pur privo di due terzi del centrocampo titolare ha dato equilibrio alla squadra e sia Paglialunga sia Biagianti non hanno affatto demeritato davanti alla difesa, supportati da un maestoso Izco. La gara con la Roma ha insegnato come Salifu renda meglio da vice Izco. e non da vice Lodi, ecco spiegata la scelta degli uomini titolari.

Migliore/peggiore
Izco: Il capitano ha retto in mezzo al campo alternando quantità a qualità e nel finale poteva anche timbrare il tris.

Atteggiamento iniziale: L’atteggiamento iniziale della squadra nelle  due frazioni e’ stato negativo, ed il Genoa ha rischiato di colpire in entrambe le circostanze. Il palo e Borriello hanno graziato i rossazzurri.

Allenatore
Altra prestazione molto intelligente e concreta, con alla base di tutto la ricerca dell’equilibrio. I rischi difensivi sono stati corsi, nei primi minuti di entrambi i tempi. Forse l’approccio mentale dei ragazzi deve essere reso più solido ed aggressivo, visto che poi, una volta prese le contromisure, il Catania ha sofferto sporadicamente e non ricordiamo grosse parate di Andujar. Manca ancora la giusta cattiveria nel chiudere il match, il colpo del ko e’ arrivato solo a pochi minuti dalla fine, ma poteva arrivare ben prima contro un Genoa che e’ apparso poca roba.

Classifica
Il Catania e’ all’ottavo posto in classifica, a due lunghezze dal Milan, ed il distacco dal side b della classifica si e’ portato a ben 6 punti. La gara con la Fiorentina non puo’ che far sognare e provocare vertigini di alta quota.

Conclusioni
Seconda vittoria stagionale in trasferta, dove il Catania finora ha raccolto pochi punti. Questa vittoria giunta in questa fase della stagione era ciò che mancava per rinsaldare quanto fatto finora da Maran e dai suoi ragazzi. Le cosiddette riserve hanno fatto bene, da Capuano a Paglialunga passando per il subentrato Biagianti, sinonimo che il gruppo c’e’ e sono tutti parte integrante di questo progetto Catania.

[Giovanni Famulari – Fonte: www.tuttocagliari.net]